Per tanti fedeli cattolici degli Stati Uniti non è un caso che madre Angelica, la suora più famosa d’America, sia morta proprio il giorno di Pasqua. Il 27 marzo, infatti, si è spenta a 92 anni per un ictus madre Maria Angelica dell’Annunciazione, un’autorità nel mondo cattolico statunitense avendo fondato l’Eternal World Television Network (Ewtn), un network religioso capace di raggiungere 250 milioni di case in 144 paesi.
FAMIGLIA E SALUTE. Rita Rizzo, questo il suo nome, era nata il 20 aprile 1923 in Ohio in una famiglia povera e problematica con un padre violento e una madre affetta da depressione. La sua infanzia fu davvero difficile se è vero, come è narrato nella biografia curata da Raymond Arroyo, che fu costretta persino a elemosinare e, a causa di una salute cagionevole, a soffrire di dolori di stomaco e a portare il busto fino ai vent’anni. Ma la ragazza era caparbia, tanto da aiutare la madre a risollevarsi, mentre cresceva in lei la consapevolezza – la biografia riporta anche episodi miracolosi – della sua vocazione religiosa. Fu così che si avvicinò all’ordine contemplativo delle clarisse francescane e, dopo nove anni di postulato, nel 1953, prese i voti perpetui con il nome di madre Angelica.
LA TV. La svolta della sua vita avvenne nel 1978, quando entrò in uno studio televisivo di Chicago. Fu in quel momento che comprese come il mezzo televisivo potesse essere utilizzato per diffondere il Vangelo. Nulla poté più fermarla, nemmeno le titubanze (quando non le aperte ostilità) delle gerarchie ecclesiastiche che poco credevano nei suoi progetti. Ma Angelica era determinata: soprattutto confidava ciecamente nella Provvidenza che le si palesò davanti con il volto del filantropo newyorchese Peter Grace e con quello dell’avvocato d’affari Bill Steltemeier che lasciò tutto per seguirla e fondare con lei la Ewtn (il 15 agosto 1981, solennità dell’Assunzione di Maria, altra data non casuale). Una tv che iniziò a trasmettere da un garage, con pochi mezzi e poco personale. La Chiesa statunitense, nello stesso periodo, puntò invece su un altro network, la Ctna, che non nascondeva le proprie simpatie liberal. Oggi la Ctna non esiste più. La Ewtn trasmette 24 ore su 24 e, dai venti dipendenti degli anni Ottanta, è arrivata a dare lavoro a quasi 400 persone.
IL SOSTEGNO DEI PAPI. Suor Angelica – gran predicatrice, carisma da vendere – non è mai stata tipo da comodi compromessi. Nemmeno con le autorità ecclesiastiche del suo paese che tentarono a più riprese di imporle scaletta e programmi. Ma sulle verità di fede e sul magistero non transigeva: non amava i teologi dissidenti, non ospitava nei suoi studi vescovi “modernisti”. Le critiche non mancarono, così come gli elogi. Fra i più importanti non può essere dimenticato quello pubblico di un certo papa Giovanni Paolo II. E, più di recente, quello di papa Francesco, che il 12 febbraio in volo verso Cuba, le ha rivolto dall’aereo un affettuoso saluto: «A Madre Angelica, con la mia benedizione. Le chiedo di pregare per me, ne ho bisogno. Dio ti benedica, Madre Angelica».
LA PROVVIDENZA PAGA I CONTI. La provvidenza, si diceva. La fede di madre Angelica ha davvero i connotati di quella dei “folli di Dio”. Un solo episodio: convinta della necessità di ampliare l’audience della sua emittente le capitò di ordinare un apparecchio satellitare dalle enormi dimensioni e dal prezzo salatissimo. Alla consegna, non avendo i dollari necessari per pagarlo, si ritirò in preghiera rivolgendosi così a Dio: «Signore, ho pensato che tu volessi questo satellitare, ora dammi i soldi di cui ho bisogno!». Poco dopo ricevette una telefonata dalle Bahamas: un miliardario americano aveva deciso di farle una donazione di 600 mila dollari.
DIRANNO DI LEI. Ferrea sui principi – non si contano i suoi interventi contro divorzio, aborto e omosessualità praticata –, madre Angelica sapeva farsi benvolere nei rapporti personali. Nessuno sconto sulla verità, ma apertura totale ai figli di Dio. Per questo sono rimasti celebri i suoi scontri con l’arcivescovo di Los Angeles, Roger Mahony, dubbioso sulla presenza di Cristo nell’Eucarestia, ma anche le persone da lei convertite, come l’attore omosessuale Paul Darrow.
E quando negli anni Novanta le polemiche si fecero così accese da mettere a repentaglio la vita stessa dell’emittente, madre Angelica seppe farsi da parte, presentando le dimissioni e lasciando ad alcuni laici la responsabilità di portare avanti la sua opera. Si ammalò nel 2001. «Così come un tempo parlava ed era molto attiva – ha spiegato l’arcivescovo ausiliare di Los Angeles, Robert Barron -, aveva accettato il silenzio e l’immobilità». «Madre Angelica non era perfetta, e lei sarebbe stata la prima ad ammetterlo», ha proseguito Barron, ma «quando gli storici della Chiesa faranno i loro conti con gli anni immediatamente seguenti al Concilio Vaticano II, Rita Rizzo di Canton dell’Ohio, madre Angelica, troverà un posto d’onore molto importante».