L’inizio – Settembre 1979: a Milano nasce la Scuola Media S. Tommaso Moro. Una classe, 18 ragazzi: un’avventura tutta nuova, una strada tutta da tracciare, ricca dell’entusiasmo e dello slancio da cui nasce ogni nuova libera impresa, in cui ad ogni inevitabile ostacolo, errore o ingenuità si oppone l’energia di persone determinate a dare risposta al loro desiderio di un’educazione cristiana che coltivi uomini liberi e veri. Il tempo e l’esperienza che da allora si svolge danno ragione all’intuizione di quel gruppetto di persone.
Alcune tappe del nostro cammino Dopo diversi passaggi, dal 1989 la scuola si trova nella attuale struttura di via Inganni 12. Anche grazie agli spazi finalmente adeguati e alle numerose aule a disposizione, può venire accolta la richiesta di un numero sempre maggiore di genitori che desiderano iscrivere i propri figli. Le sezioni aumentano, fino ad arrivare alle attuali quattro. Un laboratorio per le attività artistiche, uno per le attività tecniche e la nuova palestra rendono più ricca la proposta didattica.
L’esperienza educativa e didattica I primi soggetti della scuola sono gli insegnanti, chiamati a operare i necessari passaggi perché il progetto educativo non rimanga una bella premessa sganciata dalla realtà, ma investa le scelte didattiche. In un’esperienza realmente educativa ogni passo ha un perché. Nessun particolare è staccato dal tutto e quindi dal significato totale della realtà: ci si muove in un orizzonte grande, l’esperienza umana è vera e profonda. I ragazzi lo possono cogliere nel respiro che si dà al richiamo o ai gesti che si pongono nella scuola, nelle sottolineature culturali di alcuni passaggi didattici particolarmente importanti, sia come consonanza con le problematiche dell’età, sia come valori affermati. Non è una sovrastruttura, è un cuore. Nel corso degli anni alcune intuizioni, nate anche dall’incontro con numerosi maestri, si sono andate via via confermando: lo studio del latino dalla classe seconda, il valore dato alla poesia e ai testi epici, l’uso di un metodo – comune a tutte le materie – che attivi il più possibile i ragazzi perché si sentano protagonisti del proprio sapere e si accorgano di imparare, l’importanza data alle attività operative ed artistiche riconosciute come fonte preziosa di conoscenza della realtà e della sua bellezza, la proposta di uscite didattiche per un modo speciale di fare scuola…
Per tutti Pur nella precarietà, anche economica degli inizi, la S.Tommaso Moro ha sempre desiderato accogliere tutti coloro che si riconoscevano nella sua proposta educativa. Per questo ha appositamente istituito un fondo di solidarietà che ha consentito l’accesso anche a famiglie in condizioni economiche disagiate. Questo la pone fuori dal clichè ideologico della identificazione della scuola privata con la scuola dei ricchi, in attesa che lo Stato riconosca la funzione pubblica dell’istruzione non statale ed attui un reale sistema paritario. Sempre nella convinzione che una esperienza educativa vera possa e debba farsi carico (nella tradizione delle scuole cattoliche spesso nate per rispondere a situazioni di bisogno) anche di ragazzi con difficoltà più gravi, fin dal primo anno sono stati accolti alunni con handicap diversi, sostenuti da insegnanti che, all’interno della programmazione comune, attuano percorsi didattici mirati sia all’interno del gruppo classe, sia in momenti di lavoro individualizzati.
Insieme ad altre scuole Da qualche anno, per confrontare le principali scelte educative e didattiche e per un paragone che aiuti a dare sempre di più le ragioni del proprio operare, è in atto un lavoro che unisce alcune scuole del Coordinamento delle Scuole Libere. Da questa esperienza è nata lo scorso anno l’iniziativa dell’Open Day. Il 12 dicembre 1998 la Tommaso Moro, attraverso una mostra e delle lezioni aperte ha voluto mostrare ai numerosi convenuti (fra cui gli assessori del Comune di Milano Ombretta Colli, Giovanni Testori, Sergio Scalpelli e Maurizio Lupi) che cosa sa generare l’esperienza della libertà di educazione.
Oggi Settembre 1999: la Scuola Media S. Tommaso Moro ha 12 classi, 300 ragazzi, insegnanti stabili, una consistenza istituzionale che forse vent’anni fa nessuno avrebbe immaginato. Ciò che non è cambiato è il desiderio che ragazzi ed adulti attraverso la scuola vivano un’esperienza, ovvero una realtà educativa che con i mezzi e i contenuti propri di una struttura scolastica faccia crescere in loro cuore ed intelligenza. Questa è la sfida che quotidianamente ci lanciamo, questo rende appassionante la fatica del lavoro.