La legalizzazione della marijuana porta al Colorado 2 milioni di dollari in tasse. Ma quanto costa in ricoveri?

Di Emmanuele Michela
11 Marzo 2014
Questa la cifra che il fisco di Denver ha incassato nel primo mese di marijuana libera a scopo ricreativo. Ma l'esempio di Londra dimostra che alla lunga la cannabis costa caro non soltanto alla salute

Gli effetti della legalizzazione della marijuana si vedono in Colorado e, come si prevedeva, a gioire è soprattutto il fisco dello stato americano, che ieri ha ufficializzato che, nel primo mese di vendita libera della cannabis, ha incassato all’incirca 2 milioni di dollari in tasse. Non è una cifra astronomica per lo stato di Denver, se si pensa che il loro budget annuale è stimato attorno ai 20 miliardi tuttavia quei soldi rappresentano un guadagno inatteso, costruito sulla doppia tassazione che il Colorado impone agli affari “in erba”: il 12,9 per cento dell’introito viene raccolto con le tasse sulla vendita, cui s’aggiunge un altro 15 per cento destinato ad una accisa. Se poi a tutto ciò si sommano i diritti di licenza e le ulteriori tassazioni imposte all’industria della marijuana a scopi medici, il “tesoretto” che il Colorado ha accumulato lo scorso gennaio sale a 3,5 milioni di dollari.

CAMPAGNE ANTI-DROGA TRA I BAMBINI. Soldi che in epoca di crisi non possono che fare gola, e stimolano i sostenitori della legalizzazione a muoversi con vigore anche in altri Stati dell’Unione. La marijuana non fa male, si continua a dire, anzi fa bene pure alle casse dello Stato. Dalla sua, il governatore dello Stato di Denver, John Hickenlooper, ha già fatto sapere che con quei soldi proporrà nuove campagne per informare la gente sui rischi legati al consumo di cannabis, con messaggi e pubblicità rivolte ai bambini, o che invitino la gente a non mettersi alla guida dopo aver fumato. Perché la marijuana non farà male e fa girare l’economia, ma non fa neanche troppo bene ed è meglio mettersi a posto la coscienza. Ma le sue sono tutte precauzioni che risultano inutili, specie se si fa i conti con le esperienze di altri Paesi dove, in passato, si è liberalizzata in parte la coltivazione o la vendita della marijuana. Eloquente quanto sta accadendo, ad esempio, in Inghilterra, dove il consumo e la produzione di cannabis sono tollerati dal 2004, anno in cui è stato abolito l’arresto per chi coltiva erba in casa. Una scelta che, ancora oggi, qualcuno guarda con favore, e anzi chiede di darle maggiore vigore: un anno fa l’Institute for social and economic research chiedeva la completa legalizzazione e tassazione della sostanza, che avrebbe rifornito il fisco britannico con 250 milioni di euro annui.

I RICOVERI IN GRAN BRETAGNA. Non si faceva i conti però sui tanti danni che questa scelta ha portato in un decennio: la legge che consente un massimo di nove piantine a testa, ma gli abusi sono cresciuti tanto che, rivelava a febbraio un’indagine di Itv, la polizia sequestra ogni mese 656 coltivazioni in media, un numero cresciuto del 39 per cento negli ultimi 5 anni. Ciò che però più spaventa e ha portato molti a cambiare il proprio parere sulla legalizzazione (il dietrofront più famoso è stato quello del The Independent) sono i danni all’organismo umano, e i crescenti ricoveri da abuso: in 10 anni sono schizzati da 1600 a 22 mila. Tra i più colpiti, chiaramente, i giovani: in 3 anni sono cresciuti del 50 per cento i minorenni finiti in ospedale dopo aver fatto uso di marijuana. La British Lung Foundation, charity che si occupa di salute e dipendenze, nel 2012 ha pubblicato uno rapporto composto da 80 studi, puntando il dito contro la scarsa percezione che gli inglesi hanno dei danni provocati dal consumo di cannabis. Con costi per la sanità pubblica che vanificherebbero qualsiasi vantaggio economico che la legalizzazione potrebbe portare.

@LeleMichela

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9 commenti

  1. Fra

    Appunto si parla di minorenni gente che non dovrebbe consumarla….inutile puntare il dito contro la marjiuana….perché si potrebbe dire e per alcol?quanti morti o ricoveri ci sono?
    Mi fanno ridere queste notizie perché con la marjiuana al massimo si collassa non c’è bisogno di ospedali…ma ci si riprende tranquillamente a differenza che con alcol che si può andare in coma e morire per un uso eccessivo…

    1. Menelik

      Libero e Fra, mi sa che non c’avete capito un fico secco di quello che ho scritto.
      Siete proprio fuori strada, ma alla grande.
      Comunque va be’. Cambia niente.

