disoccupazione

Chiara Rizzo
25 Gennaio 2012
Secondo Stefano Colli Lanzi, ad di Gi Group, «dobbiamo superare la dualità del mercato del lavoro e la Fornero si muove nella giusta direzione. Gli ammortizzatori sono positivi e hanno avuto un ruolo importante. E la posizione dei sindacati è comprensibile. Purché si sviluppino politiche attive e flessibilità in uscita».
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Massimo Giardina
09 Gennaio 2012
Intervista all'economista Giacomo Vaciago sui risultati positivi della Germania. «Mi stupisco di chi si stupisce, loro hanno fatto sacrifici per dieci anni mentre noi sperperavamo i nostri soldi. È chiaro che ora siano arrabbiati con noi». Il sistema sindacale, le imprese, la filiera produttiva. Ecco perché l'Italia deve imparare dai tedeschi a elaborare strategie di lungo corso.
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Redazione
02 Dicembre 2011
La disoccupazione sale fino all'8,5%, preoccupa soprattutto quella giovanile che si attesta al 29,2%. Tra gli occupati cala la componente maschile e cresce quella femminile. Una nota positiva viene dalle aziende a conduzione familiare, che riescono a reggere meglio alla crisi e ad assumere, al contrario di multinazionali e controllate dallo Stato
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Redazione
02 Dicembre 2011
Sono parole del docente cinese Larry Lang, la cui lezione universitaria a porte chiuse è stata registrata e diffusa su internet. «Siamo come la Grecia ma questo sistema politico non ci permette di dire la verità. Diventeremo uno dei paesi più poveri del mondo». Cinque i segnali della crisi: debito, inflazione, bassi consumi interni, bassa crescita e tasse alte
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Leone Grotti
02 Dicembre 2011
Il segretario generale aggiunto della Cisl, Giorgio Santini, spiega come affrontare il nodo pensioni e il problema della disoccupazione: «Non si può aumentare a tutti l'età pensionabile, ci sono seri problemi. Si completi la riforma del '95. Per i lavoratori in cassa integrazione, vanno bene gli ammortizzatori, ma le politiche attive sono meglio»
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Redazione
25 Ottobre 2011
Sarkozy ride ma i banchieri, gli investitori e i risparmiatori francesi no. Hanno in pancia oltre 400 miliardi di titoli italiani e il debito è puntualmente onorato, il patrimonio pubblico e il risparmio privato italiani sono imbattibili, l’indice di disoccupazione è migliore di quello francese. E le nostre banche non scoppiano come quelle francesi di titoli semi-insolventi
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