Cassazione su stepchild adoption. Bagnasco: «Non è a vantaggio dei bambini»
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«Sono molto addolorato». È stata questa la reazione del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, alla notizia della recente sentenza della Cassazione che, nella sostanza, ha accolto una domanda di adozione all’interno di una coppia omosessuale. A margine di un incontro svoltosi ieri a Genova, Bagnasco ha spiegato che «si verifica nei fatti ciò che ho detto tante volte, purtroppo, anche nell’ultima assemblea dei vescovi a maggio, e che abbiamo sempre previsto: sembrava si facesse una profezia di sventura senza fondamento e molti erano quasi scandalizzati. Non ci voleva poi molto, per prevenire quello che sarebbe successo. E certamente questo non è a vantaggio dei bambini».
[pubblicita_articolo allineam=”destra”]La sentenza era attesa, come ci aveva spiegato una settimana prima il senatore Carlo Giovanardi che, con i colleghi Maurizio Gasparri, Gaetano Quagliariello e la deputata Eugenia Roccella torna all’attacco per denunciare «l’incredibile cronistoria della sentenza di Cassazione». I quattro parlamentari, in una nota congiunta, ricostruiscono quanto accaduto e protestano contro il presidente della Corte Suprema di Cassazione per lo strano iter adottato per arrivare a questo pronunciamento. Scrivono nello specifico:
«Ricordiamo al signor Presidente della Corte Suprema di Cassazione:
1) demandare ad una sezione la decisione sulla remissione è violazione di legge perché il potere di decisione è soltanto del primo Presidente;
2) La Prima Sezione avrebbe dovuto essere presieduta per anzianità e titoli dal dr. Fabrizio Forte: a seguito della mancata nomina il dr. Forte nel febbraio del 2016 si è dimesso dalla magistratura;
3) La relatrice sul ricorso della Procura è stata la d.ssa Maria Acierno, che ha partecipato il 30 maggio 2014 al convegno organizzato da Articolo 29, Magistratura democratica e Rete Lenford avvocatura per i diritti Lgbt, dal titolo: “La Costituzione e la discriminazione matrimoniale delle persone gay, lesbiche e le loro famiglie”, dove ha espresso le sue opinioni militanti a favore dell’adozione da parte delle coppie gay e anche della maternità surrogata, aggiungendo che non spetta al Parlamento ma alla giurisprudenza decidere su questi temi. Come minimo la dott.ssa Acierno non avrebbe dovuto fare la relatrice ma anche astenersi dal pronunciarsi su un tema sul quale aveva già espresso pubblicamente i suoi pregiudizi politici ed ideologici.
Non vorremmo che questa incredibile cronistoria, tutta tesa a sottrarre la decisione dei ricorsi alle sezioni unite, abbia qualche attinenza con le voci insistenti secondo le quali il governo – lo stesso governo che ha dato mandato all’avvocatura dello Stato affinché sostenesse di fronte alla Consulta la vigenza della stepchild adoption nel nostro ordinamento prima ancora dell’approvazione della legge Cirinnà – si appresterebbe, con decreto legge, non a prorogare a 72 anni l’anzianità di servizio per tutti i magistrati, ma con un provvedimento ad hoc a garantire la permanenza di alcuni sino al 73° anno di età».
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8 commenti
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non capisco, ci vuole così tanto a fare una legge che proibisca la stepchild?
Più o meno lo stesso tanto che ci vuole a dichiarare l’utero in affitto come reato universale.
Ma secondo te, perché a suo tempo il furbacchione l’ha fatta stralciare dal testo della Cirinnà?
E perché la Cirinnà non è più tanto ansiosa di riproporla in un nuovo disegno di legge, come aveva dichiarato ai quattro venti un secondo dopo lo stralcio?
Non e’ affatto la stessa cosa. A casa sua ognuno fa come vuole, a casa altrui no. Una legge che vale per l’Italia si fa in una settimana se si vuole, una legge che punisce qualcosa commesso all’estero e’ quasi impossibile
Certo, come no, se lo dici te… Quindi se, ad esempio, una vittima di un pedofilo non ha speranze di denunciarlo se il fatto si è verificato all’estero invece che in Italia…
Dire che non ha speranze è eccessivo, ma di certo ne ha molto poche. Perchè è vero che la legge italiana prevede per la pedofilia un trattamento particolare, ma è un trattamento che vale sulla carta e non nella realta.
In effetti, la legge italiana prevede che se un italiano commette all’estero quello che in Italia è un reato di pedofilia, possa essere inquisito e perseguito secondo la legge Italiana.
La stessa logica si potrebbe applicare, me ne rendo conto, anche per la legge 40 che esclude l’eterologa per la donna single e vieta la GPA. Allora muovetevi no?
L’arroganza di chi crede di avere il coltello dalla parte del manico in Gran Bretagna non ha pagato. Chissà che finalmente indette libere elezioni anche in Italia tu non debba metabolizzare un bel po’ di bile, con buona pace tua e del giudiciume bolscevico militante in quota Gramsci.
sono 70 anni che in Italia ci sono libere elezioni. che poi gli italiani facciano liberamente scelte sbagliate è un’altra storia. Nonostante il fatto che nella cabina elettorale Dio ci vede e Gramsci no! (che poi non sono gramsciano e neanche bolscevico, ma questo è un dettaglio)
Non era Gramsci quello a non sbirciare nel segreto della cabina elettorale, ma Stalin. Di quello che sei tu, o finto padre di miracolosi figli che andrebbero un giorno all’asilo e il giorno dopo all’università, non frega un beneamato cappero a nessuno, visto che, con lampante probabilità, è falso come tutto il tuo essere di troll da quattro mentine. Tuttavia se ci tieni, ti dirò che questa informazione sul tuo orientamento politico può tornare lo stesso di una qualche utilità, visto che serve per dimostrare che di quello a cui io alludo tu non hai capito un tubo.