
Sulle unioni civili resisteremo come per il Ddl Scalfarotto

Sembrano ormai vicini i tempi dell’avvio all’iter legislativo del già annunciato provvedimento governativo sulle unioni civili. Il Presidente del Consiglio ha infatti dichiarato: “Sulle unioni civili dobbiamo procedere con la stessa determinazione che abbiamo messo sulla legge elettorale. Fare le cose di sinistra”. Il testo ricalcherà il modello tedesco, equiparando dunque le unioni al matrimonio e aprendo la strada alle adozioni da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso attraverso l’istituto della “stepchild adoption”, e di fronte al quale noi resisteremo con la stessa determinazione con cui ci siamo opposti al Ddl Scalfarotto: veglieremo nelle piazze italiane, da Nord a Sud, e ci mobiliteremo in tanti mettendoci la faccia. Non possiamo accettare questo mostro giuridico che viene presentato come uno straordinario passo di civiltà e che invece la civiltà la annienta confondendo le coscienze.
Alla politica ricordiamo che il matrimonio, riconosciuto dalla Costituzione, è un istituto giuridico fondato sull’unione stabile di un uomo e di una donna, che si prendono la responsabilità di educare i figli in un unione da cui possono risultare cittadini capaci di servire il bene comune. Questa non può quindi, in nessun caso, essere equiparata ad altri tipi di unione, nemmeno in nome di un legame sentimentale, poiché le leggi non si possono fondare sui sentimenti, in quanto labili e soggettivi. Alla politica ricordiamo poi il diritto di ogni bambino di crescere con un papà ed una mamma, un diritto che non può essere subordinato al desiderio di paternità o maternità di un adulto.
A tutti vogliamo poi dire quello che nessuno dice: ovvero che questa legge non fa altro che illudere le persone con tendenze omosessuali convincendole che sarà una legge a renderle più felici, più tutelate, più libere: non è così. Le tutele in Italia esistono già per ogni individuo. Quanto alla soddisfazione e alla felicità, non vengono certo da un istituto giuridico insano, ma dalla risposta che ognuno di noi dà alla vocazione cui siamo chiamati come uomini e come donne, che è quella di generare e di costruire il bene comune attraverso il sacrificio dell’educazione dei figli.
Alla politica vogliamo ribadire che un popolo è pronto a scendere in piazza per dire no.
No all’educazione nelle scuole all’insaputa dei genitori, alle sentenze dei tribunali che trattano i bambini come oggetti dei desideri capricciosi degli adulti che li producono artificialmente tramite la fecondazione artificiale e l’utero in affitto, spesso sfruttando il corpo di donne poverissime in paesi lontani. No al continuo battage mediatico che riduce l’amore a mero istinto e la nostra identità a una percezione soggettiva, no alle trascrizioni da parte dei sindaci dei matrimoni gay contratti all’estero e no al Ddl Scalfarotto, approvato alla Camera e sempre pendente in Senato e che ci ricorda quanto sia rischioso dissentire, pena incorrere in quello che potrebbe diventare reato di omofobia ma che già oggi di fatto viene punito attraverso il linciaggio mediatico e il boicottaggio.
Per questo le Sentinelle In Piedi non si fermano.
· Sabato 7 marzo 2015: Trento, piazza Cesare Battisti ore 17.30
· Domenica 8 marzo 2015: Padova, piazza Eremitani ore 16.30
· Sabato 14 marzo 2015: Senigallia, piazza Roma ore 17.15
· Domenica 15 marzo 2015: Mestre, piazza Ferretto ore 17.30
· Domenica 15 marzo 2015: Verona, piazza Bra ore 17.30
· Sabato 21 marzo 2015: Bergamo, Sentierone ore 17.00
· Sabato 21 marzo 2015: Lecco, piazza XX settembre ore 16.00
· Sabato 28 marzo 2015: Brescia, piazza Duomo ore 16.30
· Domenica 29 marzo 2015: Vicenza, piazza dei Signori ore 16.30
La nostra è una resistenza spontanea, cresciuta per contagio, costruita con l’amicizia, e basata sull’amore comune per l’uomo e sulla libertà di poter dire che esiste una verità iscritta nel cuore di ciascuno di noi. Il nostro no alle leggi contro l’uomo, all’ideologia gender nelle scuole, alle sentenze dei tribunali che rendono i bambini degli oggetti, deriva dalla forza di questa testimonianza.
