Sinistra chiede al Comune di Rimini di non ospitare più il Meeting. «Furore ideologico vergognoso»

Di Leone Grotti
14 Dicembre 2012
Intervista a Fabrizio Miserocchi, coordinatore provinciale Pdl a Rimini: «Manifestazione d'odio, i riminesi si mobilitino per tutto quello che il Meeting ha fatto per la città culturalmente ed economicamente».

Il vendoliano Fabio Pazzaglia, consigliere comunale di Sel a Rimini, insieme alla Federazione della Sinistra ha chiesto che il Comune di Rimini, la Provincia e la Fiera rifiutino quest’anno di ospitare il Meeting di Rimini per l’amicizia tra i popoli: «Chiediamo alle Istituzioni locali di farsi carico dell’indignazione sollevatasi in queste ore tra i cittadini che faticano ad arrivare alla fine del mese ma che mai e poi mai si sognerebbero di fare carte false per rubare soldi pubblici». Il riferimento è al sequestro di beni per oltre un milione di euro alla Fondazione Meeting, dopo che un amministratore, il direttore generale e il responsabile amministrativo della Fondazione Meeting sono stati denunciati nell’ambito dell’indagine per truffa aggravata. Il Meeting in un comunicato ha risposto che «l’ipotesi di reato è per noi infondata, così come è sproporzionata la misura del sequestro preventivo della somma ipoteticamente ricevuta in modo irregolare, che oltre tutto rappresenta solo una minima parte del bilancio del Meeting». Tempi.it ha intervistato Fabrizio Miserocchi, coordinatore provinciale di Rimini del Pdl: «Dopo tutto quello che il Meeting ha fatto per la città culturalmente ed economicamente solo il furore ideologico della sinistra può spiegare una richiesta tanto assurda».

Come ha reagito il Consiglio alla richiesta della sinistra?
Non hanno fatto un ordine del giorno formale: la loro manifestazione d’odio palese ed esplicita è stata realizzata attraverso un comunicato stampa dove chiedono appunto che il Meeting se ne vada da Rimini e chiedono che l’amministrazione comunale, provinciale insieme alla Fiera non ospitino più il Meeting.

Perché?
Perché il Meeting, dicono, è disonesto e così ideologico che non poteva finire se non inquisito. Questa richiesta è senza precedenti, fuori da ogni grazia di Dio, e infatti tutti gli amministratori locali sono rimasti in silenzio davanti alla richiesta, tranne il presidente della Provincia che è stato più gentile. Tutti si sono mostrati attendisti, dando risposte formali. Noi ieri invece abbiamo fatto un comunicato chiaro, dove spieghiamo che non abbiamo nessun dubbio né sui denunciati, che conosciamo, né sulla manifestazione. Quello della sinistra è sciacallaggio politico, vergognoso e imbarazzante per la città, specie dopo tutto quell che il Meeting ha fatto per Rimini culturalmente ed economicamente.

Che vantaggi porta il Meeting alla città di Rimini?
Porta vantaggi enormi, prima di tutto da un punto di vista economico: penso alle incredibili presenze che realizza (quasi 800 mila l’anno scorso, ndr), l’indotto che genera sul territorio, la sua collocazione nella stagione riminese, perché il Meeting si svolge a fine agosto quando altrimenti sarebbe difficile riempire gli alberghi. Dal punto di vista culturale, poi, non ne parliamo neanche: il Meeting ha portato qui capi di Stato, gli esponenti della cultura più importanti degli ultimi trent’anni, imprenditori, ha messo la città al centro della scena internazionale per una settimana, e noi abbiamo un bisogno terribile di questo. La valenza complessiva della manifestazione non si può paragonare a nessun’altra manifestazione che si svolge a Rimini nell’arco di tutto l’anno.

