Tutti avete visto la famosa copertina di Charlie Hebdo. Ma l’avete guardata sul serio?

Di Renato Farina
26 Gennaio 2015
Il mondo e i terroristi, secondo Luz, l'autore, volevano la bestemmia. Avrebbero respirato: tutto è come deve essere. Invece, scandalo, disordine: tutto è perdonato

charlie-hebdo-copertina-francia-islam-maomettoLa vignetta che fa da copertina al primo numero di Charlie Hebdo dopo la strage l’abbiamo vista mille volte, nessuno però l’ha guardata sul serio. Io so perché: è la dimostrazione chiara come il sole che l’essenza del cristianesimo è penetrata nelle coscienze e incide nei momenti supremi della vita anche di chi gli si oppone e lo irride. Questa però è ancora un’osservazione in odore di trionfalismo. Non mi interessa che il cristianesimo sia a tal punto osmotico da dar forma persino al post-cristianesimo. Conta che Cristo sia meravigliosamente vero. Colma il cuore. Ci fa stare davanti all’orrore vedendo oltre l’abisso quel grembo che non si può trasformare in concetto, ma che Dante ha contemplato nella Vergine Madre: «Nel ventre tuo si raccese l’amore, per lo cui caldo ne l’etterna pace, così è germinato questo fiore».

Osserviamo quella copertina con calma, senza pregiudizi. È come se fosse germinata da un dolore che non trova parole e alla fine si è riposato nelle lacrime e nella pace del perdono. Sono pazzo? Sono tendenzioso? Semmai avevo un pregiudizio negativo verso quella brigata nichilista. Ero pronto a compatire gli adoratori irridenti del Nulla che ride di loro. Per cui, al vederne l’anteprima, semplicemente ho pensato: boh, roba innocua. Non lo era. È scoppiato il finimondo. E non per le pagine interne – che fanno veramente schifo, specie dove si offende l’Eucarestia –, ma proprio per la prima pagina.

Intanto cominciamo a escludere quel che l’evidenza impone di escludere. Non è vero che la vignetta è moscia, rispetto alla enormità del delitto e della tragedia: è un’altra cosa. Ha cambiato piano, dimensione, galassia. Ma di certo non è blasfema, almeno nel senso che qualsiasi uomo sensato dà alla parola. Non distorce il cuore religioso degli uomini. È vero: raffigura il volto di Maometto in caricatura persino bonaria, e per l’islam non si deve disegnare nessuno, dunque il ritratto è un’offesa in sé, come gli affreschi in San Petronio a Bologna.

E che cos’è allora? «Ho disegnato un Maometto che piange, mi dispiace l’abbiamo ancora disegnato, ma il Maometto che abbiamo disegnato è un Maometto che piange prima di ogni altra cosa», ha detto Luz, l’autore. E ha spiegato: «Ho seguito un’idea». Aveva pensato di mettere nelle mani del Profeta il famoso cartello “Je suis Charlie”. Questo ha fatto ridere Luz. Poi ha pensato che pensando a quella strage si sarebbe commosso. Ed ecco la lacrima. «A quel punto ho aggiunto “Tout est pardonné”, tutto è perdonato. Ho pianto. Avevamo finalmente trovato la nostra prima pagina. Non quella che il mondo voleva, non quella che i terroristi volevano». Il mondo e i terroristi, secondo Luz, volevano la bestemmia. Avrebbero respirato: tutto è come deve essere. Invece, scandalo, disordine.

Il perdono non c’è nel Corano per gli infedeli. La morte nell’islam redime solo chi ha sparso il sangue altrui. Dire “tutto è perdonato” è una pugnalata al cuore dell’ideologia disumana che impugna il Corano. Ma è inaccettabile anche dalla cultura dominante in Europa per cui tutto annega nel presente: è la cultura dell’attimo e se nell’attimo ti ammazzano, crepa. Invece lì, in quella pagina, incombe qualcosa di più grande del male, per cui nemmeno l’assassinio di un amico è l’ultima parola sulla vita.

Qualcosa di imprevedibile accade. Maometto vede, si identifica con quel dolore e sangue. Piange. C’è un salto. C’è un’attesa. Tutto è perdonato. Non è la voce che viene da Charlie, non arriva dalla bocca o dalla testa del profeta. È una improvvisa fontana che buca la roccia. È qualche cosa che viene da oltre il dolore, emerge da un mistero. Va contro l’istinto, che a odio risponde con odio, a morte con la morte. Non c’entra con il buonismo, che edulcora il male. Non è uno sberleffo. È uno sberleffo allo sberleffo. È una carezza. E se non è del Nazareno, di chi è?

@RenatoFarina

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60 commenti

  1. jc

    Varrebbe la pena di essere musulmani solo per essere ancora in grado di scandalizzarsi sapendo che pseudoartisti di rara pochezza intellettuale e inaudita pochezza morale si guadagnano da vivere dissacrando con studiata cattiveria quello in cui diciamo di credere. Se avessero usato altrettanto sarcasmo, che so, sui matrimoni gay, molti avrebbero riso di nascosto, ma la pubblica opinione sarebbe insorta e la rivista costretta a interrompere la pubblicazione. L’avessero fatto con la Shoah altrettanto, e gli artisti processati. Con le nostre icone invece tutto si può fare. Ma Gesù pace a lui non aveva scacciato, e non certo con le buone maniere, i mercanti dal Tempio? Non sarà che oggi i veri ‘cristiani’ siano proprio quei cattivoni dei musulmani?

