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A scuola con il velo non si può. I genitori di una ragazza pakistana di 11 anni si sono rivolti a un’associazione di Modena che offre consulenze gratuite ai cittadini stranieri, affinché li assistessero nella richiesta di far frequentare le lezioni scolastiche alla figlia con il niqab. Il precedente su cui la famiglia voleva far leva è il caso di Monfalcone in cui già accade che ad alcune ragazze sia consentito di indossare il velo integrale nelle ore scolastiche. Vengono identificate all’ingresso mattutino in una stanza appartata da una bidella e poi si coprono, mostrando di sé solo gli occhi.
Ed è proprio quest’ultimo dettaglio a essere rivelatore e, allo stesso tempo, richiamo a un’irriducibile vocazione dell’educazione. La scuola non può essere il luogo in cui essere identificati di nascosto, in una stanza appartata. La sfida educativa più scottante oggi è un’accoglienza dell’“io” che sia davvero integrale nello svelamento.
Cambiando contesto, ecco che sotto un velo ornato di ricam...
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