La preghiera del mattino (2011-2017)
Non c’è bisogno di credere in Dio per credere nei miracoli
Nella sua risposta, il giornalista di Repubblica, dopo aver premesso che «a dei non cattolici non è lecito criticare le procedure interne con le quali quella Chiesa decide se e come elevare alcuni suoi rappresentanti agli onori degli altari», scrive che «quando si ha a che fare con la malattia e la morte si tende a perdere il controllo della ragione per ricorrere a ogni possibile aiuto, miracoli compresi». Quindi i miracoli sarebbero, in sostanza, delle proiezioni della nostra fantasia che nulla hanno a che fare con la scienza, la ragione, la razionalità, la medicina. Credenze buone per bigotti a cui darla a bere.
In realtà, è vero l’esatto opposto. La Chiesa ha così grande rispetto della ragione umana che è molto cauta sui miracoli. Prima di riconoscerne uno, usa una saggia prudenza e, soprattutto, si affida alla conoscenze e ai pareri di scienziati che – lo notino Augias e Riccio – vengono selezionati per indagare i casi non in base alla loro fede, ma alle loro competenze. Quindi non vengono scelti i più pii, ma i migliori. Solo dopo aver ascoltato il loro parere, la Chiesa procede a un lungo ed elaborato procedimento che porta alla beatificazione e poi alla canonizzazione. Se una guarigione è spiegabile dalla scienza medica, la Chiesa non parla di miracoli. Vi pare un procedimento anti-scientifico, anti-razionale, anti-medico? Si può non credere che essi siano frutto di un intervento divino, ma non si può accusare la Chiesa di non rispettare la scienza.
Come dice Dufin, «pensavo che la Chiesa cattolica si accontentasse di qualcosa del tipo: “Stavo male, ho pregato e ora sono guarita. Quindi è un miracolo”. Invece no, il processo è davvero tecnico: il Vaticano non vuole opinioni ma fatti e richiede che vengano messe in campo le più avanzate conoscenze scientifiche disponibili». Secondo lei «non è la Chiesa che allontana la scienza, sono gli scienziati che hanno eretto un muro artificiale tra loro e la Chiesa. Perché sono ignoranti».
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«non è la Chiesa che allontana la scienza, sono gli scienziati che hanno eretto un muro artificiale tra loro e la Chiesa. Perché sono ignoranti»
fantastica