    1. Raider

      I vignettisti di Hebdo le pare che stessero in chiesa a prendre in giro Cristo, signor Jc? O non sono certi sacerdoti e vescovi che prendono in giro Crsto e la Chiesa tutta e che andrebbe cacciata via a pedate o stando ai metodi che le sembrano così efficaci e legittimi contro Chelaire Hebdo, a colpi di kalashnikov?
      E le chiese che gli islamici distruggono o impediscono che si costruiscano nel’Islamistani, le leggi che limitano la libertà di professare e figurarsi!, predicare il Cristianesimo e considerano reato l’apostasia dall’Islam, contro cui nessuno degli islamici senza kalashnikov reclama, che troveranno tribunali islamici anche qui, dato che si avviano a diventare la maggioranza indiscutibile anche da noi: perché, invece di maramaldeggiare contro gente uccisa nel tempio del lavoro che faceva, con tutto che non piaceva neppure a me, non si indigna o non si dispiace o non fa sarcasmo facile, Jc e tutti gli altri che fate i coraggiosi dalla parte di chi spara, non protestate contro l’islamismo montante? Cos’è? Paura? Ipocrisia? Almeno, sceglietevi scuse migliori per giustificare il vostro stato di subalternità, di dhimmitudine.

  2. Cisco

    Il problema e’ che anche Satana e’ osmoticamente cristiano, il che è tutto fuorché rassicurante. Se Luz ha voluto perdonare tanto di cappello, ma il settimanale satirico continua con le bestemmie… Con dolo e sapendo che il Corano non ammette il perdono degli infedeli…

    1. Raider

      Chiedo alla Redazioen di sbliccare il post che ho inviato. Grazie!

  3. noemi

    Non si deve mai offendere la religione e con questo nn ho detto che ciò che è accaduto sia giusto, questo no però potevano evitare di fare questi disegni offensivi

    1. yoyo

      Li hanno rifatti perché il loro laicismo gli impedisce di capire cosa sia successo per davvero.

      1. Raider

        Una volta di più, mi vedo costretto a ribadire il mio dissenso da chi sembra non cogliere la gravità dell’attacco e di una sconfitta per la libertà di tutti, non solo dei laicisti/ateisti alla Charlie Hebdo: solo ora vi accorgete delle vignette oscene e offensive che sono apparse contro il Cristianesimo sulla rivista parigina?
        Solo contro chi è stato crivellato di piombo vi accanite, con tanti farabutti che hanno fatto anche di peggio, Andrès Serrano che fotografa un negro che orina sul Crocifisso o Chris Ofili che fa una statua della Madonna in sterco d’elefante?
        E perché solo ora? Perché avete paura che la furia islamica possa reagire come è avvenuto?
        Forse che chi usa così male, chi degrada la libertà secondo la linea editoriale e ideologica di Charlie Hebdo, minaccia la nostra libertà o la nostra vita? NO!
        E che dire delle direttive Ue, così ossequiose verso l’Islam e l’immigrazione e così aggressive verso i cristani? Non sono assai peggio di Charlie Hebdo?
        E che dire di certi preti e vescovi e Sinodi che riducono a barzelletta il Cristianesimo?
        Solo se c’è da dirne quattro ai morti ammazzati, solo contro chi fa satira e fa pure schifo siete determinati, indignati, combattivi, eroici? Non vi rendete conto, amici, di essere la caricatura alla Charlie Hebdo dei cristiani che dite di essere, attenti a difendre la verità e la dignità della fede? E la libertà degli altri e quella di tutti, davvero vi sembra cristiano sbeffeggiarle così, dissacrarle così, vorrei dire, più di quanto abbiano mai fatto a Charlie Hebdo?
        Possibile che non vi rendiate conto che oggi tocca a chi – che cosa orribile!, eh? – fa lacrimare Maometto che, perdonato, perdona le offese ricevute: e domani, non vi perdonerà di ritenere Maometto, come qualunque non islamico è nel diritto di pensare, un ciarlatano?
        Io, in faccia e alla faccia di tutti gli islamici che si offendono contro tutti quelli che non professano la loro “religione naturale dellì’umanità”, non dirò mai, neppure per scherzo, “Je suis Charlie Hebdo”: ma dopo quello che è successo, in modo assolutamente serio, griderò:
        W CHARLIE HEBDO!

  4. umile michele cosenza

    Meraviglioso Renato. GRAZIE! Mi aveva colpito quella frase ma nn la avevo messa a fuoco!
    umile michele cosenza

  5. roberto

    Ma tu l’hai guardata davvero bene quella copertina? Prova a rovesciare l’immagine il turbante e il naso cosa disegnano? Già proprio lui quello che alle donne…bè diciamo che non gli dispiace anche se loro ne sono sprovviste

  6. leo aletti

    E’ insito nel cuore di ogni uomo, chi non piange non può essere consolato. Ma Lui ti consola sempre.

