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Abbiamo cresciuto generazioni di “marxisti di default” e nemmeno ce ne siamo accorti. Lo scrivono tre professori – due universitari, uno di liceo – che hanno letto, analizzato e spulciato una miriade di testi scolastici adottati nelle scuole dal 1989 in poi e concluso che per la stragrande maggioranza essi sono pervasi da un pregiudizio più che positivo nei confronti del filosofo di Treviri e da un pregiudizio più che negativo nei confronti del capitalismo, del libero mercato, dell’impresa privata.
Marx, Marx, Marx e ancora Marx
«Il punto sembra il seguente: mentre negli anni Settanta i docenti si trovavano studenti marxistizzati consapevolmente altrove, oggi i professori, tenacemente abbarbicati a un armamentario ideologico del quale sono pieni anche i loro testi, indottrinano studenti che per lo più sono disinteressati alla politica. Se i giovani di mezzo secolo fa erano dei “marxisti immaginari”, quelli di oggi sono resi dai loro professori, così come dai libri di testo adot...
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