Sintonia Italia-Francia: la Tav è strategica per le nostre regioni

Di Marco Margrita
10 Novembre 2012
Ai dubbi della Corte dei Conti francese rispondono il primo ministro Jean Marc Ayrault e alcuni parlamentari italiani.

Mentre i deputati italiani e francesi si uniscono in un trasversale fronte pro-Tav (la prima iniziativa mercoledì scorso al Senato transalpino), non trova ancora realizzazione la promessa del Governo di rendere tangibile la vicinanza a lavoratori e forze dell’ordine, oltre che all’amministrazione locale, con un passaggio del capo del Viminale al cantiere della Maddalena.

Non si concretizza, infatti, la visita a Chiomonte del ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri. La data del 12 novembre, annunciata solo informalmente, non si è rivelata praticabile. La probabile causa dell’annullamento è lo sconvolgimento d’agenda provocato dalle dimissioni del vice capo vicario della polizia Nicola Izzo date nei giorni scorsi, respinte ma ripresentate.

I parlamentari dei due Paesi, intanto, si sono riuniti per “per chiedere al presidente, François Hollande e al premier Mario Monti – a meno di un mese dal vertice bilaterale Italia-Francia del 3 dicembre, a Lione – di “fissare la rotta, determinando una road map indispensabile per giungere all’attivazione effettiva della linea ferroviaria”.

In questi giorni, infatti, anche grazie all’ampia diffusione che ne ha dato il movimento No Tav, molto si discute del rapporto della Corte dei Conti francese dell’agosto scorso che esprimeva forti riserve sulla ragionevolezza, visti i costi, della realizzazione dell’opera. Va detto, anche se la cosa ha goduto di minor buona stampa, che a questa posizione il primo ministro Jean Marc Ayrault ha risposto con una lunga lettera in difesa del progetto. Per premier la Tav è “un interesse strategico per il nostro Paese e su scala europea”, che consente di raggiungere l’obiettivo di “mettere in sicurezza gli scambi tra l’Italia e la Francia attraverso le Alpi”. Richiamando, anche, gli incidenti nei tunnel alpini, segno della “fragilità del sistema attuale che si basa principalmente sulla rete stradale”.

Del medesimo avviso i parlamentari – per gli italiani presenti i deputati torinesi Stefano Esposito (Pd) ed Agostino Ghiglia (Pdl) – che nel documento approvato al termine degli incontri hanno scritto che la Torino Lione: “è essenziale non solo per lo sviluppo sostenibile e l’avvenire industriale delle nostre regioni, per la relazione franco-italiana, per garantire le capacità di valico delle Alpi, ma anche per la crescita e l’occupazione nell’Europa meridionale”. Un valore, quindi, ambientale, economico ed anche politico. Ribadito da un contemporaneo pronunciamento del commissario Ue al Mercato Interno, Michel Barnier, per cui “la Torino-Lione contribuirà al rilancio della crescita in Europa”.

Prima del vertice bilaterale dovrebbe tenersi un altro incontro dei parlamentari dei due paesi. Non è, invece, prevedibile se entro quella data il Ministro dell’Interno riuscirà a salire a Chiomonte, dove il sindaco Renzo Pinard, vittima di diversi atti vandalici e minacce, ha più volte denunciato di sentirsi “abbandonato dallo Stato”.

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