Senza ricetta e senza limiti di età: questa settimana la Food and Drug Administration (Fda) degli Stati Uniti ha approvato l’uso della prima pillola anticoncezionale da banco, reperibile da qualunque ragazzina come fosse un’aspirina o un collirio omeopatico.
Si chiama Opill, e secondo gli esperti l’America ne aveva un gran bisogno dato che su 6 milioni di gravidanze annuali circa il 45 per cento non è “intenzionale” e prenotare una visita o ritirare una ricetta può essere un problema per «adolescenti e ragazze, donne di colore e persone a basso reddito». Il produttore del contraccettivo, l’irlandese Perrigo che lo renderà disponibile col nuovo anno, spera che Opill rappresenti la svolta per «15 milioni di donne statunitensi che attualmente non usano metodi contraccettivi o meno efficaci, come i preservativi. Sono un quinto delle donne in età fertile». Lo step successivo sarà convincere l’amministrazione Biden a farne una pillola coperta dall’assicurazione sanitaria.
La pillola è sicura, basta “seguire le istruzioni”
Ma è proprio possibile che un farmaco a base di progesterone possa essere acquistato e ingoiato da qualunque donna, in qualunque condizione medica, acquistandolo al minimarket? Secondo Perrigo sì perché ora le donne che usano la pillola sanno leggere e seguire le istruzioni del bugiardino (sic), preoccupazione principale della Fda.
Andrebbe aggiunto che qualunque donna fino ad oggi è passata dal medico per assumerla, ma non è certo delle donne che si preoccupa la Fda quanto delle ragazze come Dyvia, 19 anni, che in audizione con gli esperti del governo ha spiegato che per più di tre anni, da quando cioè è diventata sessualmente attiva, i genitori non le hanno permesso di prendere la pillola. Questione di “stigma”, ha spiegato, raccontando di aver ripiegato su altri contraccettivi, «ma avrei preferito di gran lunga utilizzare questi metodi aggiuntivi per assicurarmi di essere il più possibile al sicuro».
Bambini peggio di rischi e malattie sessuali
Al sicuro? Nonostante sia solo a base di progesterone e risulti più leggera delle pillole che combinano anche gli estrogeni aumentando il rischio di coaguli e trombi, come tutti gli anticoncezionali a base ormonale Opill non è una mentina e non dovrebbe essere assunta da persone che hanno familiarità con cancro al seno, presenta effetti collaterali e con la sua efficacia possono interferire una serie di farmaci.
Posto che il legame tra diffusione massiccia di contraccezione e diminuzione di gravidanze indesiderate, specie tra minorenni, è tutto da da dimostrare (ricordate l’indagine del più grande provider di aborti inglese, Bpas? Più della metà delle donne che aveva abortito aveva utilizzato una o più forme di contraccezione), ci sarebbe da chiedersi per esempio che ne è stato dell’allarme lanciato dai Centers for Disease Control and Prevention in primavera sull’«epidemia» di malattie sessualmente trasmissibili che negli Stati Uniti sta registrando un’impennata tra i giovani: quasi 2,5 milioni di casi di clamidia, gonorrea e sifilide nel 2021 (più che raddoppiati negli ultimi due decenni), circa la metà registrati in ragazzi di età compresa tra 15 e 24 anni.
Educazione sessuale, cioè anti-procreazione
È uno strano alfabeto, quello consegnato ai giovani – perché è di loro che stiamo parlando, con la sua promessa di “sicurezza” la contraccezione spinge ad avere rapporti sessuali non solo più rischiosi ma anche in età sempre più precoci – per anni educati ad andare bardati da astronauta incontro al sesso, e oggi a porre la gravidanza sullo stesso piano della malattia. Di più: nell’America “post Roe”, in cui l’amministrazione Biden ha già abolito le restrizioni sulla pillola abortiva (niente più visite dal medico, si richiede online, si riceve a casa, basta un click) i bambini sono diventati più di un rischio e di una malattia, sono la minaccia numero uno.
Gli esiti della scissione fra procreazione e sessualità, nell’era della fecondazione medicalmente assistita e dell’utero in affitto, sono sotto gli occhi di tutti: ad anestetizzare la coscienza di una capacità generativa non serve che un blister e la riduzione dei gesti del desiderio a prassi buona a non subire conseguenze indesiderate. Basta leggere un bugiardino.
Foto di Reproductive Health Supplies Coalition su Unsplash