L’Abi: «Diminuiscono i prestiti bancari a famiglie e imprese»

Di Chiara Rizzo
17 Dicembre 2013
Per l'Associazione delle banche italiane, i finanziamenti a novembre sono arrivati al livello più basso da giugno 1999. I prestiti ammontano a 1420 miliardi. Aumentano i fallimenti delle aziende

Secondo il rapporto Abi (L’Associazione banche italiane) pubblicato oggi e relativo a dati di novembre 2013, si è registrato un ulteriore calo dei prestiti bancari a famiglie e imprese: – 4 per cento (il mese prima, ottobre, era del – 3,7 per cento). Si tratta del peggior dato dal giugno 1999.

17 MESI DI CALO. I prestiti bancari continuano a diminuire costantemente da 17 mesi, a partire da luglio 2012, e i dati rimangono costantemente superiori ai livelli pre-crisi. Secondo l’Abi il totale dei prestiti dell’economia a novembre è di 1851 miliardi, mentre nel 2007, l’anno di inizio della crisi era di 1673 miliardi. I prestiti a famiglie e imprese ammontano a 1420 miliardi. Secondo l’Abi, sono invece cresciuti i depositi bancari, e sono saliti a +5,7 per cento nel mese di novembre, con 1216 miliardi (a ottobre erano al +5,1 per cento). Scendono le obbligazioni bancarie, ma meno che nel mese di ottobre: a novemre si è registrato il -9,3 per cento, con 519 miliardi di euro.

AUMENTANO I FALLIMENTI. In particolare il rapporto dell’Abi rivela le difficoltà delle imprese, con un aumento dei fallimenti, con le “sofferenze al loro” che sono giunte a bancarotte per 147,3 miliardi di euro, cioé 27,5 miliardi di euro in più rispetto al 2012, e 100 miliardi in più rispetto al 2007. Le sofferenze bancarie al lordo sono i rapporti con soggetti insolventi, a prescindere dalle eventuali garanzie che li assistono e al lordo delle svalutazioni dei passaggi a perdita. Il rapporto fallimenti/impieghi è al 7,7, al massimo da ottobre 1999. Da gennaio a settembre 2013, sono state registrati 9902 fallimenti, con un aumento del +12 per cento rispetto al 2012, e del +9 per cento dell’ultimo trimestre, rispetto al precedente.

TASSI DI FINANZIAMENTO. L’Abi rileva che i tassi di interesse sui finanziamenti sono in realtà a livelli storicamente bassi. Il tasso medi per le nuove operazioni alle imprese è al 3,48 per cento (a fine 2007 era al 5,48 per cento), mentre il tasso sulle nuove operazioni per acquisti di abitazioni a privati è al 3,57 (nel 2007 era al 5,72 per cento): tuttavia c’è un forte divario rispetto all’eurozona. Calcolando ad esempio i tassi medi sui nuovi prestiti fino ad un milione di euro alle piccole e medie imprese, l’Abi rileva tassi del 4,33 per cento, un ulteriore +0,66 per cento rispetto agli altri paesi dell’Eurozona.

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