Che cos’è il Ramadan? Come e perché è nato il mese sacro di preghiera, digiuno e carità per tutti i musulmani

Di Leone Grotti
01 Luglio 2014
Il Ramadan è stato istituito per commemorare il momento in cui Allah ha rivelato a Maometto i primi versetti del Corano, inviando sulla terra l'arcangelo Gabriele. Ecco cos'è e che cosa prevede
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Sabato scorso, all’apparire della prima falce della Luna nuova, per la maggior parte del mondo musulmano è cominciato il Ramadan, il mese sacro nel quale è richiesto digiuno, preghiera, perdono e opere di carità. L’inizio non è lo stesso in tutto il mondo, dal momento che dipende da quando si vede la Luna crescente del primo giorno del nono mese del calendario islamico, ma il mese avrà termine con la Luna nuova del 27 luglio (nella foto in alto, la luna crescente comparsa in Pakistan il 29 giugno).

DETTATURA DEL CORANO. Il Ramadan è stato istituito per commemorare il momento in cui Allah ha rivelato a Maometto i primi versetti del Corano, inviando sulla terra l’arcangelo Gabriele. Secondo la tradizione, il digiuno, che comprende sia il cibo sia l’acqua, comincia nel momento in cui è possibile distinguere un filo bianco da uno nero. Nei paesi islamici l’inizio del digiuno è annunciato dai muezzin, che chiamano alla preghiera del mattino (Al Fajr), e termina con la preghiera del tramonto (Al Magrib). Questa dà il via all’Iftar, la cena da condividere con la famiglia (nella foto qui in basso, la preparazione della cena in Bangladesh).

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ORIGINE DEL DIGIUNO. Il digiuno nel mese di Ramadan, che deve essere osservato da tutti i musulmani che hanno superato l’età della pubertà e che sono mentalmente e fisicamente sani, è uno dei cinque pilastri dell’islam ed è stato istituito da Maometto nel secondo anno dell’Egira (622 d.C.), il periodo in cui è fuggito dalle tribù ostili della Mecca verso la città di Medina (al tempo Oasi di Yathrib). Per rinfrancare nello spirito e nel morale i nuovi fedeli, il profeta ha istituito il digiuno per ricordare tutti quelli che non avevano da mangiare. In questo periodo, infatti, a tutti i musulmani è richiesto anche di compiere opere di carità, soprattutto verso i poveri. Secondo la tradizione, in questo mese le porte dello Jannah (il Paradiso) sono aperte e quelle dello Jahannum (il fuoco infernale) sono chiuse. È quindi il momento di ringraziare Allah per tutte le benedizioni ricevute.

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RAMADAN SOCIAL. Molti scelgono proprio questo mese per andare in pellegrinaggio alla Mecca (in Arabia Saudita), obbligatorio almeno una volta nella vita per tutti i musulmani (sopra, centinaia di migliaia di pellegrini nel 2012). Per l’occasione, anche la Grande moschea della Mecca si è aggiornata e modernizzata: oltre ad aver ampliato l’area intorno alla “Casa di Dio” per ospitare 130 mila pellegrini ogni ora, invece che gli attuali 50 mila, ha quasi completato un sistema perché chiunque sia dotato di smartphone possa scaricare in loco il Corano in 72 lingue e condividerlo in tempo reale sui social network.

@LeoneGrotti

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