Siamo in piazza per il bene anche di chi ha la coscienza addormentata, di chi ci contesta perché vittima cosciente o incosciente dell’ideologia. Vegliamo perché sia tutelata l’essenza dell’uomo, vegliamo per la ragione, vegliamo in silenzio perché emerga la voce della verità nel cuore di ciascuno, anche nel tuo.
Su facebook: Sentinelle in piedi
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21 commenti
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Io sono cattolico praticante, sposato con figli…e dico che ci vuole una bell quantità di tempo da perdere per preoccuparsi di un’innocua ed ovvia leggina che regolamenti le unioni civili…beati voi!:)
Infatti non è innocua (e neppure ovvia). Ma se non hai “tempo da perdere”, stattene pure tranquillo. Magari a “bere il caffè o a dare la caccia alle farfalle”. e, se hai a cuore la mano, non occuparti della “res publica”…
Invece me ne occupo quanto mi pare e faccio clamorosamente il tifo per quelli che portano avanti questo progetto di legge…scusa se intendo essere CATTOLICO nel senso pieno del termine (UNIVERSALE)
Ci includi il buddismo nell’ UNIVERSALE?
Se credi che la leggina è innocua credo che non hai capito niente. Non ti dice niente quello che ci gira intorno? Proprio niente?
No..
Infatti…. succede proprio quando non si capisce niente
Personalmente capisco benissimo e sono favorevole alla legge…la bellezza del mondo è nel fatto che gli esseri umani sono diversi!:)
Eccone un altro che segue il porcellame vario (sinistrato e non) ma che si affanna a dichiararsi “cattolico”, oltretutto mischiando etimologia e ideologia. Anzi, mi stupisce che non abbia aggiunto l’aggettivo “adulto”.
Del resto, uno che appena un post sopra afferma che “occuparsi di quella innocua leggina è una perdita di tempo” e subito dopo dichiara che fa “clamorosamente il tifo per”, qualche problema ce l’ha. Con se stesso, anzitutto.
A me sembra che tu abbia qualche problema con gli occhiali da lettura….non voglio credere che si possa arrivare a certi livelli di arroganza…
Siete patetici e antipatici… Il mondo civile è contro di voi. Riconoscere i diritti ai gay non toglie diritti ad alcuno. La verità è che avete paura. Paura perché noi amiamo veramente il prossimo. Paura perché siamo più sensibili. Paura perché siamo più brillanti.. Voi no!
E più alti, più profumati e più belli, insomma finalmente la Nuova Razza Ariana che spazzerà via quei rimasugli di omofobi, clericali ed intolleranti, puzzolenti, bassi, stupidi, rozzi ed insensibili Cattolici, vera emanazione dell’Ebreo che mira a fregare l’Ariano nell’ombra… Solo io ho già sentito, da qualche parte, questi discorsi?
Paura? Ma io non ho paura, io (l’ho già scritto qui ed altrove) non vedo l’ora di vedere voialtri quaquaraqua del web dal vivo, per vedere come siete fatti, ché tanto sapete trollare su Internet soltanto perché coperti dall’anonimato e dal vivo sapete prendervela solo con bambini, vecchi e donne col passeggino; con un uomo alto ed in salute vorrei proprio vedervi a bestemmiargli in faccia senza beccarvi un tonfo (e, soprattutto, senza che ve ne lamentiate, da veri uomini che riconoscono di essersi comportati indegnamente e, magari, di esserselo meritato).
Più sensibili, più brillanti, più umili, soprattutto… E dopo essersi arrogati tutti i meriti che fanno sentire diversi e superiori, la fifa di averla sparata grossa – come sanno benissimo i gay che si conoscono come e per quello che possibile a ciascuno di noi -, quello che avanza detratte tutte le più belle qualità lo si attribuisce agli altri, a proposito di razzismo.
E infatti, ecco accorrere prontamente dalla retrovie della storia Adolfo per dire che in uno Stato fascista, ecc… le “Sentinelle In Piedi sarebbero spazzate via”: e sbaglia pure lui, ma non più degli assertori del primato morale, civile e umano dei gay, perchè anche in uno Stato Etico che si presume anti-fascista si pensa a spazzare via chi non concorda col monoteismo del Pensiero Unico.
