
Nel centro di Tel Aviv una grande tavola attende gli ostaggi. Il posto di Kfir e Ariel Bibas

Tel Aviv. Questa mattina l’annuncio della tregua prolungata di un giorno e del rilascio di altre otto donne ostaggio di Hamas. Poco dopo, un nuovo attacco a Gerusalemme, all’ingresso della città. Tre morti tra i civili israeliani. Una è una ragazza di sedici anni. A sparare due terroristi uccisi dalla polizia.
Qui siamo nel centro allestito dalle famiglie degli ostaggi nel cuore di Tel Aviv. Gli occhi sono tutti su questa tavola, dove c’è un posto per ogni ostaggio. E questo è il posto preparato per i due bimbi più piccoli, prigionieri di Hamas, i fratellini Kfir Bibas, dieci mesi e Ariel, 4 anni. Ecco i loro giochi: ma da ieri sera questa immagine gela il cuore di Israele. Mentre i parenti dei due bambini erano a colloquio con il ministro israeliano che presiede il gabinetto di guerra, Benny Gantz, Hamas ha diffuso la notizia che i due bambini e la madre Shir sono morti e, dice Hamas, sono stati uccisi in un bombardamento. Gantz dichiara di non sapere se la notizia sia vera o no: «È stato un incontro molto molto doloroso», ha detto, «la notizia non verificata è arrivata proprio mentre avevamo iniziato a parlare: questa è la guerra psicologica di Hamas».
La gente di Tel Aviv si è radunata qui da ieri sera attendendo notizie. Finora sono 70 gli ostaggi liberati. Rilasciati con il contagocce dai terroristi, quasi tutti sono una parte delle famiglie prigioniere a Gaza: vengono rilasciati i figli e trattenuti i genitori, o viceversa, arrivano notizie contraddittorie sul numero di quanti sono ancora vivi o sono morti nei bombardamenti o in seguito alle ferite riportate al momento del rapimento. Ci sono anziani che soffrono di gravi patologie. Le famiglie sono disperate. Un grande cartellone segna i giorni le ore i minuti e i secondi dalla inizio della tragedia. Ognuno spera spera ognuno teme. E il Qatar annuncia un proseguimento della tregua almeno fino a domani, venerdì.
La madre e i due bambini erano stati rapiti con il padre il sette ottobre dal kibbutz Nir Oz. il comunicato di Hamas sulla loro possibile morte è stato definito da Israele crudele e disumano. Si ritiene che il padre Yarden sia stato tenuto separato dalla moglie e dai due bambini.
Nelle immagini: nel centro di Tel Aviv dal 7 ottobre una grande tavola attende gli ostaggi. Un angolo è riservato ai bambini, sul tavolo i loro giochi. Tra loro i fratellini Bibas: Kfir (10 mesi) e Ariel (4 anni). Hamas ne ha annunciato la morte. In un prato vicino, sedie raccolte a circolo con i giochi dei bimbi. Dietro le sbarre un cavallino e le scarpette tinte di sangue di una bambina.
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