  7. Yusuf

    Dal sito delle suore missionarie comboniane :

    http://www.comboniane.org/dettaglio.aspx?ida=41&d=1167

    Perdono e Islam

    L’universo Islamico, è permeato da un’atmosfera di sottomissione a Dio (che è il significato stesso della parola Islam) e alla sua volontà. Tale sottomissione, interiore attraverso un atto di fede, ed esteriorizzato attraverso l’osservanza dei comandi divini, guida alla vera pace (salam).

    Ed è una pace che, come l’ebraico Shalom, abbraccia tutti gli aspetti della vita. La chiamata alla preghiera islamica include la chiamata al successo (falah), che può essere materiale e spirituale.
    L’ideale Islamico è perció avvicinarsi sempre di piú a Dio che significa osservare i suoi comandamenti e anche sottoporsi ad azioni di pentimento. Un detto del Profeta (hadith) sul buon operato (Ihsan) dichiara:
    “Adora e servi Dio, come se tu lo vedessi, o, anche se tu non lo vedessi, Lui ti vede”. Il peccato pone una distanza tra se stessi e Dio. E’ un atto di disobbedienza verso il volere di Dio che porta l’uomo ad allontanarsi dal cammino giusto tracciato per lui dal Signore. Allo stesso tempo il peccato è, in se stesso, un disordine, mancanza di rispetto per la legge che Dio ha posto nelle sue creature, cosicchè il peccato non è tanto una offesa contro Dio, quanto un qualcosa di sbagliato contro se stessi.

    L’umanità è incline al peccato. L’arabo parla di ‘insan nasi’ (uomo che dimentica), l’essere umano per sua natura dimentica. Egli dimentica la legge di Dio; si ribella al suo Creatore. Perció Adamo ed Eva disobbedirono a Dio, conseguentemente si ritrovarono fuori del giardino nel quale Dio li aveva collocati.
    “Andatevene ad odiarvi l’un altro come nemici”(Q.2.36). La storia di Adamo non finisce qui. Il Corano contiua: “Adamo ha ricevuto parole di perdono da Dio, Lui che perdona, il Misericordioso” (Q.2.37).

    La divina Misericordia è un tema frequente nel Corano: Ogni sura (versetto) comincia con l’invocazione: “Nel nome di Dio, il Misericordioso, il Compassionevole”.
    I due termini: misericordioso e compassionevole, tradotti dall’arabo provengono dalla stessa radice: RHM (rahm). Potrebbe dunque dirsi che Dio è, in se stesso, misericordioso e che Egli dimostra di essere misericordioso attraverso le sue azioni.
    Un verso del Corano dice: “Invoca Dio, Alla, o invoca Al Rahman( il Misericordioso). Comunque tu lo invochi, a Lui appartengono meravigliosi nomi” (Q. 17.110).

    Per l’Islam, Dio è misericordioso, Egli è misericordia, proprio come per i Cristiani Dio è amore. Misericordia è, in un senso assoluto, un obbligo divino: “Egli ha prescritto per se stesso, misericordia” (Q. 6.12). In che modo la divina misericordia è all’opera? Essa deve riconciliarsi con la giustizia. Dio è misericordioso con quelli che si pentono dei propri peccati, ma egli non è propenso verso coloro che non ritornano a Lui, quelli che non credono, quelli che rimangono nella loro incredulità (kufr- ingratitudine verso il Creatore).

    E’ ampiamente noto che nell’ Islam, ogni persona è responsabile di se stessa: “Nessuna anima sarà bruciata con il fuoco di un’altra”. E’ un principio ripetuto diverse volte nel Corano (cf.6,16). Noè desiderò intercedere per suo figlio che non volle entrare nell’Arca, insistette perchè potesse salvarlo dal diluvio, ma Dio proibì simile preghiera (cf. Q. 11.25-48, specialmente v.45 – 46).
    Poichè ciascuno ha la responsabilità per se stesso/stessa, come si realizza il ritorno a Dio per ottenere la sua misericordia?
    In primo luogo, il fedele musulmano può trovare il perdono di Dio con l’osservanza dei 5 principi fondamentali (pilastri) della religione islamica: attraverso la Shahadah, professione di fede, i musulmani esprimono il desiderio di servire Dio solo. Il rituale di preghiera (Salat), include abluzioni: gesto simbolico per esprimere il bisogno di purificazione. Il pagamento alla comunità di una “tassa” (zakat) dice il desiderio di fare uso dei beni materiali secondo la volontà di Dio. Il digiuno (Sawm) durante il Ramadan, intrapreso in obbedienza a Dio, accompagnato dalla preghiera, apre l’anima e il cuore al perdono divino. Durante il pellegrinaggio (Hajj), i pellegrini sono gli ospiti di Dio. Se essi lo invocano Egli risponde. Se essi chiedono perdono, questo sarà garantito. In particolare, lo stare in piedi sul Monte Arafat, in silenziosa preghiera, è giá considerata richiesta di perdono.

