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A ogni mia domanda Bill Galston pare divertirsi a smontare pregiudizi o conclusioni troppo affrettate. «Chi vincerà? Non lo so. Mancano sette mesi al voto, un’eternità! E sarà un tipo di elezione», aggiunge quasi nascosto tra le risme di documenti accatastati ovunque, «che io non ho mai vissuto, che mio padre non ha mai vissuto e forse neppure mio nonno». L’ultima volta che un presidente degli Stati Uniti è stato sfidato dal suo predecessore fu nel 1892. «Ecco, potrebbe essere un vantaggio per il presidente in carica, perché l’elezione non sarà un referendum su di lui, come al solito, ma una scelta alla pari».
«Pagate e non avrete problemi»
William "Bill" Galston
Un nuovo referendum su Donald Trump dunque? Inutile provare a strappargli previsioni. Lucidità e cautela paiono inversamente proporzionali al disordine dell’ufficio di questo ex clintoniano, oggi opinionista del Wall Street Journal. Ne ha viste troppe per improvvisarsi indovino o azzardare pronostici. «L’ho ribadito a...
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