La compagnia di trasporti britannica sta pensando di reintrodurre la terza classe sui treni, abolita ufficialmente nel giugno del 1956. D’altronde certe compagnie aeree low cost sono già la terza classe del cielo, dove i passeggeri hanno a malapena lo spazio per stare seduti e si paga ogni singolo bicchiere d’acqua. Ci si lamenta per la scomodità, ma siccome si risparmia si continua a usufruire di questo tipo di servizio.
ABOLITA NEL 1956. A riferirlo è Earl Attlee, conservatore, che racconta che la reintroduzione sarebbe possibile se ci fossero altre compagnie private che partecipassero ai trasporti pubblici, esattamente come succede con il trasporto aereo. E sarà un caso che Earl Attlee è nipote del ex primo ministro inglese Clement Attlee, che nel 1945 nazionalizzò le ferrovie. Subito i sindacati sono insorticontestando il «grande passo indietro», che reintroduce il concetto di classi sociali, come se si stesse riavvolgendo indietro l’orologio di cinquant’anni. In realtà, Attlee ha esposto la questione molto tranquillamente, dicendo che la terza classe non si chiamerebbe nemmeno terza classe, termine che suona quasi dispregiativo, ma sarebbe una sorta di supereconomy, come si fa appunto nelle compagnie aeree.
TARIFFE SPECIALI. Un portavoce del ministero ha dichiarato che è falso che il governo voglia introdurre delle “tariffe terza classe”, quando invece il servizio minimo standard verrebbe mantenuto, visto che «il governo è interessato solo a proposte provenienti da operatori ferroviari privati che potrebbero migliorare o mantenere norme già esistenti a prezzi competitivi». Lord Attlee ha ancora aggiunto che la Rmt, il sindacato del settore del trasporto, sta deliberatamente confondendo i termini per creare spavento tra i passeggeri.