  2. libero

    hahahaha menelik mi fai veramente ridere sicuro che l’anfetamina fa più male della cannabis? SE SI mi sa che dici solo un mucchi di balle Jamaica,Olanda,india,Marocco e persone famose come Obama,il papa si vede sono tutti dei falliti e rincoglioniti? sicuramente non e indispensabile e non fa PER NULLA bene a chi non viene prescritta a uso medico pero non venirmi a dire che i giovani minorenni non sfondano di alcol e muoiono per danni al fegato portano tumori come del resto il tabacco per i tumori (ripeto e documentato che per cannabis non e morto nessuno l’overdose avviene solo se fumi 639 gr in 15 minuti cosa impossibile).poi non diamo messaggi sbagliati una spinello non e come farsi una una sniffata oppure eroina,anfetamina e cocaina ecc. non diciamo stupidaggini e stata resa incostituzionale una legge che esprimeva il tuo stesso concetto quindi non dire stupidaggini.

    ci tengo a dire che io sconsiglio qualunque abuso o uso di qualsiasi droga come tabacco,alcol,cannabis.
    le droghe pesanti non vanno proprio considerate perche chi ne fa uso e solo uno stupido!

  3. luca

    sarà che non mi sono mai fatto veramente una canna ma non ho mai sentito si uno che si fa una canna e ci finisce in ospedale!

    1. Menelik

      Io, purtroppo, tantissimi anni fa, quando ero un giovanotto di belle speranze, ne ho fatte davvero un sacco di canne.
      E devo dire che l’intontimento che da quella roba lì, in tutte le sue varianti, verde, rosso, nero, resina o olio, ma neanche l’anfetamina lo dà.
      La cannabis rincitrullisce davvero, altri stupefacenti riconosciuti più potenti, in confronto stordiscono meno.
      Quelli lì, magari giravano per le strade semiprivi di conoscenza in mezzo al traffico, che ne sappiamo?
      Alcuni tipi di hascish li prendi pensando che sia roba che puoi gestire bene di testa, poi ti stravolgono facendoti restare seduto su una panchina in mezzo al freddo di una sera d’inverno per un’ora senza nemmeno accorgersi di niente, e quando l’effetto inizia a svanire, ti accorgi che stai tremando dal freddo.
      La gente sottovaluta questa cosa, ma alcuni tipi possono anche dare distorsioni visive e alterazioni uditive che non ti consentono di gestirti in mezzo alla gente.

      1. luca

        sai com’è, cmq esiste il libero arbitrio!
        cmq io fumo sigari, non so se è uguale ma alcune volte mi sento veramente stordito dopo uno grosso

        1. Menelik

          Per quel genere di cose non si dovrebbe nemmeno parlare di libero arbitrio, perché la cosa non si ferma a te che la usi, ma si allarga anche alle persone che ti gravitano intorno, con le conseguenze del tuo comportamento.
          Vai a parlare di libero arbitrio alla famiglia di un alcolizzato cronico o di un tossico, vedrai che ti rispondono!
          Quei comportamenti sono gravidi di conseguenze che ricadono sugli altri.
          E’ difficilissimo convivere con uno stravolto cronico, che sia legale o meno è solo un dettaglio.
          Quando sei via di testa, rendi difficile la vita a chi gli tocca starti intorno, per forza di cose.
          Tanta gente sembra non rendersi conto di questo, hanno un’idea “romantica” dello sballato, un’idea falsa.
          E che la droga la prendi da uno spacciatore, o spacci tu stesso per fartela o la comperi in farmacia, tu ti senti sempre un rottame, un fallito allo sbando.
          Perché quello è effettivamente ciò che sei.
          Ho avuto modo di odiare la cannabis, e temerla forse più di altre sostanze, perché fa funzionare il tuo cervello in modo confusionario, scoordinato, illogico.
          E’ decisamente dannosa la cannabis, specialmente nell’età evolutiva dell’adolescenza, perché ti ruba energie mentali che dovresti impegnare a cercare di costruire qualcosa.
          Hai mai notato la letargia mentale di un fumatore abituale?
          Poi si costruisce una “cultura” dello sballo, per fornire un alibi a te stesso e autoassolverti dal giudizio che hai di te stesso. Giudizio spietato, e lo sai bene dentro di te che quello schermo culturale è costruito sulle falsità.
          Il primo stadio per uscire dallo stato di degrado mentale cui ti ha impantanato la droga, è distruggere quella cortina culturale che ti fornisce un comodo alibi.
          Non c’è libero arbitrio lì, credimi.

          1. luca

            dici bene, allora cosa facciamo? torniamo al proibizionismo e vietiamo anche l’alcol?

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