Condanna Berlusconi. Lupi al Pd: il tema non è la legalità ma il governo e la democrazia

Di Redazione
08 Agosto 2013
Il ministro delle Infrastrutture replica al segretario democratico Epifani che ha chiesto al Cavaliere di ritirarsi: «Diteci cosa volete fare su esecutivo e riforme»

Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi chiarisce in un’intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera le posizioni del Pdl rispetto alla condanna definitiva del suo leader Silvio Berlusconi e alla posizione del Pd, che ieri, attraverso il segretario Guglielmo Epifani, ha chiesto esplicitamente al Cavaliere di farsi da parte: «Le sentenze si rispettano» e questo è un principio che viene prima di ogni altra valutazione politica, ha detto sempre al Corriere l’ex sindacalista.

«COSA VOGLIONO FARE?». «Ci dicano chiaramente se vogliono continuare a star in questo progetto oppure no», ribatte oggi Lupi nell’intervista. Altro che “principio di legalità”, il problema dei democratici, secondo il ministro pidiellino, è di «coprire le enormi fibrillazioni interne al loro partito, la tensione in vista del congresso, Renzi o non Renzi. Mi auguro sappiano e vogliano usare senso di responsabilità».

SENTENZA E ANOMALIE. Lupi accetta di rispondere anche nel merito dell’invito di Epifani: il verdetto della Cassazione per il Pdl si deve eseguire oppure no? «Questa è una sentenza definitiva», chiarisce Lupi. Tuttavia «noi poniamo una questione su una anomalia avvenuta alla fine del processo in Cassazione: che, in seguito ad una sentenza, il leader di una forza che è stato indicato e scelto da decine di milioni di italiani perde agibilità politica e di rappresentanza». Epifani ha messo la legalità davanti a ogni altro criterio, ma secondo il ministro dovrebbe avere un peso per l'”alleato” Pd anche il fatto che la decisione della Suprema Corte «ci pare ingiusta e anche la vicenda dell’intervista al presidente Esposito aumenta i dubbi».

«RIFORMA, NON SALVACONDOTTO». Ribadisce Lupi: «Qui non c’è in gioco il cittadino Berlusconi ma la rappresentanza del più grande partito dei moderati d’Italia. Quali garanzie ci sono per il Paese?». E al premier Enrico Letta, altro esponente democratico, il quale ha chiesto a tutti di smetterla con i giochini, il ministro risponde che «noi non ne stiamo facendo e sosteniamo il governo con lealtà, pur dicendo che è quanto meno sospetto questo ventennale conflitto fra la magistratura e una sola parte politica. Non si può chiedere al Pdl di rinunciare alla difesa del suo leader e a porre il punto della necessaria separazione fra potere politico e potere giudiziario». La battaglia per la riforma della giustizia «fa parte della nostra storia e identità politica», ricorda Lupi. «Questa non è la richiesta di salvacondotto, (…) chiediamo una seria riflessione sulla democrazia».

«NOI UNITI PER IL GOVERNO». Quanto alle voci voci circolate ieri e oggi secondo le quali Berlusconi starebbe pensando di rovesciare il banco dell’esecutivo per puntare alle elezioni anticipate, il ministro risponde che nel Pdl la linea è una sola: «Noi siamo molto uniti nel sostegno a Berlusconi e al governo, come ha sintetizzato in modo commosso e deciso lo stesso presidente nel suo discorso di domenica». Le questioni in ballo sono note: «Imu e Iva, poi la legge di stabilità che dovrà contenere direttive e segnali concreti sulla diminuzione della spesa pubblica che potremmo definire “cattiva” a favore della spesa “buona” che fa ripartire il paese. E poi la questione del lavoro e delle privatizzazioni».

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16 commenti

  1. Enrico

    Ma come mai tutta questo ossequio alla magistratura? La sentenza su Galileo Galilei allora va considerata giusta a prescindere? L’unica maniera per non rispettare una sentenza é opporvisi con la forza. Posso tranquillamente criticarla ritenendola ingiusta, rispettandola come , guarda caso, posso tranquillamente credere e dire l’omosessualitá sia una condotta di vita sbagliata rispettando chi la pratica. Ma voi sinistri la distinzione tra dissenso e sopruso non la capite proprio eh? Retaggio culturale sovietico ?

    1. pikassopablo

      “opporvisi con la forza”…complimenti!

  2. Michele

    In un paese civile un condannato tace, sconta la sua pena e se in parlamento perde posto.
    Ma il pdl e’ abituato alle dittature e quindi non la pensa cosi’.
    O e’ solo paura di non ricevere più integrazione di stipendio

  3. giesse

    Ma proprio non volete intendere.
    Chi ha votato B nel 94 e successivamente, lo farà ancora.
    E se eliminano B, voteremo C, anche se fosse impresentabile, pur di stoppare sti cialtroni nullafacenti di ex-post-neo comunisti.

