Ancora una volta è tutta colpa di Sex and the city. Sì, perché se le quattro protagoniste del telefilm cult non si fossero riunite abitualmente alla Magnolia Bakery, noi italiani non ci ritroveremmo invasi di cupcake.
LA TEMIBILE GLASSA AL BURRO. Un passo indietro. La Magnolia Bakery è una delle pasticcerie più famose di New York, una di quelle in cui serve fare la fila per trovare un tavolo, ed è celebre anche per aver inventato le cupcake, tortine tanto graziose, ricoperte di glassa. E qui entra in gioco l’aspetto modaiolo, visto che le glasse si possono colorare e decorare a piacimento, a seconda dell’occasione, della stagione o dell’ingrediente di cui sono fatte. La glassa però è tutt’altro che innocua, visto che è fatta per metà di burro e per l’altra metà di zucchero e coloranti, stucchevole al gusto tanto quanto promette di esserlo visivamente. Eppure si è infilata nella lista dei dessert preferiti dagli italiani, tanto da far sorgere in tante città punti vendita ad hoc, corsi di cucina per imparare a decorare le cupcake come un newyorkese, accessori, libri di ricette eccetera. Che qualcuno abbia detto che le cupcake sono buonissime e irresistibili per ogni goloso non ci risulta, visto che una volta ingerita la glassa al burro, chiamata frosting, c’è il rischio di non sopravvivere.
CI MANCAVA IL DISTRIBUTORE. Gli amanti del tiramisù sperano che la moda passi presto, ma ci vorrà ancora molto tempo. In America hanno addirittura inventato un distributore automatico di tortine burrose, tanta è la richiesta da soddisfare. Ci ha pensato una catena di pasticcerie di Los Angeles e la macchina, rosa e ammiccante, è in grado di sfornare fino a mille cupcake al giorno, di qualsiasi sapore e al prezzo di 4 dollari l’una. E c’è anche il rischio di vincerne altre, visto che in modo casuale, la macchina sceglie se imprimere sulla scatola il simbolo che sancisce la vittoria di altre cupcake. Un premio da non invidiare.