Sentenza storica: i medici inglesi non potranno più stabilire in anticipo di non rianimare un paziente senza il suo consenso
I medici hanno il dovere legale di consultare la famiglia e il paziente prima di inserirlo in un regime di Dnr (Do not resuscitate, da non rianimare). È questa la decisione presa da una Corte di appello inglese, che ha dato ragione alla famiglia di Janet Tracey contro l’ospedale Addenbrooke che ha ordinato di non rianimare la donna senza il suo consenso.
COS’È IL DNR. Il Dnr è una procedura usata in tutti gli ospedali inglesi e sempre più discussa all’interno della società: prevede che un paziente non venga rianimato nel caso in cui subisca un arresto cardiaco o respiratorio. Le linee guida del ministero non determinano in modo chiaro se i medici siano obbligati a consultare il paziente prima di prendere una simile decisione, indicano solo che è «preferibile».
LA STORIA DI JANET. Janet Tracey, malata di cancro, è stata ricoverata all’ospedale Addenbrooke, Cambridge, dopo un incidente automobilistico che le ha causato la frattura del collo nel febbraio 2011, costringendola a respirare con l’aiuto di una macchina. I medici hanno messo la paziente in regime di Dnr due volte senza il suo consenso e quello dei familiari. La donna è morta il 7 marzo 2011.
LA SENTENZA. La Corte ha stabilito che non informando la donna e i suoi familiari, i medici hanno violato i diritti umani di Janet in quanto «la decisione su come passare gli ultimi giorni della propria vita tocca chiaramente l’autonomia personale, l’integrità, la dignità e la qualità della vita del paziente». Perché il diretto interessato non venga coinvolto «devono esserci ragioni convincenti».
«CONTENTI DEL PROCESSO». La Corte, riporta il Daily Mail, ha sottolineato l’importanza di questo caso dal momento che il 68 per cento della popolazione in Inghilterra muore in ospedale e l’80 per cento di questi vengono messi dai medici in regime di Dnr. Kate, una delle quattro figlie di Janet, ha dichiarato: «Siamo davvero contenti per il risultato [del processo] e speriamo che dia protezione ad altri pazienti, quella che mia mamma non ha avuto». Ora le linee guida sul Dnr dovranno essere modificate dalla British Medical Association.
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Questo problema in Italia formalmente non esiste perché qualsiasi intervento sanitario se non preceduto dal consenso informato della persona (e non dai famigliari che non possono decidere per il diretto interessato), è per la legge italiana un atto illegittimo ad esclusione dei casi in cui si verifichi “lo stato di necessità” come da art. 54 del codice penale. In ogni caso il consenso informato perché sia valido può essere dato solo dal paziente stesso che ricevute adeguatamente tutte le informazioni utili dal medico rispetto al suo problema di salute, è l’unico titolato a decidere quale sia il suo bene e quello che vuole fare della sua vita. Inoltre il consenso può essere ritirato il qualsiasi momento.