
Università. Il nuovo Isee nega la borsa di studio a 400 studenti: la Cattolica corre ai ripari

Meritarsi una borsa di studio ma non riuscire a prenderla, cosa ci può essere di più angosciante per uno studente universitario? È quello che è successo a tanti iscritti all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che avevano regolarmente presentato le domande per avere accesso alle agevolazioni economiche, ma che a causa del cambio dei parametri di calcolo dell’Isee, improvvisamente si sono ritrovati esclusi dalla lista dei beneficiari. Pietro Rossi, responsabile delle agevolazioni economiche per Educatt, l’ente per il diritto allo studio dell’ateneo, spiega a tempi.it l’incresciosa vicenda in questi termini: «Il governo ha deciso di modificare il calcolo dell’Isee, l’indicatore della situazione economica, introducendo nuovi parametri per il patrimonio immobiliare. Parallelamente però non sono stati modificati gli indici da rispettare per avere accesso delle borse di studio. Chiamiamola pure “una svista”. Ci auguriamo però che sia corretta per il prossimo anno accademico 2016-2017».
MENO BORSISTI. Le borse di studio mancanti riguardano infatti l’anno accademico in corso, 2015-2016. Con il nuovo Isee, il 20 per cento dei soliti richiedenti in Cattolica sono stati esclusi: «Uno dei parametri dell’Isee di cui si è più discusso è quello riguardante il patrimonio immobiliare», spiega Rossi. «La mancata elargizione delle borse da un lato ha sfavorito ragazzi realmente bisognosi, dall’altro invece ha escluso dagli aventi diritto studenti che non avevano una reale situazione economica sfavorevole, ma che con i vecchi parametri Isee avevano sempre ottenuto agevolazioni. Da parte sua l’università, per contribuire a sanare la situazione e per aiutare una larga fetta di studenti, ha deciso di istituire un fondo privato, grazie anche a Educatt e all’Istituto Toniolo. Speriamo però per l’anno prossimo di non dover ricorrere di nuovo a questo strumento, visto che il diritto allo studio è pubblico». Questa borsa di studio speciale si chiama “Plus”, il bando per averne accesso è uscito il 17 febbraio e riguarda l’anno accademico in corso: «Verranno elargite 400 borse di studio, con cifre differenziate per gli studenti fuori sede e quelli residenti in città (tra l’una e l’altra ci sono mille euro di differenza)».
FONDI PRIVATI. Il punto di vista dell’ateneo milanese sulla vicenda è chiaro: «Avrebbe dovuto interessarsene la Regione, ma per fortuna ricorrendo ai fondi privati siamo riusciti a coprire la cifra». Si parla di più di un milione di euro che l’Università Cattolica metterà a disposizione degli studenti bisognosi e meritevoli: «Esaminare il libretto dello studente è fondamentale. Prima di tutto occorre essere in corso con il conseguimento degli esami, solo così si può partecipare al bando, dimostrando un impegno reale. Dei 40 mila studenti della Cattolica circa 2.900 ogni anno fanno richiesta di agevolazioni economiche, cioè l’8 per cento del totale. Di questa piccola percentuale ne mancava all’appello il 20 per cento, tagliato fuori dal nuovo Isee. Studenti che senza l’intervento diretto dell’università non avrebbero potuto studiare quest’anno».
Foto Ansa
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