

“Preoccupati per l’ennesima giornata nera della Borsa e per il nuovo record dello spread tra Btp italiani e Bund tedeschi. Di fronte all’Italia presa di mira dalla speculazione, le parti sociali, imprenditori e sindacati, hanno preso una posizione comune (…). Serve «un immediato recupero di credibilità» nei confronti degli investitori. E per farlo occorre «una discontinuità» che possa «realizzare un progetto di crescita del Paese, in grado di assicurare la sostenibilità del debito e la creazione di nuova occupazione», con una «grande assunzione di responsabilità da parte di tutti»” (Sole 24 Ore, p. 11).
“La crescita è la priorità per le quasi venti sigle che ieri sera hanno sottoscritto il comunicato congiunto: Confindustria, Abi, Cgil, Cisl, L’Alleanza delle cooperative italiane, Rete Imprese Italia, Confagricoltura, Confapi, Ugl, Coldiretti, Cia. Solo la Uil si è dissociata. (…) Le parti sociali ieri non hanno indicato misure, ma hanno incalzato il governo a cambiare passo. E’ stata approvata la manovra economica, ma non è bastato. Ecco perché serve un «patto per la crescita», è scritto nel testo, «che coinvolga tutte le parti sociali». Anche perché «il mercato non sembra riconoscere la solidità dei fondamentali dell’Italia»” (Sole 24 Ore, p. 11).
“Le conseguenze delle incertezze sui mercati si traducono per l’Italia nel «deciso ampliamento degli spread dei titoli sovrani e nella penalizzazione dei valori di Borsa». E quindi «ciò comporta un elevato onere di finanziamento del debito pubblico ed un aumento del costo del denaro per famiglie ed imprese». Ecco perché «per evitare che la situazione italiana diventi insostenibile» bisogna ricreare nel nostro paese «condizioni per ripristinare la normalità sui mercati finanziari». Queste «condizioni» si devono concretizzare in un progetto di crescita dell’Italia. «Abbiamo bisogno di riforme profonde e impopolari. Ma il paese deve restare unito per realizzarle: dobbiamo cambiare tutto o andremo giù tutti insieme», ha detto Emma Marcegaglia, presidente dei Confindustria, in un’intervista pubblicata sul Financial Times” (Sole 24 Ore, p. 11).
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