    Ciascuno chiede perdono a Dio per i propri peccati. Ma il peccato ha anche una dimensione sociale, rovina le relazioni sociali. Un reale pentimento include perció l’obbligo di riparare il male fatto, per ristabilire l’ordine perduto. Riguardo a ció l’Islam pone enfasi sulla giustizia, proponendo la legge dell’equitá. La legge islamica sviluppa in dettagli gli obblighi di compensazione per i danni subiti; il Corano, mentre ammette l’adempimento di tali leggi, incoraggia la misericordia.
    “Noi prevediamo per loro: vita per vita, occhio per occhio, orecchio per orecchio, dente per dente, e per le ferite, la legge della equitá. Ma, chiunque persegue l’equitá per via della caritá, quella sará per lui una espiazione” (Q.5.45).

    Nella relazione tra gli esseri umani e Dio, l’enfasi é sulla misericoridia, mentre nella misericordia tra gli umani, l’enfasi é posta sulla giustizia. Nonostante ció, il Corano come noi abbiamo visto, mentre richiede giustizia, invita colui che é stato offeso, al perdono.

    1. Raider

      I predicozzi svalvolalti a base di prelievi dal contesto del Corano e dalla storia dell’islam, specie nelle sue relazioni con i non islamici, con il perdono consistente nella dhimmitudine a prezzo variabile rimesso a califfi, sultani, emiri e sceicchi, il solito islamico che si mette a citare le suore, i preti, gli arcivescovi e il Ciorano che fa al caso suo, li vada a spacciare ai suoi amici complottisti, moralmente venduti alla dhimmitudine cui ci stanno avviando. Proprio la disonestà di questo modo di procedere, per cui si lavora di riporto copincollando cose di buon senso che non danno in alcun modo il senso della differenza fra la “religione naturale dell’umanità” e tutte le altre e il resto dell’umanità, sottomesso tutte le volte che gli islamici hanno potuto farlo, permette di comprendere in che conto tenere queste ipocriti salamelecchi salmodiati in direzione de La Mecca.

  8. Iskandar

    Tutti i credenti, cristiani, ebrei e musulmani, dovrebbero opporsi alla deriva etica e morale che sta imboccando l’Occidente, difendendo i valori in cui credono invece che scontrarsi l’uno con l’altro. Chi pubblica queste “vignette” ha raggiunto il suo scopo: provocare l’ira di qualche terrorista così da incrimanare tutti i musulmani. Questa è la prima parte del loro piano: sottomettere l’Islam come già fatto con le chiese luterane e come si cerca di fare con la chiesa Cattolica per eliminare l’opposizione ai loro disegni ideologici (liberalizzazione dell’aborto, e dei costumi sessuali, distruzione della famiglia tradizionale, indottrinamento dei ragazzi da parte dello stato). Siccome i più restii a sottomettersi a questa agenda contraria ai loro valori sono i musulmani hanno cominciato ad essere attaccati frontalmente e provocati (vedi femen) per rovinarne l’immagine in Europa. Si pubblicano libri come “Sottomissione” che dipingono scenari foschi ma inverosimili per suscitare ostilità verso i musulmani come se fossero parte di un esercito e non un insieme variegato di uomini e donne ognuno con i propri pregi e difetti. I musulmani per integrarsi devono forse accettare che il loro profeta sia umiliato in modo così osceno? Hanno il diritto di far sentire la loro voce in modo certamente pacifo e legale ma fermo e di condanna. Hanno il diritto a che la loro fede sia rispettata se rispettano a sua volte la legge.
    I cristiani già si sono “integrati” visto che non reagiscono alle blasfeme dissacrazioni quotidiane di Dio e del messia Gesù! Piegato “l’osso più duro” sarà più facile per loro imporre i loro programmi. Lo stesso fanno con il Cristianesimo: piegano le chiese ai loro scopi. Chi si sottomette è lasciato in pace gli altri perseguitati. Quindi se volete marciare con Charlie Hebdo almeno sappiate dove finiremo!

    1. Mangiafuoco

      Parlando di valori comuni, sicuramente i cristiani non ne possono aver molti con chi ammazza in nome di Dio, specie se si tratta di qualche stupida vignetta.
      Ma forse tu, vivendo sul pianeta lontano di cui porti il nome, lo credi davvero che i cristiani possano fare causa comune con i tagliagole…

      1. Passatopercaso

        Se qualcuno offende mia mamma deve aspettarsi un pugno!!!

        1. Mangiafuoco

          Passando per caso hai dimostrato di essere abbastanza in malafede da non voler capire neanche la differenza tra un pugno metaforico e una sventagliata di mitra vera.
          Speriamo che tu la capisca da solo prima che te la facciano capire.

    2. Raider

      Lei, invece, Iskander, marcia con gli islamici che, su barconi, aerei, autotreni, traghetti e navi da crociera devono venire a stabilirsi da noi e trasformare l’Europa in quello che non le piace, un libro come “Submission”, di Houellebecq.
      Lo sa dove finiremo, andando avanti così e lei che gli sta dappresso perché ce l’ha anche lei con dodici vignette’ Il problema, per lei, sono 12 vignette e un libro, non una trentina di milioni di islamici, che fino a siolo dieci anni fa erano qualche decina di milioni di meno: tutta questa gente e altra ancora che ne arriverà è, invece, una bella favola, per lei. Se vuole, posso dirle anche chi l’ha scritta, assieme al “destino manifesto” di quegli U.S.A. che non le piacciono in cui vogliono a tutti i costi e a tempi di record – e di marcia – trasformare l’Europa intera.

