Appalti fasulli da 200 milioni? La risposta dell’ex ministro dell’Ambiente Clini

Di Corrado Clini
11 Ottobre 2014
«Senza violare il segreto istruttorio, e per difesa della verità, voglio richiamare atti e documenti pubblici, facilmente riscontrabili, in merito alle notizie diffuse dalla stampa»

Leggo sui giornali di un rapporto della Guardia di Finanza in merito all’indagine in corso che mi riguarda.

Prendo atto della violazione delle norme processuali, ed in particolare del segreto istruttorio.

Ancora una volta, al fuori e contro le norme elementari per il rispetto dei diritti civili, sono oggetto di una campagna di disinformazione che ha l’evidente obiettivo di danneggiarmi prima che termini l’indagine e si discutano pubblicamente i fatti e le prove.

Senza violare il segreto istruttorio, e per difesa della verità, voglio richiamare atti e documenti pubblici, facilmente riscontrabili, in merito alle notizie diffuse dalla stampa:

1.  Non ci sono a Hong Kong società di consulenza o conti bancari riferibili a Corrado Clini.

La notizia che mi abbiano versato tangenti a Hong Kong è una calunnia, e come tale verrà perseguita.

A questo proposito voglio ricordare che era stato dato grande risalto alla notizia secondo la quale avrei versato somme illecite sul mio conto corrente presso una Banca di Roma: una semplice verifica ha dimostrato che le somme versate erano tutte provenienti dal Ministero dell’Ambiente.

Ma, ovviamente, nessuna notizia sui giornali in merito a  questa clamorosa bufala.

2. Sarei accusato di avere “buttato” soldi pubblici in progetti mal realizzati, e attualmente in degrado, nell’Università Tsinghua di Pechino e nell’antica legazione italiana di Tienjin.

I Ministri cinesi dell’Ambiente, di Scienza e Tecnologia, il Vicepresidente della Commissione Nazionale per le Riforme, il Presidente dell’Università hanno ripetutamente e pubblicamente riconosciuto, anche recentemente, che l’edificio costruito nell’Università di Tsinghua è stato ed è un modello di riferimento per l’ecoefficienza in Cina.

Mentre il Ministro dell’Energia dell’Amministrazione Obama, il premio Nobel Steven Chu, ha indicato l’edifico come uno degli esempi migliori al mondo di innovazione per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nell’edilizia.

Il restauro dell’edificio Meng Joss House, promosso dal governo italiano e dalla Municipalità di Tjanjin, è stato fortemente sostenuto dall’Ambasciata d’Italia a Pechino per realizzare nel cuore della antica legazione italiana un edifico rappresentativo delle competenze e delle capacità italiane di restauro eco sostenibile. Il restauro è stato completato a regola d’arte, e l’edifico è stato consegnato alle competenti autorità locali alla presenza del sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e dell’Ambasciatore italiano in Cina.

3. Viene riferito che le attività svolte in collaborazione con ICE sarebbero poco trasperenti o addirittura sconosciute all’ICE.

L’accordo tra il Ministero dell’Ambiente e ICE, sottoscritto nel 2000 e rinnovato fino al 2014 con atti registrati dalla Corte dei Conti, è stato finalizzato ad assicurare il supporto tecnico e logistico ai programmi della cooperazione ambientale ed alla promozione delle tecnologie e delle imprese “sostenibili” italiane.

Le attività svolte nell’ambito dell’accordo sono state sottoposte ai controlli di legge e sono pubbliche.

4. Il riferimento a finti progetti mai realizzati in Cina è una provocazione contro la verità e contro il lavoro degli Enti di Ricerca italiani, di decine di Università e imprese italiane che hanno partecipato ai progetti della cooperazione ambientale.

L’elenco, documentato, dei progetti realizzati in Cina, è stato pubblicato ed aggiornato ogni anno dal Ministero dell’Ambiente cinese.

Inoltre i progetti della cooperazione ambientale, a partire dal 2000, sono stati presentati pubblicamente in Cina e in Italia con la partecipazione del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, dei Presidenti del Consiglio Berlusconi e Prodi, dei Ministri italiani Bordon, Matteoli, Pecoraro Scanio, Prestigiacomo e Clini, del premier cinese Wen Jao Bao, dei Ministri cinesi, degli Ambasciatori italiani a Pechino.

Infine, forse interesserà sapere che una delle più grandi compagnie mondiali di certificazione, PricewaterhouseCoopers (PWC), ha rilasciato nel giugno 2014 un Rapporto indipendente, in fase di stampa,  sui risultati dei 14 anni di cooperazione ambientale Italia-Cina.

La valutazione finale è “ECCELLENTE”, in merito alla gestione, al raggiungimento degli obiettivi, ai risultati e benefici, agli impatti sociali e ambientali, alla sostenibilità dei progetti

5. Sono totalmente diverse le valutazioni dell’attuale Ambasciatore italiano a Pechino, Bradanini – in numerosi messaggi alle Amministrazioni italiane – che la cooperazione ambientale con la Cina sarebbe stata caratterizzata prevalentemente da iniziative “fittizie”, e i progetti realizzati di scarsa qualità e in degrado.

Perché le valutazioni dell’Ambasciatore Bradanini sono così diverse da quelle dei suoi colleghi che lo hanno preceduto dal 2000 a fine 2012, da quelle delle Autorità cinesi, da quelle delle Autorità italiane, e da quelle di PWC?

Ho  dato mandato ai miei avvocati di denunciare l’Ambasciatore, anche per difendere l’Italia.

6. E’ vigliacco il tentativo di coinvolgere i miei figli.

Nel 2005 Carlo Clini ha svolto un’attività di consulenza per la Fondazione IDRA. Il suo lavoro non ha alcuna relazione con progetti del Ministero dell’Ambiente. Né la fondazione IDRA ha mai ricevuto finanziamenti dal Ministero riconducibili direttamente o indirettamente a tali attività.

Corrado Clini

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1 commento

  1. Sebastiano

    Eh, Corradino, chiediti di che partito sei e troverai la risposta ai tuoi malanni…

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