Cosa succederebbe se l’amministrazione riminese accettasse la proposta della sinistra?
Se Rimini perde il Meeting dobbiamo vergognarci tutti ma non come politici o persone di parte, ma come cittadini, come riminesi. Solo col furore ideologico si può spiegare una richiesta del genere, non ci sono altre motivazioni. Questo è ancora più preoccupante se pensiamo che questa gente, questa classe dirigente rischia di governare l’Italia: Sel può andare al governo e c’è da essere preoccupati. Se questo è l’approccio che hanno su tutte le cose, sarà un disastro.

La città di Rimini come vive le denunce al Meeting?
Il clima in città è pesante, queste cose lasciano il segno. Io sono di Comunione e Liberazione, l’altra sera camminavo sul Ponte di Tiberio e uno mi ha tirato dietro un sacco di nomi per Cl e il Meeting. Io ho tirato dritto ma il clima è questo, la situazione è difficile ma andiamo avanti. Quando fra 10 anni verranno fuori i documenti che dimostrano che tutto quello di cui accusano il Meeting è falso, verrà fatto un trafiletto dai giornali ma ormai nessuno se lo ricorderà più.

Che cosa chiedete alla città di Rimini?
Di mobilitarsi. Rimini deve difendere il Meeting: non devono farlo solo i politici o le istituzioni ma tutte le persone. Deve muoversi la cosiddetta società civile: altrimenti è un dramma.

@LeoneGrotti

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24 commenti

  1. Vombato

    Ahahah che ridere!!! Leggere tutti questo commento non può che farmi spaccare dalle risate! Poi ora mi vien da piangere, perché c’è veramente in girl troppa gente veramente imbarazzante. A parte le proprie opinioni fondate sul niente, ma poi il brutto è che si cerca di parlare di cose senza avere abbastastanza chiarezza di fattori per farlo.

    Vi prego informatevi (e non sui giornali che sono la fonte della non-notizia) prima di parlare e dosate le parole, prima di sparare idiozie a zero.

  2. Stefano

    Qualcuno mi deve spiegare..io mi sono spontaneamente avvicinato al movimento per una curiosità suscitatami dalla lettura dei libri di don Giussani. Frequento quindi le sdc, vado annualmente al meeting e quest’anno ho deciso di partecipare agli esercizi spirituali che si sono svolti a Maggio. insomma in ciascuna di situazioni cerco di avvicinarmi con l’atteggiamento di “andare a vedere”. Malgrado tutto noto una tendenza a voler politicizzare tutto il contesto e preferibilmente in modo univoco. Devo dire che qs aspetto non mi piace. Qualcuno sà dirmi se c’è qualcosa in tutto quessto che non capisco!?

    1. Poppi_Pippo

      stefano io non so quanti anni hai tu, ti parlo della mia esperienza nel movimento, io ci sono entrato perchè credevo di aver finalmento trovato una compagnia di amici veri, quelli che non guardano chi sei da dove viene e cosa fai e soprattutto credevo non guardassero come la pensi; ha partecipato per 2 volte al meeting, sono andato a roma quando il papa ha fatto l’incontro apposta per CL, ho frequentato sia GS che scuola di comunità durante l’università; col passare del tempo mi accorgevo sempre di più che molte di quelle persone che ritenevo amici in realtà erano li solo e unicamente perchè il movimento era CL, erano li per ambire un posto di lavoro in banca, o per leccare il culo a qualcuno di spicco del movimento per avere raccomandazione di prestigio, e bada bene sto parlando di ragazzi di 20 anni spronati dalle famiglie a fare così.

      Ma il meglio doveva ancora venire, io per principio non sono uno che ubbedisce al movimento come invece fanno gli altri, io lo appoggiavo quando le cose le ritenevo giuste, lo contestavo quando le ritenevo sbagliate, ma ragionado sempre con la mia testa, bene quando ho iniziato a fare delle osservazioni insistenti che andavano in contrasto con quello che diceva il movimento (per esempio omosessualità, matrimoni gay, eutanasia) quelli che ritenevo amici hanno iniziato ad allontanarsi a non + cercarmi, addirittura a non + salutarmi, fino a quando ho smesso del tutto di andarci a sieme.

      Fai parte della “compagnia” solo se la pensi come loro, solo se continui a dipingere la realtà che vogliono loro, insomma solo fino a quando non gli dimostri che non è vero che hanno la realtà in mano come credono loro.