  9. marco53

    Le radici cristiane degli europei , son talmente radici che saltano fuori anche in chi le combatte e le dileggia offensivamente, come C. Hebdo: chissà se se ne è accorto anche qualcuno di loro?

  10. Diego

    Possibile che nessun occidentale si sia accorto della rappresentazione fallocefala di Maometto?!?

    1. ftax

      Ma non pensi proprio a nient’altro…

  11. Celso

    …o nei riti pagani dei fenici e dei Celti dove si offrivano pure sistematicamente sacrifici umani…

    Giulio Cesare, nel De Bello Gallico (libro VI) parla dei sacrifici umani in uso presso le popolazioni galliche, cioè celtiche. Ne parla con un cero distacco, alla sua maniera, ma il suo scopo è proprio quello di mettere in risalto la differenza tra la civiltà romana che considerava certe usanze abominevoli, e la barbarie dei galli. Il tutto prima di Cristo.

    1. yoyo

      Gli schiavi, Cesare imperante, venivano crocefissi nelle arene, o costretti a combattere fino alla morte per il ludibrio di colti e popolo, con tanto di libagioni inaugurali agli dei civici. Augusto fece sacrificare per vendetta 40 senatori anticesariani dopo l assedio di Perugia (40 a.C).

      1. Celso

        In tutti i casi non erano sacrifici umani. Nel senso che i Romani non credevano che i loro dei desiderassero offerte di tal genere. Condanne a morte eseguite in modo crudele sono state ampiamente comminate in tutta l’Europa cristiana e non. Solo con l’Illuminismo (v. Beccaria) sì è superata questa visione sanguinaria, almeno a livello di principi giuridici. Nella realtà torture e pene inflitte crudelmente sono continuate abbondantemente e continuano tuttora, specie in scenari di guerra.

        1. Mangiafuoco

          Che una civiltà in cui scannare tra loro un po’ di schiavi (mica operatori di call center!) sia sicuramente da porre su un gradino superiore rispetto a quella che fa i sacrifici umani è solo il tipico ragionamento ad minchiam di chi ritiene che una civiltà sia tale solo nella misura in cui professa un certo grado d’ateismo.
          Una prece.

        2. ochalan

          Nel caso di Perugia di sacrificio umano rituale ai mani di Cesare si trattava. Certo, da un derto punto di vista fu un unicum, ma non sappiamo ancora oggi in cosa consistessero i Misteri Eleusini in Grecia o altri riti orgiastici vietati dal Senato. E quanto al carattere di sacrificio (alla collettività, al divertimento collettivo) dei poveracci che si ritrovavano a fare i gladiatori, si viaggiava sempre sulla ambiguità. Non tirare in ballo l Illuminismo, che mandava soldati a massacrare gesuiti ed indigeni in America e che sacrifico decine di francesi alla dea Ragione e a sua sorella Ghigliottina, terrore dei tiranni.

    2. Raider

      Le rinascenti mitologie pre-romane, che si oppongono anche alla violenza imperialista – vogliamo chiamarla così? – romana, considerano del tutto legittimi anche i sacrifici umani, riproposti recentemente in sceneggiati di ambientazione vichinga: in fondo, c’era altruismo, in questo farsi uccidere per la collettività in un riti propiziatori. Quindi, anche sul concetto del paganesimo ‘buono’ c’è di che accapigliarsi metaforicamente, per vantare conquiste civili ante- e anti-cristiane.
      Il significato del Sacrificio del Figlio di Dio sembra sfuggire del tutto a coloro che sono intervenuti qui per rivendicare il copyright della pietas alle culture non cristiane: noi cirstiani nin siamo così ingrati da non riconoscere quello che di buono c’era nel mondo classico: ma nemeno l’obbligo della gratitudine verso coloro che considero, come italiano, i nostri Padri, nella visione dell’eredità classico-giudeo-cristiana – perché, storicamente, così è stato: e volere fare a pezzi quell’unità, come ha fatto l’Ue recidendo quelle radici, purgando il passato, depurandolo per farne in goni senso il Preambolo a un luminoso avveniore costituzionalmente corretto, è foriero di mistificazioni di ogni genere – può esimere dal riconoscerne i limiti.
      Rifare qui studi che hanno sviscerato questioni così complesse sarebbe lungo: e nulla c’è di incontestabile,se non si accettano le leziio nid ella storia, piuttosto che dargliene, per adattarla ai propri scopi polemici. Ma incontestabile, anche per chi non crede, è tutta una serie di fatti: che le sorridenti, serafiche civiltà orientali erano pervase di crudeltà e diedero una veste sacrale a un ordine castale in cui non c’era né persona né diritto. Il mondo greco-romano era solo la premessa di quel sistema di leggi che è stato elaborato successivamente: e nulla dice che lo avrebbe fatto da solo, per sollecitazioni spontanee, per dinamismo interno verso il progresso materiale e civico, laddove la schiavitù soddisfaceva il sistema che si fondava su di essa per garantire la libertà ai soli cives.
      Detto questo, non è neppure il caso di soffermarsi sul carattere unico e rivoluzionario di una religione, quella cristiana, in cui non vi sono dèi cui sacrificare, ma in cui la Vittima è Dio stesso: e con cui l’idea di sacrificare vite umane o di animali per saziare di sangue i numi della famiglia, della nazione, della patria, dell’imperatore è abolita per sempre.
      Poi, ha pensato Maometto a ripristinare il sacrificio abramitico. E sarà o non sarà per questo, ma è un fatto che le simpatie neo-pagane, ma anche ultra-moderniste, vanno a questa religione. Nella polemica e nella guerra perpetua di atei, agnostici e pagani, che il bersaglio sia solo il Cristianesimo è un omaggio alla sua unicità.

