Da un anno e mezzo due generali senza scrupoli si contendono il potere. Sono già 150 mila le vittime, a milioni stanno per morire di fame. La popolazione subisce crimini di guerra e anche la pulizia etnica nel nome di Allah
La candidata democratica, aiutata dai moderatori, è stata abile a sviare le domande scomode. Gaffe del repubblicano sui gatti, ma sull'aborto non aveva tutti i torti
Il vero vincitore delle presidenziali è fuggito in Spagna, e ha bisogno che Stati Uniti ed Europa ne riconoscano il successo per provare a far cadere il dittatore. «Ora bisogna proteggere la Machado». Parla Hector Schamis (Università di Georgetown)
Kamala è in vantaggio in quasi tutte le rilevazioni, anche tra i cattolici. Ma i repubblicani contestano i dati. E secondo un'indagine del “New York Times” l’entusiasmo per la candidata dem sembra finito. Stanotte il primo faccia a faccia in tv
Cosa c’è dietro la richiesta della Turchia di entrare nei Brics+, e cosa spinge il sultano di Ankara a mettere da parte la storica rivalità nei confronti dello zar di Mosca per contrastare con lui l’egemonia americana
Il dittatore del Venezuela anticipa il Natale per distribuire prima i regali con cui intende comprarsi il favore della popolazione. Ma davanti a una repressione senza precedenti, simili trucchetti non bastano
Un distretto cattolico in Turingia resiste alla preoccupante ascesa dell'Afd, che specula sul disagio dei Länder dell'Est. Da parte di Berlino e Bruxelles serve più politica e meno condanne
Mentre Mosca avanza rapidamente nel Donbass, aumentano i dubbi sull'offensiva nella regione russa di Kursk. Kiev chiede di colpire la Russia con armi occidentali, la prudenza italiana non è «filoputinismo»
Il premier israeliano ha tutti contro: l'Iran e i suoi alleati, i parenti delle vittime, gran parte dei suoi concittadini. Ma le divisioni fra i suoi avversari sono più forti dell'odio verso di lui
Il pugno di ferro del governo laburista contro i responsabili delle sommosse xenofobe colpisce anche chi le sostiene sui social: oltre mille arresti e libertà di parola sempre più in pericolo. Ma il sottoproletariato bianco è vittima, non colpevole