
Anonymous, mio eroe digitale
Il Venerdì di Repubblica ha intervistato un leader italiano di Anonymous, «l’organizzazione mondiale che attacca i siti di “nemici” potenti». Ed essendo i nemici potenti, quella dell’hacker è giocoforza una vita di merda. Aggirarsi in incognito, evitare trappole, cancellare le tracce, guardarsi le spalle dall’Fbi, pure far credere alla propria donna che tutte quelle notti passate al pc sono dovute al vizietto dei siti porno… Quanti sacrifici! Ma questo e altro per combattere la Tav e «le ingerenze della Chiesa nella vita pubblica».Tra i colpi di cui il nostro eroe si vanta di più ci sono infatti l’attacco a vatican.va e il black out di un’ora e mezza alle biglietterie elettroniche di Trenitalia.
NEMICI. Tutto ’sto casino al solo scopo di impedire per un’oretta a quattro sfigati di pendolari di prendere il biglietto del treno? Caro hacker di Anonymous, in attesa che tu ti mobiliti per combattere altri «nemici potenti» come gli ausiliari del traffico, i pizzaioli egiziani, i lettori di Chi, i tesserati della bocciofila, gli idraulici polacchi, gli abbonati Rai e le vecchie che danno da mangiare ai piccioni, prima di fargliela pagare a tutta la feccia capitalista, dato che stavolta potrebbe essere davvero pericoloso per te, non è che ci lasceresti la tua password di tettonedevastanti.it?
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