    3. yoyo

      Anche Cesare imperante si massacravano schiavi e gladiatori nei circhi, previa libagione agli dei civici. Augusto fece sacrificare alcuni senatori anticesariani dopo l assedio di Perugia (40 a.C.).

      1. ochalan

        Scusami, il copyright è mio!

  12. il maccabeo

    ha ragione da vendere poi l’articolista. Di fatto anche gli atei occidentali non riescono a prescindere da una cultura cristiana neppure nel loro ateismo, che è sempre relativo al Dio cristiano, alla Chiesa cattolica e ai suoi dogmi e comandamenti e mai a quello musulmano, confucuano o mazdeista…

    1. PassatoPerCaso

      Perchè, Dio non è unico?
      O ce n’è uno per ogni religione?
      Un Dio Cristiano,uno Mussulmano,unoConfuciano,uno Mazdeo….Che se è così io adoro Venere!!!Ma anche Dioniso non è male(A proposito, lo sapete che fu crocefisso prima di Cristo)!!!

      1. ochalan

        Dioniso? Cosa hai bevuto! Dioniso/Bacco è il dio del vino godereccio, non solo non muore, ma non muore proprio in croce, che è uno strumento di morte cartaginese passato ai romani. I greci non la conoscevano. Quanto alla molteplicità degli dei, essa esiste per il peccato del uomo. Perché l unico vero Dio è quello rivelatosi con il patto ad Abramo, l alleanza del Sinai e la Pasqua di Cristo.

      2. tiglat

        Dioniso crocifisso? Meglio se ripassi la mitologia greca.

      3. yoyo

        Dio è unico.

      4. yoyo

        Dioniso non è mai stato crocifisso.

  13. il maccabeo

    “…La pace, il perdono e la compassione erano già presenti nella storia umana almeno MILLE anni prima che nascesse Gesu, in particolare nelle culture orientali…”
    ma dove? In Oriente? magari ai tempi di Gengis Kahn, o nel giappone medievale dei samurai , o in Masutatsu Oyama che uccise in duello per la prima volta a tredici anni? O nell’India, dove per millenni le vedove erano bruciate vive sul rogo del corpo del marito per onorare la dea Sati? O Nel buddismo tantrico tibetano dove, come anche nel Buddismo vietnamita si operano ancora sacrifici umani tra i bravi monaci di arancio vestiti?
    O forse la compassione era esercitata prima di Gesù nell’antichità romana e greca degli schiavi, dei bimbi malati gettati dalla rupe tarpea o dal campidoglio o nei riti pagani dei fenici e dei Celti dove si offrivano pure sistematicamente sacrifici umani, da Cartagine fino a Newgrange?
    Tutte cose abolite chiaramente in occidente solo coll’avvento del cristianesimo, ma ancora ben esistenti sia in Oriente, nell´’Africa e nei caraibi dediti ancora a Vodoo, Santeria, Umbanda. Per non parlare degli schiavi moderni che lavorano per l’occidente nelle fabbriche cinesi e di tre qarti dell’Asia ecc….
    Ma mi faccia il piacere.

  14. ochalan

    Ha ragione l articolista. Il disegno è involontariamente cristiano. Il laicismo della rivista non sarebbe in grado da solo di concepire un messaggio di così profonda spiritualità del perdono senza le radici cristiane che riemergono inconsciamente.

    1. sganarello

      ottima letteratura, ottima filosofia, ottimo teatro, ottima produzione di manufatti artistici e architettonici, e giusta attitudine alla ricerca scientifica. Questi pagani prima di Gesù erano pigri!

      1. EquesFidus

        Peccato che i Romani, per esempio, non inventarono praticamente niente, tanto che vi fu una sostanziale stagnazione tecnologica per almeno 4-5 secoli, ed anche dal punto di vista artistico e filosofico importarono moltissimo dai Greci. La scienza nasce sostanzialmente con la scolastica, quindi nel Medioevo, da una concezione di conoscibilità empirica ben diversa da quella pagana; certo che per andare contro ai cristiani ne provate di tutte, vero?

      2. ochalan

        Sganarello, qui nessuno nega i meriti del età classica, che noi cristiani amiamo molto perché è il contesto inccui è avvenuta l Incarnazione. Anche il Cristianesimo ha però i suoi. Parola di rav. Laras, se vuoi un parere oggettivo.

  15. Paolo Venisi

    — “E se non è del Nazareno, di chi è?”