E infatti, se si fa la tara di tutte le rivendicazioni (il matrimonio a tutti, gay, poligami, poliamorosi, polisportive: e contemporaneamente, il divorzio breve, tanto si è sensibili e brillanti, che il “sentimento” ha priorità su tutto e matrimonio e famiglia arrancano, vecchi trabiccoli sgangherati sulla strada senza sbocchi delle ‘realizzazione di Sè”) e presunzioni di superiorità propria e inferiorità altrui spese a titolo gratuito, non rimane altro che una serie di balordaggini a costo zero e di corrispettivo valore.
@Pippo
Sarebbe bello, come dici, che “riconoscere i diritti ai gay non toglie diritti ad alcuno”, ma purtroppo è ormai evidente che non sarà così. In primo luogo, perché con l’adozione si toglierà il diritto a un bambino di poter crescere all’interno di un ambiente familiare caratterizzato dalle fondamentali figure materna e paterna. Poi perché si toglierà il diritto di sostenere che i rapporti omosessuali sono dannosi sia da un punto di vista sanitario che psicologico. Infine, si toglierà il diritto a professare una religione in cui i rapporti sessuali non aperti alla vita vengono considerati moralmente inaccettabili. Ah dimenticavo, anche il diritto di essere “patetici e antipatici”, per non dire “incivili”…
È una guerra persa. Dovete accettare che l’omosessualità non è una malattia e che tutti gli umani hanno diritto ad una famiglia. Su tutto si può discutere anche sull’aborto ma sui matrimoni gay che qui in Italia per la vostra opposizione saranno unioni civili e sul divorzio breve sono diritti inalienabili dell uomo
Resisterete come la vostra amica Roccella, che alla fine ha firmato per la pillola?
Diritti inalienabili dell’uomo per volere di chi? Di Vendola e del suo compagno, o di qualche altro gay/radicale che ha solo voglia di vedere approvate le sue smanie e che non sopporta che qualcuno, anche con piglio severo, gli dica “non ti è lecito”? Basta sempre i soliti commenti: i matrimoni, anche quelli veri, non sono diritti, come non è un diritto il divorzio (e men che meno il divorzio breve); tutto il resto è solo la propaganda ideologica di chi vuole ridurre i cattolici a minoranza impotente, cercando di convincerli di essere pochi e soli, che tutto è inevitabile. Ma non bisogna darvi retta, è una strategia di propaganda già elaborata da Goebbels (sul mio blog ho dato ampio risalto alla cosa, che vi smaschera e vi sbugiarda).
Poi, cosa significa “diritto ad una famiglia”? Ora c’è anche questo nuovo, fasullo e velenoso, “diritto”, non bilanciato da alcun dovere (e quindi iniquo) che mai, nella storia dell’umanità, è esistito? Ma come riesci a scrivere certe cose, senza pensare?
FABIO, tutti hanno diritto ad una famiglia? io direi che TUTTI I BAMBINI CHE VENGONO CONCEPITI ,in qualsiasi modo , HANNO DIRITTO AD UN PAPA’ E UNA MAMMA. quello è un diritto inalienabile e indiscutibile. da millenni. ( grazie a te scopro che anche il DIVORZIO BREVE è diventato un DIRITTO INALIENABILE! caspita! e la mancetta, quella non la vogliamo prendere in considerazione? dai , fate anche questo piccolo sforzo)
Le sentinelle in piedi in un autentico stato fascista, organico, gerarchico sarebbero spazzate via.
Beh, riguardo al provarci, ci stanno provando. Non i fascisti neri, quelli rossi.
@Fabio
Importante non è l’esito della guerra, ma il merito di averla combattuta.
Secondo me dovresti tu imparare a rispettare i malati, che hanno gli stessi diritti degli altri.
Che la famiglia sia un diritto inalienabile può pensarlo solo un pazzo, e se lo fosse non potrebbe esserlo altrettanto quello al divorzio breve. Hai le idee un po’ confuse, ma se ti impegni a capire puoi farcela.
A me sembra che ci sia poco da resistere, perché mi sembra che non si muovo foglia