Aumentano le richieste di mutui e prestiti. Un dato che fa ben sperare

Di Francesco Megna
02 Ottobre 2020
Spinte dal costo del denaro ai minimi e da condizioni di offerta favorevoli, le domande di finanziamento sono in crescita non solo rispetto al lockdown, ma anche al 2019

La nostra economia continua a dare deboli segnali di ripresa. Aumentano le richieste di mutuo (+28%), prestito finalizzato (+135%) e prestito personale (+25%). Rispetto ai mesi precedenti al lockdown il confronto resta comunque negativo, come del resto facile da pronosticare: mutui a -12%, prestiti finalizzati a -10%, prestiti personali a -26%.

Agosto è un periodo anomalo, collegato alle vacanze e al rallentamento generale delle attività, anche rispetto al mese precedente. I valori rispetto a luglio sono tutti negativi: -9% per i mutui, -21% per i prestiti finalizzati, -12% per i prestiti personali. Più indicativo forse è il confronto tra il mese di agosto 2020 e lo stesso mese dell’anno precedente. Qui si registrano aumenti per mutui (+22%) e prestiti finalizzati (+11%), mentre restano negativi i prestiti personali (-29%).

Se poi si allarga il confronto tra 2020 e 2019 ai due mesi tipicamente estivi, luglio e agosto, si può notare come nello scorso anno la variazione tra agosto e luglio fosse stata di -28% per i mutui immobiliari e -32% per i prestiti finalizzati. Nel 2020, invece, tra agosto e luglio 2020 il calo è stato sicuramente più contenuto, con un -9% per i mutui e un -21% per i prestiti finalizzati, dato che conferma il trend di risalita per queste due tipologie di finanziamento.

La generazione X (quella dei nati tra il 1960 e il 1980) si conferma trainante in relazione a tutti gli strumenti finanziari sopra menzionati. Ad essa fa riferimento il 47% delle richieste di mutuo, il 48% delle richieste di prestito finalizzato e il 43% delle richieste di prestito personale.

Le domande di prestito riferito all’acquisto auto incidono per il 32% sulla totalità delle richieste, in aumento rispetto al mese precedente. La generazione X prevale di gran lunga selle altre classi generazionali anche in questo ambito, con quasi il 45% delle richieste. La media più alta sull’importo richiesto, però, è detenuta della generazione Y (1981-1995) con un importo medio di 14.500 euro.

Quali sono i fattori che hanno favorito il progressivo allargamento della platea di chi ha scelto di far ricorso a un finanziamento per sostenere i propri progetti? Un costo del denaro ai minimi e condizioni di offerta ancora favorevoli, associati ad una elevata sostenibilità del debito, con il tasso di default per il credito al dettaglio considerato nel suo complesso che si è attestato all’1,4% contro l’1,6% del 2019.

Nel complesso, infatti, la platea dei consumatori che hanno attivato un mutuo o un prestito è cresciuta ulteriormente ma sempre ponendo attenzione alla sostenibilità degli impegni assunti, optando per rate mensili meno pesanti rispetto al reddito disponibile e piani di rimborso più lunghi.

Il mese di agosto conferma nella sostanza i trend crescenti che stiamo notando sul mercato dalla fine del lockdown. La ripresa c’è, lenta ma indiscutibile, e gli indicatori emersi lo mostrano in modo chiaro, anche su un mese tradizionalmente debole per quanto riguarda le attività economiche e finanziarie. Sicuramente positivo è il fatto che alcuni valori si rivelino in crescita nel confronto con lo scorso anno, come è il caso di mutui e prestiti finalizzati. Questo può e deve indurre a un cauto ottimismo, anche se non siamo ancora fuori dall’emergenza.

Francesco Megna, autore di questo articolo, è commerciale settore banking

Foto pxhere.com

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