    Del vignettista francese e della laicità.
    La pace, il perdono e la compassione erano già presenti nella storia umana almeno MILLE anni prima che nascesse Gesu, in particolare nelle culture orientali.

    E infatti si pensa che sia lì che Gesu abbia formato le basi della sua predicazione.

    — “E non per le pagine interne – che fanno veramente schifo, specie dove si offende l’Eucarestia”

    ma il cristianesimo non era penetrato “nelle coscienze e incide nei momenti supremi della vita anche di chi gli si oppone”?

    1. angelo

      PAOLO VELISI, sei ridicolo. PACE, COMPASSIONE prima del cristianesimo? dove li hai trovati? dove sparisce CRISTO riemerge l’inferno . vedi i binari morti dei lager. e leggiti rene girard. gnurant.

      1. Su Connottu

        Angelo lascialo perdere, non ne vale davvero la candela.

        1. sganarello

          Ha fatto tutto Gesù Cristo. I pagani non avevano inventato proprio nulla?

        2. CapitatoPerCaso

          I Lagher sono sorti in piena civiltà cristiana, con le benedizioni della Chiesa alle truppe di Hitler (Basta cercare su internet, ci son le foto!
          Che Pace e Perdono siano predicati per la prima volta sulla terra dal Buddha è un dato di fatto, di nuovo vi invito a informarvi, basta Wikipedia.
          Che la cosa sia ignorata dagli accademici è un falso, vedete ‘il Buddhismo’ di Filippani Ronconi, che spiega anche come e perchè si diffuse rapidamente il Cristianesimo nell’ antico egitto.
          Ma perdo tempo, vi interessa SEPERE queste cose o preferite CREDERE?

          1. Su Connottu

            perdi tempo perché ti dovresti occupare dell’unica cosa, tra quelle in cui credi alla cieca, che capisci: l’oroscopo

      2. eliseo

        Angelo il troll. Guarda, passavo qui per caso e mi verrebbe da chiederti se ti rendi conto che scrivere cagate del genere nuoce alla tua stessa (miserabile) causa. Ma non lo faccio per non perdere tempo…..ormai cl ha la fama che merita , no ?

        1. eliseo

          Ps per la redazione : quanto va avanti questo giochetto di far insultare chi non la pensa come voi ?

          1. EquesFidus

            Se è per questo, io continuo a chiedermi come mai facciano pubblicare i commenti di nickname multipli come Filomena o Venisi/Shiva, troll dichiaratamente ostili e prepotenti sia contro la Chiesa sia contro questo giornale.

    2. EquesFidus

      “La pace, il perdono e la compassione erano già presenti nella storia umana almeno MILLE anni prima che nascesse Gesu, in particolare nelle culture orientali.
      E infatti si pensa che sia lì che Gesu abbia formato le basi della sua predicazione.”

      Non dire bestialità, per piacere; la favola del Cristo che sarebbe stato formato dai monaci buddhisti o che sia un mito basato sul Buddha non ha alcuna prova storica, anzi è stata avanzata dalla Murdoch (colei che si fa chiamare Acharya S.) soltanto su base complottista ed in aperta polemica col cristianesimo, senza nessun fondamento e, anzi, viene ignorata dal mondo accademico. Questa è la verità. Tra l’altro, il perdono e la pace (secondo Dio, non secondo gli uomini) casomai nascono all’interno dell’Ebraismo e da lì vengono completati dal Cristo (per esempio coi famosi “avete inteso che… ma io vi dico…), non certo nelle religioni orientali che danno ad essi un significato totalmente diverso rispetto a quello cristiano. Ma, d’altro canto, è perfettamente vano risponderti.

      1. Paolo Venisi

        Ahahahah… perchè invece che la Madonna abbia partorito vergine abbiamo prove vero?

        Che l’ostia diventa carne invisibile abbiamo prove vero??

        Mamma mia quanto sei ridicolo!

        — I concetti di compassione e perdono non solo erano già predicati in larghissima misura dal buddhismo e da tutte le sue correnti, ma anche da altre civiltà al di fuori della religione.

        Il mondo E’ GRANDE e il fatto che concepisci la storia del mondo imperniata tutta intorno a casa tua è un altra evidente prova che il cristiensimo ha le maniere di una setta!!

        Studia e impara (da fonti INDIPENDENTI) la storia degli altri popoli e cosa è successo nel mondo prima durante e dopo Mosè!

        Eques il cristiensimo è criticabile a 360 gradi devi fartene una ragione, devi imparare ad accettare le critiche e sopratutto la verità dei fatti.

        Se una tesi contraddice un aspetto del cristinesimo devi poterla analizzare senza pregiudizi.

        Purtroppo sei su un binario morto.

        1. Mangiafuoco

          “Che l’ostia diventa carne invisibile abbiamo prove vero?”
          Beh, veramente sì, e neanche poche!
          Basterebbe informarsi e, se non ci si fida, andare a constatare “di persona personalmente”, invece di starsene sul binario morto a fare la figura del somaro.

        2. EquesFidus

          Ha parlato il bue che da del cornuto all’asino… Troll vigliacco.

          “Ahahahah… perchè invece che la Madonna abbia partorito vergine abbiamo prove vero?”