    1. Paolo2

      Io non voto più ne B, ne C, ne X, ne Z, ne Y se da sti cialtroni nullafacenti di ex-post-neo comunisti non si differenziano più in nulla, in particolare su quelli che per me sono i principi fondanti di una società.

  4. Cisco

    «Qui non c’è in gioco il cittadino Berlusconi ma la rappresentanza del più grande partito dei moderati d’Italia. Quali garanzie ci sono per il Paese?»

    Il problema è proprio questo, l’errore è stato alla nascita e si è aggravato col tempo: creare un partito moderato di proprietà di una persona sola ed evitare accuratamente di far nascere una classe dirigente moderata che possa traghettare il partito verso il fututo. Mi chiedo se è possibile che Lupi non si renda conto che il punto è questo: mettiamo anche che Berlusconi torni eleggibile, si candidi e magari vinca pure le prossime elezioni; ma quando passerà a miglior vita (mi pare che per ora solo Bondi lo consideri immortale) il problema sarà lo stesso. Si vuole o no costruire una casa dei modeati senza il monopolio da parte di un Satrapo? Anche i Fratelli Musulmani in Egitto hanno avuto decine di milioni di volti, per non parlare di molti dittatori eletti democraticamente, quindi la “democrazia” non è il criterio ultimo, così come non lo è la “legalità”: il criterio ultimo è il bene comune, di cui purtroppo il Silvio nazionale non sa cosa farsene. Meno male che un giorno Silvio non ci sarà più.

    1. Paolo2

      D’accordo al mille x cento con Cisco.
      Senza contare il vergognosissimo mercimonio che ormai si sta consumando anche a destra sui principi non negoziabili; quella di Bondi e accoliti sulla legge contro l’omofobia secondo me è soltanto una penosa commedia priva di alcuna ispirazione ideale, un tentativo cinico e meschino di ricattare in modo maldestro i cattolici ormai recalcitranti anche verso il pdl. Maldestro xchè non gli sta neppure riuscendo (almeno spero). E a parer mio un bambolotto come Bondi per agire così non può non avere un regista dietro………..

      1. Giulio Dante Guerra

        Caro Paolo, mi sembra che il suo intervento, se non l’ho frainteso, “capovolga” la situazione. A mio modesto parere, la gente come Bondi – in altre parole, a prescindere dalla nullità dell’individuo, tutta l’ala radical-laicista del PDL – fa tanto chiasso sul “caso Berlusconi” – addirittura con parole grosse come “guerra civile”! – per dirottare su un falso obiettivo l’attenzione dell’elettorato PDL, e far passare di soppiatto la c.d. “omofobia” e tutta la conseguente demolizione dei princìpi non negoziabili. Anche la ventilata proposta di “Marina for president” mi sembra una mossa della stessa strategia, considerando l’orientamento culturale generale dei programmi Mediaset.

        1. Paolo2

          ma secondo lei a gente come Bondi che tiene l’immaginetta di Berlusconi sul comodino interessa di più la legge sull’omofobia o primeggiare davanti al capo strillando che prima di toccare Berlusconi devono passare sul suo cadavere (beh poi magari non proprio il suo ma di tutti quelli che lui pensa di mandare avanti)??

          1. Giulio Dante Guerra

            Ho già detto che prescindo completamente da una nullità politica come Bondi, e guardo più in profondità, cioè alla lobby omosessualista che gli sta dietro. Non dico – sarebbe una dietrologia troppo “sofisticata” – che questa lobby, abbondantemente “trasversale”, abbia inscenato a bella posta tutta la cagnara pro e contro la condanna di Berlusconi, ma che se ne serve per i suoi scopi. Quanto ai giudici, è ovvio che neanche a loro interessa gran che di Berlusconi; il loro scopo è togliere di mezzo dalla politica italiana qualunque forza organizzata che, magari abusivamente come ha fatto finora il PDL, rappresenti in qualche modo l’area sociologica detta di “centro-destra”, e “ripristinare” il “bipolarismo”, ma in forma “PD-5stelle.

  5. pikassopablo

    caro (economicamente, nel senso che costi caro alla comunità italiana per quello che fai!!!) Lupi, le sentenze si rispettano si o no?

    1. Dalì

      Certo, ma soltanto se fanno comodo ai “sinistri”!! 😉

      1. pikassopablo

        i sinistri? cioè? quelli che non la pensano come te?

        1. Dalì

          Quelli politicamente schierati (che probabilmente la pensano come te), che se commettono loro illeciti è tutto “regolare” (vedi MPS), ma se lo fanno coloro che non sono della loro corrente è “maxima culpa”……..

          1. pikassopablo

            però che logica ferrea: una terza ipotesi mai, eh?? 😉

          2. Dalì

            Che sarebbe quella di darti ragione o di convertirmi al “sinistresimo”? 😉

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