Così Cuba si è trasformata in un carcere a cielo aperto
Dopo mesi il regime ammette di avere incarcerato a luglio quasi 800 persone scese in strada a protestare. Ma i processi farsa continuano, e le ong denunciano altre violazioni dei diritti
Dopo mesi il regime ammette di avere incarcerato a luglio quasi 800 persone scese in strada a protestare. Ma i processi farsa continuano, e le ong denunciano altre violazioni dei diritti
Se loro erano pronti a rischiare la loro vita per la vera libertà, perché oggi noi giovani, a cui non manca quasi nulla, non ci battiamo per i nostri ideali? Da questa domanda è nata la mostra "Noi oltre il Muro"
Ieri sera un uomo è entrato in un hotel e ha lasciato un ordigno incendiario: 40 minuti dopo la hall dell'albergo era ridotta in cenere. Si teme sia un'azione voluta dalle nuove forze paramilitari che intendono proseguire la battaglia dell'Ira
Far cadere l'esecutivo non avrebbe né salvato il Cavaliere né portato alle elezioni, scrive il direttore di Libero. Anzi: il leader del centrodestra sarebbe stato «consegnato ancor più rapidamente nelle mani dei pm»
Amnesty International ha accusato il Papa di «andare a Cuba a sostenere il regime dei fratelli Castro». Non è così. «L'azione di un Pontefice ha significato e conseguenze politiche, ma un Pontefice non si muove come un politico». Basta guardare l'attenzione della gente e i cambiamenti avvenuti sull'isola dalla visita ...
Il 4 marzo si vota in Russia. Intervista all'imprenditore e politico Konstantin Borovoy, leader del Partito della libertà economica che si dice vicino a Berlusconi e che spiega lo stato del paese: «In piazza contro Putin scendono troppi comunisti e fascisti, troppi slogan contro borghesi e proprietà privata. Noi non ...
Il premier Wen Jiabao chiede «più democrazia con caratteristiche interne». Se il significato dell'espressione può sembrare oscuro, di certo non si avvicina al senso più comune della parola: dallo scorso agosto la Cina cerca di legalizzare le sparizioni forzate e le irregolarità elettorali non si contano
Sono 175 i dissidenti che hanno inviato una lettera al governo iraniano: «State creando le condizioni per una guerra». Il presidente israeliano Peres chiede un «attacco morale e non militare all'Iran». Ma sabato è esplosa una base dove Teheran teneva i missili Shabaab-3 in grado di colpire Israele
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