La vicenda idilliaca di Brittany Maynard non rispecchia la realtà del suicidio assistito in Oregon. Il caso di Christopher e della morte poco compassionevole di suo padre
"Il pensiero dominante propone a volte una ‘falsa compassione’: quella che ritiene sia un aiuto alla donna favorire l’aborto, un atto di dignità procurare l’eutanasia, una conquista scientifica ‘produrre’ un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come dono"
Per Hannah Arendt, l’eutanasia fu praticata originariamente dai nazisti per fare le prove generali dei campi di sterminio. Oggi, come allora, se ne torna a parlare nel nome della «compassione»
Sull'Espresso si scrive che in Italia sarebbero circa 20 mila i casi di dolce morte clandestina e 1.000 i casi di suicidi di malati. Ma le cose non stanno così
Tentano di caricare sulle spalle della Chiesa la contrarietà al suicidio. Ma scordano cosa scriveva la grande scrittrice, malata di cancro, a proposito di dolce morte e testamento biologico
Corinne Van Oost ha scritto un libro dal titolo “Come medico e come cattolica io pratico l’eutanasia”. Ma anche lei è costretta ad ammettere che a dare la dolce morte si perde «il senso della trasgressione che ogni omicidio rappresenta»
Brittany Maynard ha 29 anni, è malata di cancro al cervello, ha rimandato il suo suicidio ma vuole ancora l'eutanasia. Philip, malato terminale come lei, le scrive: «Piango e soffro come te ma non sono meno umano»
«Ora è solo un guscio. La luce nei suoi occhi ormai è svanita». È la prima volta che a un minore, non malato terminale, in grado di respirare autonomamente, sono interrotte le cure
Se il presidente seguirà i consigli del Comitato etico consultivo nazionale, non approverà né l'eutanasia né il suicidio assistito, ma la «sedazione terminale»