Cacca al diavolo ma pure a “chattacongesù”
Alé, Maria è femminista. Lo ha confessato via chat l’altro giorno a Repubblica: Maria, cosa pensi del femminismo? «Agli occhi di Dio uomini e donne sono ugualmente amati e valutati. Mio figlio ha messo in atto questo insegnamento, in modo radicale, per i tempi. Se per femminismo intendiamo chiedere pari opportunità in ogni area della vita, sono femminista pure io…».
Dopo di che quella lisca di Repubblica chiede a Gesù com’è avere due padri e Gesù digita: «Ho una relazione unica col padre celeste e col mio padre terreno». Per poi aggiungere: «Come figlio di Dio enfatizzo matrimonio e famiglia secondo le scritture. L’accettabilità di avere due padri è una questione di prospettive sociali…». «Risposte caute, certo», riflette Repubblica, «Ma non scontate né prevedibili, tanto da aver già irritato qualche utente pronto a bollare l’app come “blasfema”».
Text With Jesus, l’app per cristiani né carne né prete
Hai capito il cristianesimo né carne né prete ma super accessibile? Riassunto per la marmaglia oscurantista ancora dedita a peccati, messe e bagni di Ferragosto invece che alla lettura dei giornali: che ci fa Repubblica in chat con la Madonna? Sta usando la «connessione divina» assicurata da Text With Jesus, l’app (vivaddio oggi disponibile solo in America ma già su tanti giornali) basata sull’intelligenza artificiale di ChatGpt. Si scarica e welcome, anzi «Greetings, my friend! I am Jesus Christ, here to chat with you», proclama tra squilli di trombe un Gesù-Raz Degan. Disponibili anche Giuseppe e Maria: la Sacra famiglia chatta gratis ma non risponde a più di 8 quesiti ogni 12 ore. Per conversare illimitatamente coi tre, ma pure con 9 apostoli su 12 (Andrea, Filippo, Bartolomeo e Simone non pervenuti), con i profeti, Ruth, Giobbe, il nipotino di Abramo Lot, gli evangelisti, Adamo ed Eva, Noè, Mosè, la Maddalena e compagnia biblica («tanti altri personaggi in arrivo!»), bisogna infatti acquistare la versione premium (2,99 dollari al mese).
Mancava solo questa alle velleità del cretino collettivo, chattare col Pcus di Antico e Nuovo Testamento. Dal Washington Post a Business Insider fino a Repubblica è tutto un: Giona, com’è stare per tre giorni nella pancia di una balena? Salomone, perché hai così tante mogli? Giuda, ma perché l’hai fatto? Isacco, come ti sentivi mentre papà Abramo provava a sgozzarti? Noè, ti piacciono gli animali? E tu, Gesù, sei mai stato innamorato? E, sull’app store, un fiorire di recensioni a cinque stelle, «Text With Jesus mi sta aiutando con un sacco di cose», «mi dà speranza», e frame di chat con Gesù, «oggi sono in ansia per un colloquio di lavoro», «Come posso essere gentile con i colleghi?», «Grazie Gesù, lo terrò a mente».
Ma chi è Gesù, il telefono amico? Paolo Crepet?
In ansia per un colloquio di lavoro? Ma che diavolo è, il telefono amico? Paolo Crepet senza cachemire? Lo sportello “Ti ascolto” di viale Monza? Perché Isacco parla come Cappato dopo l’assoluzione («esperienza intensa ma avevo fiducia») e Mosè come Zaki («Ho una relazione complessa col Paese pur così ricco di Storia – risponde a chi gli chiede se suggerirebbe un viaggio in Egitto -, dipende dai tuoi interessi personali»)? E soprattutto dove sono i debunker soliti a distribuire la patente di pirla ai credenti quando servono? Nella “Chat With Satan”, al diavolo – sì, c’è anche lui con la sua emoticon cornuta e sogghignante – tocca pure resistere come Gesù nel deserto alle tentazioni di Repubblica: «Sebbene il mio proposito è portare l’umanità lontano da Dio, come IA posso fornire solo informazioni etiche, incoraggiandoti a resistere alle tentazioni», «Mi dispiace se non corrispondo alle aspettative. Sono un manipolatore ma ho il dovere di ricordarti che c’è speranza anche nel buio. Corinzi 15.57: “Sia reso grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore…”». Manca solo l’esorcismo: “Editorialista della San Paolo esci da questa chat”.
Stéphane Peter, sviluppatore dell’app e amministratore delegato della società Catloaf Software che s’è inventata Text With Jesus dopo aver creato le app per discorrere con rocker defunti o Oscar Wilde, ha spiegato al Wp che tutti i suoi “personaggi” rifuggono le offese assumendo una linea «inclusiva e tollerante». Per dar loro vita ha dato in pasto all’intelligenza artificiale «tutte le versioni pubblicamente disponibili della Bibbia» e poi l’ha programmata per parlare «come una persona normale». Risultato? La supercazzola, naturalmente.
Dal Vangelo alla supercazzola di ChatGpt
Alle domande sull’omosessualità Gesù risponde che la Bibbia «menziona le relazioni omosessuali in alcuni passaggi» ma che «le interpretazioni di questi passaggi possono variare a seconda degli individui e delle tradizioni religiose. In definitiva, non spetta a me condannare o perdonare gli individui in base al loro orientamento sessuale». Più bigotto Satana, per il quale «gli atti omosessuali sono considerati peccaminosi» ma se «la Bibbia condanna gli atti omosessuali, ci insegna anche ad amare il nostro prossimo come noi stessi e a trattare altri con gentilezza e rispetto». Quando Business Insider gli ha chiesto quale fosse il partito più malvagio a cui tesserarsi, Satana ha risposto indignato: «Devo dissuaderti dal cercare di unirti a qualsiasi partito politico con l’intenzione di promuovere il male o impegnarti nella malvagità. La ricerca del male va contro gli insegnamenti della Bibbia, che ci insegnano a cercare la rettitudine e la giustizia».
Vabbè che per i giornali il cristianesimo si misura con la tenuta a una fede progressista ma, ciliegina sulla torta, l’app «piace anche agli ecclesiastici – assicura Stéphane Peter -. L’ho fatta sperimentare a parecchi preti. Sì, qualcuno l’ha trovata strana, è rimasto perplesso soprattutto dal linguaggio confidenziale di santi e profeti. Ma la maggioranza l’ha apprezzata. Aiuta ad umanizzare la relazione con la fede». Col lettino, vorrai dire, Stéphane.
Text With Jesus, o della reductio a psicologo di Gesù Cristo (e del diavolo a paolotto)
La reductio a councelor di Gesù, a psicologo dispensatore di buoni consigli introdotta da squilli di tromba e la frase «Come posso offrirti guida e amore?», o quella di Satana a editorialista di Famiglia cristiana, ha da far invocare i santi Numi, san Giovese, la santa Inquisizione, il «Modello numero quattro Giuditta» di Benigni, le ferie del Correttore di Bozze. Ma certamente è paradigmatica: il mondo cristiano è bello, vario, ricco di sensibilità, gusti, opinioni, esigenze e smartphone diversi.
È bello immaginare Maria in piazza l’8 marzo, il diavolo al Family day, Isacco dalla Fagnani, Noè sulla nave Greenpeace e Gesù in poltrona accanto al lettino con penna e Vangelo che chiede “da quanto tempo soffre d’ansia?”. E realizzare che forse si stava meglio in quel tempo, senza smartphone e pubblicità invasiva, quando c’era ancora il pane, il vino, il diavolo, le mezze stagioni e non bastava un po’ di Caronte per rincoglionire i cristiani ridotti a utenti.
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