      1. stefano

        Ma tu frequenti ancora il movimento??

        1. Poppi_Pippo

          Pensavo fosse implicito nella storia che ti ho raccontato, comunque no non lo segue +, anzi a dire il vero sono pure diventato ateo.

          1. Tito

            Mi dispiace per te. Davvero. Ma sei felice?

          2. Poppi_Pippo

            Tito sicuramente + di prima che ero contornato da falsi amici.

            Comunque la mia esperienza nel movimento l’ho scritta, non per passare per vittima, ma per farti vedere con che mentalità hai a che fare, o sei con loro o sei contro di loro.

          3. pancho1

            Cosi’ e’ l’ organizzazione sociale in Italia; tutte le organizzazioni sia di destra che di sinistra mettono a disposizione dei sudditi dei “favori ” per ottenere consensi a sufficienza per poter RUBARE. Fra i sudditi vi sono gli ingenui e gli sgamati con tutte le sfumature del caso, per cui ovunque si ficchi il naso si sentiranno molte variazioni di puzza; non avviciniamo il naso alla testa poiche’ la puzza diventa insopportabile.
            Detto cio’ con dispicere devo dire che o siamo puzzolenti o inetti perche’ non facciamo nulla per pulire la nostra casa. Anch’io mi sento impotente, incapace, perdente.
            Ciao

          4. gmtubini

            Pippo, scusa, non ho capito bene: sei diventato ateo perché sei stato deluso dagli amici? Non ti sembra di esserti fissato sul dito che indica la luna?
            Se si dovesse legare la fede in Dio alla fiducia negli uomini si starebbe freschi!

          5. Poppi_Pippo

            no ateo lo sono diventato per motivi diversi, lo solo detto per evidenziare il fatto che ora non ho proprio + niente a che fare con loro.

          6. gmtubini

            Quali motivi diversi, se è lecito domandartelo?

          7. antosai

            Se sei diventato ateo allora il problema non è CL ma sei tu. Nel senso che la questione é del tuo io, indipendentemente da CL .
            P.S. comunque sarai italiano ma conosci poco l’italiano e l’errore sulla parola meeting probabilmente non è dovuto all’arrabbiatura ma a questo. Infatti ” a sieme” si scrive “assieme” e “lo solo detto” si scrive “l’ho solo detto”. Ti conviene sprecare meno tempo in commenti astiosi, usandolo per ripassare l’italiano e rilassarti. Ne avrai beneficio nel corpo e nella mente. Ciao.

  3. Poppi_Pippo

    in Afganistan dovete andare a fare il meeting, così è la volta buona che in un colpo solo togliamo moolti problemi all’italia.

    P.S
    io ci sono stato al miteeng, e chissa perchè sono + le conferenze legate all’economia, o alla politica che quelle che trattano argomentazioni umanistiche…

    1. Beppe

      Visto come scrivi meeting (miteeng) o sei afgano o sicuramente devi seguire più conferenze umanistiche (e di grammatica): allora o torni al tuo paese o non andare + al miteeng (così in un colpo togliamo di torno uno…)

      1. Poppi_Pippo

        Mi dispiace comunicarti che sono italiano al 100%, gli errori sono dovuti all’incazzatura che mi provocano certi articoli….

    2. Tasso

      ahahahah, non sei stato troppo al meeting se dici questo! gli incontri più importanti sono proprio sull’umano, ma tu probabilmente eri in bagno o a prenderti una piada mentre cominciavano!

      1. Poppi_Pippo

        io non parlo dei + importanti, parlo di numeri, se guardi il numero sono + quelli relativi alla politica ed economia , rispetto a quelli che trattano tematiche umanistiche.

