Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Deve gareggiare con maschi che si dicono femmine. Protesta, ma viene censurata

L'incredibile caso di Chelsea Mitchell. La ragazza più veloce del Connecticut denuncia l'ingiustizia con una tribuna su Usa Today, che le cambia il testo sostituendo a "maschi" la parola "transgender"

Caterina Giojelli
29/05/2021 - 2:00
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia
L'atleta Chelsea Mitchell, censurata da Usa Today

Zitta, femmina cisgender. È il senso della sforbiciata sprezzante dei redattori di Usa Today alla tribuna firmata da una atleta del Connecticut, pubblicamente redarguita per avere osato utilizzare un «linguaggio offensivo» sulle colonne del celebre quotidiano americano. E cosa ha scritto di così offensivo da richiedere un intervento a gamba tesa della redazione? Ha usato la parola “maschio”.

Usa Today censura Mitchell

Riassunto: Chelsea Mitchell era la ragazza più veloce del Connecticut, finché, come molte altre atlete, è stata costretta a gareggiare contro due velocisti «fisicamente avvantaggiati». Cioè due maschi che si identificano come donne e come tali partecipano (e vincono) tutti i più importanti campionati scolastici e statali di atletica. Lasciando indietro le coetanee, stabilendo nuovi record, soffiando loro trofei e medaglie.

Ebbene, la scorsa settimana Chelsea Mitchell invia un “opinion” a Usa Today per affrontare il tema e raccontare perché ha deciso di imbarcarsi insieme a tante altre ragazze in una causa contro la Connecticut Interscholastic Athletic Conference. Per farlo ha osato scrivere che «i corridori maschi hanno enormi vantaggi fisici» rispetto alle colleghe femmine. Apriti cielo. Pubblicata il 22 maggio, il 26 maggio la tribuna di Mitchell veniva stravolta con tanto di pecetta: «Nota dell’editore: questa colonna è stata aggiornata per riflettere gli standard e le linee guida di stile di Usa Today. Ci dispiace che sia stato usato un linguaggio offensivo».

LEGGI ANCHE:

Joe Biden accordo Arabia Saudita

Biden media tra Arabia Saudita e Israele per riacquistare credibilità in Medio Oriente

25 Maggio 2022
La marcia per il diritto di aborto a Chicago, Illinois

Dopo Pride e Black Lives Matter le aziende sventolano la bandiera dell’aborto

22 Maggio 2022

Vietato scrivere “maschi”

Stravolta: sì perché nell’articolo la parola “maschi” viene sostituita con «transgender». Con tante scuse, stigma e tanti saluti al senso del pezzo di Mitchell. La redazione non si limita infatti a prendere posizione ma le mette in bocca termini che lei non ha mai usato. E come avrebbe potuto rivendicando il diritto alla concorrenza leale?

Ovviamente Mitchell non è stata informata della revisione. L’avvocato Christiana Holcomb della Alliance Defending Freedom (Adf), che rappresenta le ragazze nella causa contro la politica del Connecticut, ha accusato Usa Today di aver messo mano alla tribuna della ragazza quando si è scatenata un’orda inferocita di lettori sui social.

.@USATODAY published our client Chelsea Mitchell’s opinion about the unfairness she experienced being forced to compete against male athletes. But after backlash from the woke mob, editors unilaterally changed Chelsea’s words & called them “hurtful language.” 1/3 pic.twitter.com/tAtzrZgPzt

— Christiana Holcomb (@ChristianaADF) May 26, 2021

Costretta a perdere

Ha scritto Mitchell: «Ogni volta che arrivo alla linea di partenza, mi ripeto che posso superare le ingiuste probabilità – posso vincere, anche se la gara è contro di me». È successo una volta sola. Poi Mitchell ha perso quattro titoli del campionato statale femminile, due premi del New England e numerosi altri posti sul podio, sbattuta al terzo posto nella corsa di 55 metri nel 2019. Davanti a lei solo loro, due sprinter maschi, ops “transgender”. Tempi vi aveva già raccontato la storia di Terry Miller e Andraya Yearwood che dal 2017 vincono tutto. Non hanno mai fornito dettagli sulla loro transizione, di loro si sa che sono sottoposti a trattamenti ormonali e che sono nati maschi.

