
Crisi dei migranti. Non fidatevi delle “aperture” della Von der Leyen

Nei primi nove giorni di gennaio sono sbarcati in Italia 3.673 migranti, un aumento esponenziale rispetto ai 378 del 2022 e ai 287 del 2021. Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, ha parlato di «numeri stratosferici in pieno inverno con una media di 3-400 al giorno. Il nostro hotspot sta scoppiando».
Le contromisure del governo sui migranti
Numeri e dichiarazioni che fanno comprendere perché il Viminale sta pensando a porti alternativi a quelli del Sud: un modo per alleggerire gli scali siciliani e calabresi e frenare l’attivismo delle Ong.
La sinistra ha accusato il governo di scegliere appositamente città di sinistra per sbarcare i migranti, ma è una polemica che lascia il tempo che trova: mercoledì la Ocean Viking approderà con 37 migranti ad Ancona e anche i 73 profughi della Geo Barents saranno smistati in tutte le Marche, amministrate dal centrodestra.
Le vuote promesse della Von der Leyen
Ieri il primo ministro Giorgia Meloni ha cercato di far comprendere alla presidente della Commissione europea in visita a Roma, Ursula von der Leyen, la gravità della situazione e la necessità di trovare una soluzione europea al problema degli sbarchi. La presidente tedesca ha dichiarato che «faremo di tutto per arrivare a dei principi condivisi da tutti gli Stati membri», ma non bisogna farsi illusioni.
Da quasi dieci anni l’Unione Europea litiga sulla riforma del Trattato di Dublino, con i paesi di primo approdo come l’Italia che chiedono meccanismi di redistribuzione obbligatoria di clandestini e profughi o ingenti finanziamenti per la loro gestione, e gli altri che alzano le barricate.
L’Italia dovrà cavarsela da sola
Tutti i compromessi approvati negli anni hanno fallito, soprattutto perché i paesi del Nord e il gruppo Visegrad accettano al massimo di ricevere una quota di immigrati che hanno diritto allo status di rifugiati, i quali spesso rifiutano destinazioni diverse da Francia, Svezia e Germania.
Ma questi rappresentano in ogni caso una piccola percentuale di coloro che sbarcano in Italia con mezzi di fortuna. Nonostante le parole di apertura della Von der Leyen sulla risoluzione dei problemi legati ai flussi migratori, è quasi certo che l’Italia dovrà continuare a cavarsela da sola.
Foto Ansa
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1 commento
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L’Italia se la cavava già da sola! Era il tempo di Salvini ministro degli Interni. Guardia libica che riportava indietro i barconi e sequestri delle navi Ong che violavano le acque italiane. La difesa dei confini è tutelata da tutti i paesi!! Poi vi siete tutti accodati al piagnisteo di coop e caritas che ci guadagnano, di un papa politico e di un presidente della repubblica che permette gli speronamenti delle navi della Guardia costiera!
Negli anni di Alfano (ritmi di oltre centomila sbarchi l’anno) e negli ultimi due gli sbarchi non erano vostre priorità.