Appena apparsa, subito è stata rovinata. Domenica è stato inaugurato a Termoli (Campobasso) il “Largo don Giussani” e, dodici ore dopo, la targa posta su un cartello nella zona del borgo antico, in una punto molto suggestivo da cui si vede il mare e la Majella, è stata sfregiata. Poiché il luogo non è videosorvegliato, non è possibile determinare l’identità dei vandali.
«Un grande dispiacere»
«È un grande dispiacere, ora la ripareremo», dice a tempi.it Nicola Mucci, promotore della raccolta firme grazie a cui si è arrivati all’intitolazione del fronte-mare, ciellino «ormai da mezzo secolo: ho incontrato il movimento di Comunione e liberazione nel 1968». Mucci ha presentato domanda in Comune nel 2017, raccogliendo le firme necessarie a far partire l’iter. Sabato all’inaugurazione era presente il sindaco di centrosinistra Angelo Sbrocca, la vicesindaco, Maricetta Chimisso, e il consigliere comunale e candidato sindaco per il centrodestra Francesco Roberti, oltre ai promotori.
Le polemiche
Senza dover per forza trovare un nesso tra gli eventi, va comunque segnalato per dovere di cronaca che l’intitolazione era stata preceduta da polemiche. In particolare da parte della candidata sindaco (a Termoli si vota il 26 maggio) per l’estrema sinistra Marcella Stumpo che aveva attaccato Sbrocca e «la figura di don Giussani, di per sé valida, che è stata purtroppo nel tempo indissolubilmente associata a potentati economici ed azioni politiche spesso non trasparenti, talora coinvolte a livello nazionale in vicende dai pesanti risvolti giudiziari. Ed è identificabile immediatamente con il gruppo che guarda caso era presente in massa all’inaugurazione… oltre a non essere certo una figura in cui si riconoscano tutti i credenti».