
«Una chiesa copta sarà costruita in Arabia Saudita». Tawadros II avrebbe firmato lo storico accordo con Riyad
Il patriarca copto Tawadros II avrebbe firmato ieri un accordo con l’ambasciatore dell’Arabia Saudita al Cairo, Ahmed Kattan, per costruire una chiesa copta nel Regno. Sarebbe la prima chiesa ad essere costruita in Arabia Saudita. La notizia è stata annunciata dall’agenzia di stampa Mcn Direct, che cita una fonte vicina alla Chiesa copto-ortodossa egiziana. Secondo la fonte, Tawadros II è entusiasta per l’accordo raggiunto e ha ringraziato il re dell’Arabia Saudita Abdullah per i permessi.
CRISTIANI IN ARABIA SAUDITA. La notizia, se confermata, sarebbe storica dal momento che in Arabia Saudita vige una stretta osservanza del wahabismo, versione ultra-ortodossa dell’islam. Nonostante non sia permesso professare la fede cristiana in pubblico, in teoria le autorità saudite concedono ai 3/4 milioni di cristiani presenti nel paese, tutti immigrati, di professarla in privato. Di fatto, però, spesso le forze di polizia fanno irruzione nelle case dove si svolgono funzioni religiose cristiane per arrestare i fedeli.
«DISTRUGGERE TUTTE LE CHIESE». Solo a marzo 2012, la massima autorità della legge islamica in Arabia Saudita, il Gran Muftì Sheikh Abdul Aziz bin Abdullah, dichiarava: «Tutte le chiese all’interno della Penisola arabica devono essere distrutte». Secondo il Gran Muftì nella Penisola arabica deve esserci solo una religione, l’islam, e nessuna chiesa deve essere costruita.
RIYAD SI COMPRA IL CAIRO. L’Arabia Saudita ha cominciato ad appoggiare il governo dell’Egitto dopo il colpo di Stato militare del luglio 2013, quando è stato deposto il presidente dei Fratelli Musulmani Mohamed Morsi, sostenuto dal Qatar. Riyad ha già versato nelle casse egiziane cinque miliardi di dollari in forma di aiuti economici e a fine gennaio ne ha promessi altri quattro al generale egiziano e candidato presidente Al Sisi. A settembre Luxor, la città turistica più importante del paese, ha celebrato come forma di ringraziamento l’intitolazione della piazza principale della città al re saudita Abdullah. L’accordo tra Chiesa copta e Arabia Saudita potrebbe rafforzare ancora di più il legame tra i due paesi.
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