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È di almeno 17 civili uccisi il bilancio della strage compiuta da un soldato americano in preda a un raptus nella provincia di Kandahar, nel sud dell'Afghanistan. Il militare ha sparato casa per casa e il bilancio non è ancora stato confermato dall'Isaf. Per Barack Obama sarà fatto di tutto per «assicurare nei tempi più brevi possibili i responsabili alla giustizia».

L’eroica e quotidiana impresa di Guido Piccarolo, l’italiano che in piena crisi economica ha lasciato il suo invidiabile impiego in Disney per offrire una nuova possibilità di vita ai veterani di guerra americani. Attraverso il lavoro e la compagnia. Ripubblichiamo l'articolo uscito sul numero di Tempi n. 38/2011.

È quanto messo in luce dal rapporto sulle vittime civili 2011 dell'Onu. Gli attacchi dinamitardi e kamikaze dei talebani hanno provocato la morte del 77 per cento delle 3.021 persone rimaste uccise in Afghanistan l'anno scorso. Il governo si rivela sempre più incapace di difendere la popolazione e gli Usa hanno annunciato che entro la metà del 2013 si ritireranno.

Il soldato Luca Barisonzi, che ha perso le gambe nella sparatoria in cui Luca Sanna è stato ucciso, in Afghanistan, ha fatto uscire il libro "La patria chiamò". Scrive: «Se qualcuno mi dicesse: “Togliendo Luca Sanna, rivivresti tutto? Consapevole che dopo cinque mesi di missione finiresti su una carrozzella?”. Probabilmente risponderei sì»

Il costo dell'11 settembre, economicamente parlando, è stato enorme per gli Usa: almeno 3.200 miliardi di dollari per le guerre in Afghanistan e Iraq, 660 miliardi di dollari in più per la sicurezza interna ed effetti negativi sul Pil. Ma per Colombani, ex direttore di Le Monde, «gli Usa si sono indeboliti cedendo alla cupidigia e alle follie di un sistema finanziario irresponsabile»