        1. martino

          certo, se giudicassimo tutto in base ai numeri dovremmo tirarci subito un colpo in testa: chi si è mai trovato nella situazione di dover date un voto- un numero – ad un ragazzo, sa benissimo che un numero solo non basta mai a sintetizzare una realtà complessa come quella umana. così è per tutto il resto. recentemente leggevo un articolo in cui si commentavano certe cifre da incubo sulla disoccupazione giovanile: secondo tanti giornali siamo oltre il 30%, e leggendo solo questo dato uno si spara sul serio, specie se è giovane come me.. ma nessuno ci viene a dire che questa percentuale è quella calcolata non sul totale dei giovani in Italia, ma sul totale di quelli che risultano attivi (cioè dopo aver tolto chi non studia nè cerca lavoro): le cifre vere sono molto più basse. questo è un esempio per dire che non è che la disoccupazione giovanile non ci sia, ma che certi numeri vanno letti con attenzione e inquadrati nel contesto.
          questo sia con la disoccupazione che con il numero degli incontri economici del meeting: se si lascia via l’importanza degli incontri “umanistici”, che sono davvero fra i fondamentali di ogni edizione, si perde un pezzo importanzte nel giudicare tutta la faccenda.
          razionali sì, ideologici mai!!

  4. maio

    Egregio sindar, cosa intende per cernita ragionata?
    Per caso intende di lasciare soltanto i commenti “allineati”?
    Cosa ci vede di anticristiano e pure idiota, nel dire che: “se qualcuno ha rubato, va chiamato ladro punto e basta, anche se si autodefinisce cattolico e Cristiano e pure di CL”?

    Ma di tutto quello che è successo in Italia in questi vent’anni, lei non si è accorto di niente?

  5. sindar

    La verità è che tempi dovrebbe abolire i commenti sotto gli articoli (o quanto meno farne una cernita ragionata).

    Il diritto ad avere un’opinione idiota su di un determinato argomento non dovrebbe essere supportato da un mezzo di comunicazione di ispirazione Cristiana. Anche per Carità verso chi viene preso dalla curiosità di leggerli e poi si accorge di aver perso 5 minuti di tempo (+altri 5 per rispondere)

    🙂

  6. giuseppe

    Leggo tutti i commenti sopra e dico: Ma perché vi scaldate tento? In Italia ci sono sessanta milioni di tribunali. Perciò volete che ci sia unanimità di giudizio? Sarebbe più saggio se ciascuno pensasse a fare pulizia in casa propria, perché la puzza si sente da fuori. Purtroppo gli italiani (complici e maestri i mezzi di comunicazione) si sono abituati a trinciare giudizi sommari, prima che si accerti la verità. Questa superficialità di intelligenza porta solo disastri. Perciò: Non guardare la pagliuzza nell’occhio di tuo fratello, ma guarda la trave che c’è nel tuo!

  7. Lucia

    Io ho vissuto alcune giornate delle ultime tre edizioni del meeting: sono state bellissime, e vorrei partecipare alle prossime dedizioni. Questo lo dico non per lotta ideologica, ma perché l’ho vissuto!

  8. maio

    Da quello che ho capito, da una parte c’è una ipotesi di truffa milionaria che peserebbe in soldoni quanto lo stipendio di qualche migliaio di sottopagati, per non pagare dei disoccupari, dal’ altra, un consigliere comunale (UNO!) che ha chiesto il rifiuto al prossimo Meeting di CL.
    Tutti gli altri consiglieri, dite nel’ articolo, non si sono espressi.
    Non è un pò poco per gridare a complotto e persecuzione?
    Non sarebbe il caso di dire, serenamente che, se qualcuno ha rubato, va chiamato ladro punto e basta, anche se si autodefinisce cattolico e Cristiano e pure di CL?

    1. Filippo

      Bé il punto non è questo. Il punto non è che se uno è cattolico allora non può aver rubato. No, il punto è, secondo me (e potrei sbagliarmi dato che ho 15 anni), che non si attacca pesantemente qualcosa di così utile socialmente, economicamente e anche culturalmente, solo basandosi su accuse. Come dici tu, ma cambiando un po’ le parole, non sarebbe il caso di dire che se qualcuno grida ladro senza aver prove a qualcun’altro, dev’essere chiamato ‘calunniatore’ anche se è un politico di sinistra?

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