L’Ordine dei medici dell’Ontario, la provincia più popolosa del Canada, ha pubblicato una bozza di aggiornamento degli «obblighi professionali» dei medici legati ai «diritti umani». Il documento ha destato molte critiche perché limita come mai prima d’ora il diritto all’obiezione di coscienza per quanto riguarda aborto, contraccezione e sterilizzazione.
LIMITAZIONI. Nella bozza si legge che la «Carta canadese dei diritti e delle libertà protegge il diritto alla libertà religiosa e alla libertà di coscienza». Poi però aggiunge: «Sebbene i medici godano di questa libertà, la Corte suprema ha sentenziato che nessun diritto è assoluto. Il diritto alla libertà religiosa e di coscienza, dunque, può essere limitato se necessario per proteggere la sicurezza pubblica, l’ordine, la salute, la morale o i diritti fondamentali e le libertà delle altre persone».
ABORTO E CONTRACCEZIONE. Di conseguenza, è stato deciso che qualora un medico si rifiuti di far abortire una donna o di fornirle contraccettivi «per motivi legati alle proprie credenze religiose», «debba obbligatoriamente riferire la paziente a un altro medico disponibile, non obiettore e accessibile». Inoltre, se un altro dottore non è disponibile, il medico obiettore «deve fornire le cure se sono urgenti o se servono a prevenire un danno, una sofferenza e/o un peggioramento, anche quando la cura confligge con le sue credenze morali o religiose».
SONDAGGIO DISATTESO. Le nuove regole avanzate nel documento saranno obbligatorie per tutti i dottori. L’Ordine dei medici ha lasciato uno spiraglio aperto, affermando che accetterà «consigli esterni» fino al 20 febbraio 2015. I difensori dell’obiezione di coscienza hanno dunque due mesi per farsi avanti e potranno appellarsi al sondaggio condotto dallo stesso Ordine prima di redigere il documento. Secondo i risultati di quell’indagine, a cui si sono sottoposti 6.400 medici canadesi rispondendo a un questionario, il 50 per cento si è detto contrario alle limitazioni all’obiezione di coscienza, contro un 43 per cento che si è espresso a favore. Ma l’Ordine non ha comunque tenuto conto delle risposte.