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Mai dare per morto il peronismo. Questa è la lezione da imparare dal primo turno delle elezioni presidenziali in Argentina, dove il candidato peronista e attuale ministro dell'Economia, Sergio Massa, è stato il più votato, con il 36,7 per cento dei voti, davanti all’economista di destra Javier Milei, che è rimasto di poco sotto il 30 (29,98 per cento).
I risultati hanno ribaltato le previsioni dei sondaggi, che davano Milei come sicuro vincitore lasciando come unico dubbio se avrebbe ottenuto un vantaggio sufficiente a vincere già al primo turno. Ma hanno anche dimostrato la fedeltà delle basi peroniste. In un paese avviato, a detta di molti analisti, verso l'iperinflazione, indebitato sino al collo e impantanato in una crisi economica senza precedenti (i numeri sono peggiori del 2001), un disastroso ministro dell'Economia è stato il candidato più votato. Un miracolo di resilienza peronista.
Da vedere a chi andranno al ballottaggio del prossimo 19 novembre i voti della...
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