Il che significa una cosa sola, come ha spiegato Alanna Smith, tra le ragazze difese dalla Adf: «Ogni volta che scendiamo in pista conosciamo il risultato prima ancora che inizi la gara. Un’ingiustizia biologica non scompare grazie a ciò che qualcuno crede sull’identità di genere». Una ingiustizia che ha portato le ragazze a perdere borse di studio e opportunità, «quando i college hanno esaminato il mio record, non hanno visto la ragazza più veloce del Connecticut. Hanno visto un secondo o terzo classificato», ha spiegato Mitchell.

La legge discrimina le donne

La ragazza non ha offeso nessuno. Ha solo affermato l’ovvio, cioè che il corpo di chi nasce maschio è in media «più grande e forte» di quello di chi nasce femmina. Rivendica il diritto alla concorrenza leale, difesa dal Titolo IX, la legge federale sui diritti civili, che in Connecticut (ma non solo, sono 18 gli Stati che consentono agli studenti transgender di gareggiare senza restrizioni) ha innescato un incredibile cortocircuito del politicamente corretto: non si capisce se tuteli di più i trans in quanto transgender o tuteli di più le donne in quanto cisgender. Secondo la Connecticut Interscholastic Athletic Conference, a cui i giudici hanno sempre dato ragione, «gli studenti che si identificano come donne devono essere riconosciuti come donne» e come tali dovrebbero essere tutelati. «Fare diversamente non sarebbe solo discriminatorio, ma li priverebbe della significativa opportunità di partecipare ad attività educative, compresi gli sport scolastici, basati su stereotipi sessuali e pregiudizi che si cerca di prevenire col Titolo IX».

Nel dubbio non chiamateli maschi. Mai. Neanche se lo sono. Può essere un crimine scrivere e chiamarli tali? Mentre in Italia assistiamo all’assurdo allineamento della stampa che ha deciso che Ellen Page non è mai nata femmina, piuttosto ha interpretato “ruoli femminili”, in America Usa Today ha deciso di riparare evidenti torti e crimini biologici cancellando la parola «maschio» dal vocabolario di una femmina: «Ci dispiace che sia stato usato un linguaggio offensivo».

Tags: Stati Unititrans
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Joe Biden accordo Arabia Saudita

Biden media tra Arabia Saudita e Israele per riacquistare credibilità in Medio Oriente

25 Maggio 2022
La marcia per il diritto di aborto a Chicago, Illinois

Dopo Pride e Black Lives Matter le aziende sventolano la bandiera dell’aborto

22 Maggio 2022
Marcia per l'aborto sul ponte di Brooklyn

Cade anche il totem della “scelta”, i dem tifano “aborto per tutti”

17 Maggio 2022
Black Lives Matter

Denuncia le fake news di Black Lives Matter, giornalista licenziato da Reuters

16 Maggio 2022
La performance pro-aborto di Crackhead Barney davanti alla basilica di St. Patrick, a New York

Performer, ancelle e attivisti in delirio per l’aborto in America

11 Maggio 2022
Ron DeSantis

La battaglia di DeSantis contro le infiltrazioni woke a scuola continua

10 Maggio 2022

Video

Don Luigi Giussani
Video

Don Giussani, mondo e missione – L’incontro con Camisasca e Alberti

Redazione
17 Maggio 2022

Altri video

Lettere al direttore

Lee Cheuk-yan all’ingresso del tribunale a Hong Kong

Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle

Emanuele Boffi
20 Maggio 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Dopo quello sul petrolio russo, Ursula von der Leyen è già pronta per nuovi pasticci
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Eureka Street; Uno di noi; La morte viene per l’arcivescovo
    Miber
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    La sentenza sul doppio cognome esalta il feticcio della libera scelta
    Rodolfo Casadei

Foto

Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022
Foto

Avsi Run al Parco di Monza per sostenere i progetti dell’ong in Ucraina

27 Aprile 2022
Foto

“Vieni dietro a me” chiude le iniziative della mostra “Emilia Vergani. Saggia e ardente”

21 Aprile 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist