Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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«Siamo terrorizzati dall’andamento dell’economia reale nel nostro Paese e nel Nord» in particolare. Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi al convegno organizzato sabato 8 febbraio dalla Fondazione Tempi (Ft) a Sesto San Giovanni (Milano) dal titolo «Quali infrastrutture per lo sviluppo del Nord», cui hanno partecipato anche il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Di fronte a una platea di duecento persone Squinzi ha richiamato l’attenzione sui problemi che affliggono le aziende e «che dall’inizio della crisi sono ancora lì. Se qualche piccola risposta c’è stata, è stata solo parziale o contingente», ha detto Squinzi. Il problema, ha precisato il numero uno di Confindustria, è che «senza un sistema paese gli ostacoli diventano più difficili da affrontare. Abbiamo bisogno di un paese normale dove i costi del lavoro siano contenuti, il fisco meno oppressivo e i tempi della giustizia più rapidi».
Squinzi ha poi fatto appello al governo Letta affinché proceda «in fretta, perché la questione settentrionale prima di essere questione economica è questione politica fondamentale» e «se non si pone subito mano al tema di che politica industriale dare all’Italia – ha detto il rappresentante degli industriali – presto alla questione settentrionale dovremo aggiungerne una internazionale. Nessuno, infatti, investe in un Paese dove per ottenere una licenza edilizia occorre aspettare tre anni». Maroni ha invece rilanciato l’importanza del «progetto di una Macroregione del Nord che comprenda Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria ed Emilia Romagna», soprattutto per quanto riguarda il tema delle infrastrutture in vista di Expo 2015. Il ministro Lupi, infine, ha portato la notizia dell’avvenuta firma da parte del ministero dell’Economia del decreto per il finanziamento della Teem, la tangenziale esterna di Milano, che, insieme con la BreBeMi, «si farà perché è un’opera strategica». Parlando dell’imminente alleanza tra Alitalia ed Etihad, Lupi ha detto: «È un’alleanza forte e se si concluderà, come mi auguro, rilancerà la nostra compagnia di bandiera come grande compagnia internazionale». E ha aggiunto: «Malpensa è il secondo hub più importante del Paese e anche per Etihad rivestirà un ruolo fondamentale».
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