È un settembre che rischia di essere di fuoco quello in arrivo. In Lombardia, dopo l’annullamento del concorso per presidi decretato dal Consiglio di Stato (qui la sentenza), 424 su 2100 scuole rimarranno scoperte e di conseguenza saranno destinate a presidi “reggenti”, che – di fatto – si troveranno a guidare più scuole contemporaneamente.
Domani mattina al Consiglio dei ministri, il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza potrà prendere un provvedimento alternativo, cioè decretare la “reggenza” provvisoria e per un massimo di un anno. Ma se ciò non accadesse, i presidi lombardi sono pronti a scendere sul piede di guerra: «Se non si trova una soluzione, dal prossimo lunedì 26 agosto siamo pronti a fare “un’obiezione di coscienza”» anticipa a tempi.it Roberto Pellegatta, presidente del sindacato dei dirigenti delle scuole autonome e libere, Disal.
Pellegatta, può spiegare ai nostri lettori qual è la situazione? È un problema che riguarda tutto il territorio nazionale.
Il concorso presidi 2011 è stato indetto con gravi lacune che hanno comportato come conseguenza risorsi e rinvii in tutte le regioni italiane. In particolare, queste difficoltà si sono aggravate in Lombardia perché il contenzioso giudiziario è arrivato all’annullamento del concorso per il sospetto che le buste fossero trasparenti e quindi che la commissione potesse aver commesso irregolarità. La sospensione ha come conseguenza che in Lombardia dall’1 settembre, su 2100 scuole da coprire, 424 resteranno senza preside. La legge prevede che queste scuole siano guidate solo da un reggente, cioè un preside, che copra due istituti contemporaneamente. Le reggenze erano però nate come uno strumento per risolvere problemi limitati nel tempo (come ad esempio una malattia), invece sono diventate una soluzione permanente e abusata che permette uno sfruttamento dei presidi. Oggi, 22 agosto, l’Ufficio regionale procede a designare le reggenze. La nostra associazione, insieme ad altre, ha sollecitato più volte soluzioni d’emergenza alternative, come incarichi al massimo per un anno ai reggenti. Fino ad oggi, il Governo non ci ha ascoltato: domattina c’è il consiglio dei ministri. E il ministro dell’Istruzione Carrozza potrà prendere la sua decisione. Se il ministro domattina avrà approvato il decreto, la situazione sarà parzialmente risolta. Se non lo farà, la nostra associazione da lunedì è pronta ad uno sciopero, o meglio ad un’obiezione di coscienza, per cui i presidi rifiuteranno la reggenza.
Domani, 23 agosto, il ministro Carrozza è attesa al Meeting di Rimini per un incontro a cui parteciperà anche Disal, che potrà porle delle domande. Nel caso al Consiglio dei ministri non avvenga nulla, ci anticipa cosa le chiederete?
In Lombardia c’è un’emergenza che non coinvolge solo i presidi, ma le famiglie e gli studenti. Al ministro, se è realmente interessata al servizio scolastico in Lombardia, chiediamo di sapere che provvedimenti intende adottare.
Ci sono soluzioni alternative alla reggenza, che il ministro potrebbe individuare?
Nessun’altra strada.