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Su Almasri è tutto così opaco, che è chiaro cosa è successo

Di Emanuele Boffi
05 Febbraio 2025
Una “cosa sporchissima” su cui è stata fatta valere la ragion di Stato. L’opposizione (ipocritamente) si scandalizza, ma, come dicono Minniti e Ricolfi, il governo ha fatto quel che doveva fare
Un flash-mob di parlamentari di Avs sotto palazzo Chigi per il caso Almasri a Roma, 23 gennaio 2025 (foto Ansa)
Un flash-mob di parlamentari di Avs sotto palazzo Chigi per il caso Almasri a Roma, 23 gennaio 2025 (foto Ansa)

Noi che, per dirla come Bruno Vespa, siamo tra «i signori che stanno dietro la lucetta rossa», l'avevamo intuito facilmente: il caso Almasri è un tipico caso che doveva finire archiviato sotto la dicitura di "ragion di Stato", altro che "atto dovuto".

Per dirla con un calembour: l'unica cosa chiara dell'arresto del capo della polizia giudiziaria libica è che si tratta di una vicenda opaca. Stiamo parlando di un tipaccio cui sono stati trovati in tasca un visto d'ingresso di durata decennale rilasciato dagli Stati Uniti e un passaporto domenicano. Che s'è fatto un giretto in Europa fino ad arrivare in Italia e, solo a quel punto, contro di lui è scattata la richiesta di cattura. Ce ne è abbastanza per «non credere alla casualità di tutto questo», come ha detto Roberto Arditti durante una trasmissione su La7.

Interesse nazionale

Ma anche volendo sorvolare su questi aspetti, non si può non registrare ciò che ieri Mar...

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