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Il Brasile al voto in un’America Latina sempre più autoritaria

Di Paolo Manzo
29 Settembre 2022
Le incognite sulla vittoria scontata di Lula, l'Argentina ingovernabile, i paesi di sinistra alleati della Russia e il pericoloso ritorno delle ideologie degli anni Sessanta. Intervista a Hector Schamis (Georgetown University)
Bolsonaro Lula Brasile Sud America
Rio De Janeiro, un ambulante vende teli mare con le immagini dei due candidati alla presidenza in Brasile, Bolsonaro (a sinistra) e Lula (foto Ansa)


Hector Schamis, docente presso il Centro per gli Studi Latino Americani dell’Università di Georgetown, a Washington, è uno dei più lucidi analisti per comprendere quanto sta accadendo oggi in America latina. Tempi lo ha intervistato in esclusiva. 
L'Argentina dopo l’attentato contro Cristina Kirchner, sotto processo per corruzione, e il Brasile a pochi giorni da un voto dove Lula è il grande favorito. Come analizza il momento storico di questi due paesi?
Hanno problemi gravi ma di natura diversa, anche se in entrambi i casi è in gioco la governabilità.
Cominciamo dall’Argentina.
La situazione è seria perché è una società in cui nessuno crede più a nessuno. Non importa se l'attacco contro Cristina sia stato vero o meno, la maggior parte dei sondaggi oggi mostra che più della metà della società argentina non crede sia vero. Si è persa la credibilità sociale ed è un processo che si trascina perché da tempo esiste un'importante anomia sociale difficile da combattere. La societ...

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