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Dietro le Tofane. Un confine indicibile

Di Marina Corradi
31 Agosto 2024
Oltre le tre Sorelle c’erano davvero case e montagne e valli, come nel paese della mia infanzia. Ma c’era anche questo torrente che già scorreva
Tofane

La vecchia casa nella conca d’Ampezzo fronteggiava la mole delle Tofane. La mattina presto, quando le tre grandi Sorelle si illuminavano di rosa, aprivo la finestra della mia camera e restavo assorta a guardarle. Da quante centinaia di migliaia di anni erano lì le Tofane, e io un niente, una bambina di appena sei o sette anni? Imponenti, severe, mi pareva mi guardassero con un’ombra di tenerezza: che vuoi tu, piccola, che sei nata ieri? Quelle cime per me erano la Storia, la storia infinita degli uomini vissuti in quella valle, e, insieme, il Tempo: il mistero del Tempo che ci vede nascere e vivere e morire.
Insomma le Tofane erano per me un indicibile confine. Al tramonto, seduta davanti alla soglia di casa con la vecchia padrona, Giuditta, novantenne, che ancora portava le vesti lunghe ampezzane, le chiedevo: «Tu lo sai, cosa c’è dietro le Tofane?». Lei scuoteva la testa, e rispondeva in un dialetto che ormai capivo. No, Giuditta non era mai andata, dietro alle Tofane.
Allora chiedev...

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