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Conte sarà una mina vagante nel campo largo del Pd

Di Emanuele Boffi
26 Novembre 2024
Ora che è diventato il padrone del M5s riuscirà ad arginare Grillo e accetterà di fare il socio di minoranza nel centrosinistra? Qualche dubbio
Elly Schlein e Giuseppe Conte, Genova, 18 luglio 2024 (foto Ansa)
Elly Schlein e Giuseppe Conte, Genova, 18 luglio 2024 (foto Ansa)

Abbiamo già più volte ironizzato su un movimento che nacque rivoluzionario ed è finito alla guerra delle carte bollate. Oggi che la faida tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo è (apparentemente) terminata con la vittoria del primo, converrà guardare alla metamorfosi dei 5 stelle dalla prospettiva del Pd. Cosa sono i pentastellati per il partito di Elly Schlein? Un socio di minoranza, un competitor, una spalla sinistra?

Un po' di storia. Ci si ricorderà che il Movimento 5 stelle nacque dopo che a Grillo fu negata la partecipazione alle primarie del Pd. La costituzione del M5s fu quasi una "vendetta" del comico contro il partito che non aveva voluto ospitarlo (celebre è rimasta la patetica profezia di Piero Fassino che lo sfidava a fondare un partito, presentarsi alle elezioni «e poi vediamo quanti voti prende»). 

Il M5s di voti ne ha presi moltissimi. Prima le comunali a Parma e poi via via in crescendo fino alle politiche del 2013, le conquiste dei comuni di Roma e Torino, le elezio...

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