          Sì, ce ne sono. Inoltre, non vedo perché questo dovrebbe autorizzare la Murdoch e i suoi epitomi a spararla grossa.

          “Che l’ostia diventa carne invisibile abbiamo prove vero??”

          Sì: vedasi le ostie incorrotte del miracolo di Siena, o i vari miracoli eucaristici. Inoltre, io mi fido della parola del Cristo.

          “Il mondo E’ GRANDE e il fatto che concepisci la storia del mondo imperniata tutta intorno a casa tua è un altra evidente prova che il cristiensimo ha le maniere di una setta!!”

          Setta sarà la tua, io non ho detto che considero la storia del mondo esclusivamente un fattore occidentale, o che abbia avuto inizio con l’avvento del Cristo, solo che i concetti di compassione, di amore, di pace e di perdono sono presenti in altra forma, radicalmente diversa ed almeno parzialmente incompatibile, nelle religioni orientali; non è che mi confondi con un islamico, che tanto ti spaventano?

          “Studia e impara (da fonti INDIPENDENTI) la storia degli altri popoli e cosa è successo nel mondo prima durante e dopo Mosè!”

          Io ho studiato, tu evidentemente no, neanche un po’. Inoltre, per quale oscuro motivo dovrei studiare su “fonti indipendenti”, quando su questo argomento (come su tutti gli altri) non ne esistono? Sta di fatto che è proprio la “storia dei popoli” a dimostrare che a) senza il cristianesimo non esisterebbe la scienza b) le religioni orientali presentano una soteriologia ed un approccio alla realtà radicalmente diverso rispetto al cristianesimo. Questi sono i fatti; il resto sono deliri da quattro soldi ripresi da un troll che odia la Chiesa sul web.

          “Eques il cristiensimo è criticabile a 360 gradi devi fartene una ragione, devi imparare ad accettare le critiche e sopratutto la verità dei fatti.”

          Tu intanto impara l’educazione e la grammatica, io non accetto critiche da chi fa il gradasso ed il maleducato su Internet, pretendendo di essere intoccabile.

          “Se una tesi contraddice un aspetto del cristinesimo devi poterla analizzare senza pregiudizi.”

          Peccato che spesso si tratti di balle, e che tu stesso scarti a priori tutto ciò che, invece, sostiene il cristianesimo. Vedasi il fatto che consideri attendibili le invenzioni della Murdoch, pur di accreditare le religioni orientali e contrastare il cristianesimo.

          “Purtroppo sei su un binario morto.”

          Come quella massa organica putrescente che hai tra le orecchie?

          1. PassatoPerCaso

            Ti sei chiuso nelle tue idee vero?
            Se qualcuno ti facesse una vignetta su come Gesù fu concepito da Dio attraverso lo Spirito Santo ti offenderesti e lo ammazzeresti vero?
            Sei arrivato ad uno stato identico ad un Mussulmano radicale, proprio eguale,
            Vedi che effetto fanno le fedi?

          2. EquesFidus

            Quanto vi pagano per scrivere queste cose? Ma come osi dire che sono uguale ad un musulmano radicale, quando al più potrei spiccare (e lo farei) una denuncia per vilipendio alla religione nel caso da te citato? Ma poi, cosa c’entra questo con il mio discorso? Ma sapete leggere oppure dovete trascinare tutto nel trolling più becero?

          3. Quelo

            “Ma sapete leggere oppure dovete trascinare tutto nel trolling più becero?”
            La seconda che hai detto.

          4. Paolo Venisi

            Ma Eques non esistono prove delle ostie, quelle si chiamano leggende!!
            A quanta carne (del povero Gesu) corrisponde un ostia?

            Una prima analisi potrebbe essere un esame del sangue prima e dopo aver mangiato una decina di ostie e vedere se si è alzato il colesterolo…

            Sono solo leggende, cosi come quella secondo cui la Madonna ha partorito vergine (che è una contraddizione in termini, oltre che del tutto inutile)!!

            E se tu dici di fidarti della parola di Gesu sbagli al frease: ti fidi di coloro che hanno detto quello che Gesu AVREBBE detto… e se poi decidi di fidarti è una cosa tua personale… che non prova un bel niente!!

            La scienza non è nata in un momento particolare, la geometria è formalmente nata in Grecia, poi c’è Galileo che di sicuro non è stato aiutato dal cristianesimo….!!
            E poi ovviamente c’è il mondo arabo che ha inventato i numeri.. ecc….

            Eques.. ma non dovevi farti visitare da un medico? Ti ricordi? Ti avevo consigliato un BRAVO medico… coraggio ce la puoi fare!

          5. EquesFidus

            Io mi ricordo che ti avevo mandato a quel paese, e ti ci rimando anche adesso. Vigliacco!

          6. EquesFidus

            Detto questo, ritengo inutile continuare a ribattere su questi argomenti al troll Shiva101/Paolo Venisi: risposte sugli argomenti che, offensivamente e violentemente, continua a tirare fuori ogni volta le ho già sviscerate in miei post precedenti.

  16. Ale

    È come voler parlare con un sordo-muto. I musulmani non porgono l’altra guancia ed insistere con le caricature è buttar benzina sul fuoco ostinandosi a pensare che il fuoco si domi da solo.

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