L’emergenza rivela le caratteristiche dell’antropologia dominante. Non è vero che l’uomo è sempre uguale a se stesso attraverso le epoche. Come siamo cambiati dalla peste al Sessantotto fino al sistema Stato-mercato-scienza-tecnologia
Noi cristiani siamo debitori a tutti gli uomini dell’ideale che ha conquistato le nostre esistenze, riempiendo di senso anche il decadimento e la morte. Quell’ideale si è fatto carne e si comunica in una compagnia che non si distanzia da nessuno
«Se Dio è rimpiazzato dall’idolo della scienza, non c’è più perdono per l’errore, ma solo un inesorabile obbligo: il dramma della fine va risolto e prevenuto, o qualcuno la pagherà». Parla R. J. Snell
Abbiamo scambiato la salvezza con la salute. Ma la vita acquista un senso solo se è dedicata o, addirittura, sacrificata per qualcosa di più grande dell’esistenza stessa
La tesi di un saggio di Olivier Rey: perso il suo riferimento al sacro, l'esistenza trova la propria giustificazione solo in se stessa. Ma così non basta
Il filosofo francese Olivier Rey riflette sul tema sollevato dalla pandemia: «Gli scienziati non devono far passare per certezza le loro opinioni, ma i politici non possono abdicare alle loro responsabilità»
«Ambiva a darci la verità sulla natura, ci ha invece allontanati da essa». Intervista al grande matematico e filosofo. «Essere razionali non significa considerare la ragione competente su tutto ma riconoscerne i limiti»