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Cop28. Pragmatismo o «ideologia verde»?

Di Piero Vietti
05 Dicembre 2023
La Conferenza sul clima di Dubai finirà con il solito nulla di fatto, ma tra leader realisti, apertura al nucleare e uscite azzardate sui combustibili fossili si intravede la possibilità per una «transizione energetica non ideologica»
Sultan Ahmed Al Jaber Cop28
Il presidente della Cop28, Sultan Ahmed Al Jaber (foto Ansa)

«Dietro alla farsa del vertice sul clima c’è una grande bugia ripetuta in continuazione: che l’energia verde sia sul punto di sostituire i combustibili fossili in ogni aspetto delle nostre vite», ha scritto Bjørn Lomborg su Tempi il giorno in cui iniziava a Dubai la Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, la Cop28. Sempre più la realtà sta smentendo la narrazione ambientalmente corretta che ci vorrebbe tutti sostenibili, elettrici e rinnovabili: le emissioni globali continuano ad aumentare nonostante le promesse di tagli, l’Europa investe nella ricerca di gas, petrolio e carbone in Africa, le grandi compagnie petrolifere tornano a investire sui combustibili fossili, le troppo ottimistiche promesse green non sono state mantenute dai fatti.
Il Sultano, la scienza e la Cop28
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