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Ma chi baci tu? L’amore ai tempi delle strombazzate editoriali su sesso e stupro

Di Annalisa Teggi
11 Ottobre 2023
Dalle chat degli violentatori di Palermo a Onlyfans, dal “manifesto” di Elodie all’idolatria dell'ora di educazione sessuale. Se ne parla talmente tanto che i giovani vanno a letto solo per “marcire”. Ma non aspettano altro che dire "ti amo"
La copertina dell’album di Elodie, Red Light, disegnata da Milo Manara
La copertina dell’album di Elodie, Red Light, disegnata da Milo Manara (foto Ansa)

Ho visto lei che bacia lui che bacia lei che bacia me, ma chi baci tu?

Alla fine, nella gran confusione, si finisce per non baciare più nessuno. O non si sa chi si sta baciando. Lei che bacia lui, lui che bacia loro, lei che chiede il consenso a un asterisco. Sesso e stupro sono lo zenith e il nadir di un cielo senza stelle. Tra un estremo e l’altro, la bolgia di infinite esperienze e chiacchiere, eccitazioni e ammaestramenti.

Con un cellulare si ha accesso a infiniti buffet porno, ma ormai qualunque film deve obliterare il cartellino della scena di sesso teatralizzato nella forma delle bestie da orgasmo. Da qualunque poro mediatico trasuda il catechismo moralista sul maschio cattivo, e per dovere di cronaca i giornali hanno diffuso senza censura le chat perverse dei giovanissimi stupratori di Palermo. I social applaudono l’inno di Elodie al corpo nudo che «è il manifesto di donna libera». Libera anche di chiamare Red Light il suo nuovo prodotto musicale, perché le luci...

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