Saviano va in tv a spiegare che una volta eravamo noi italiani gli zingari d’America. Ma è una bufala
Domenica 26 maggio Roberto Saviano, intervistato da Fabio Fazio nella trasmissione Che tempo che fa, per combattere quella da lui definita l’ondata di «odio morale verso gli immigrati» ha letto un testo. Cito testualmente le sue parole: «Avevo visto e trascritto qui alcune parole della relazione dell’Ispettorato per l’immigrazione del Congresso americano, quindi un documento ufficiale del governo americano del 1912, così descrive gli italiani».
Ecco il testo letto da Saviano:
«Gli italiani sono generalmente di piccola statura e di pelle scura, non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane, si costruiscono baracche di legno e alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Si presentano di solito in due, cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci, tra loro parlano lingue a noi incomprensibili probabilmente antichi dialetti.
Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina, fanno molti figli che poi faticano a mantenere.
Dicono siano dediti al furto, e le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici, ma perché si parla di stupri o agguati in strade periferiche.
Propongo che si privilegino le persone del nord, veneti e lombardi, corti di comprendonio e ignoranti, ma disposti più degli altri a lavorare».
Concludeva poi Saviano:
«Incredibile che il nostro paese tutto questo non lo ricordi, non ne faccia memoria attiva, ma lo trasferisca quando si rivolge ad altre comunità o “etnie”».
Conosco bene la storia dell’emigrazione italiana e delle terribili discriminazioni e umiliazioni di cui i nostri connazionali sono stati vittime all’estero ma, trovandomi per caso quella sera davanti alla tv di Stato, mi è parso del tutto evidente il fumus di “patacca” che emanava da frasi così volgari ed offensive in un documento ufficiale del Senato degli Stati Uniti nei confronti di un intero popolo.
Una rapida ricerca su Google mi ha permesso di scoprire che già Paolo Attivissimo sul sito del CICAP (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale), aveva a suo tempo verificato che di quel testo erano in circolazione varie versioni, una delle quali, lanciata da Rainews24, citava come fonte il giornalista e conduttore televisivo Andrea Sarubbi che nel 2009 aveva pubblicato un articolo con quella citazione. Sarubbi, interpellato, aveva precisato di non aver tratto la citazione direttamente dal documento statunitense originale.
La sua frase: «Ho fra le mani un documento dell’Ispettorato per l’immigrazione», non era quindi letterale, ma derivava da una fonte italiana, «un articolo pubblicato un anno fa sul giornale Il Verona dall’avv. Guarenti».
Guarenti, a sua volta, dichiarava di averlo trovato «in un libro di un anno fa» ma non era in grado di citare il titolo del libro.
Insomma, concludeva Attivissimo: «Siamo di fronte ad una situazione almeno di terza mano di cui non si sa la fonte intermedia».
Sulla traccia di Attivissimo ho interpellato pertanto formalmente l’ambasciata americana che mi ha risposto il 30 maggio: «La commissione sull’immigrazione degli Stati Uniti conosciuta come la Dillingham Commission dal nome del senatore del Vermont che l’ha presieduta ha lavorato dal 1907 al 1911 e ha pubblicato 41 volumi di rapporti contenenti dati statistici sull’immigrazione negli Stati Uniti, l’occupazione degli immigrati, le condizioni di vita, la scolarizzazione dei bambini, le organizzazioni sociali e culturali, delle comunità degli immigrati e la legislazione sull’immigrazione a livello statale e federale».
Continuava poi l’ambasciata americana: «Questi sono gli unici rapporti ufficiali sull’immigrazione elaborati in quegli anni e disponibili al pubblico. Da una visione superficiale, la citazione da lei riportata nella sua mail non appare in nessuno di questi rapporti, ma per esserne certi bisognerebbe eseguire una ricerca più accurata, per la quale purtroppo noi non siamo in grado di aiutarla in questo momento».
Aiutati che Dio ti aiuta, ho consultato tramite la mail inviatami dall’Ambasciata tutti i volumi senza trovar traccia del documento citato da Saviano, ma viceversa una interessantissima disamina sull’immigrazione dell’Italia che ho fatto tradurre dall’inglese e si può leggere sul sito www.carlogiovanardi.it.
Per il resto ringrazio Saviano che mi permette di aggiungere il XII ed ultimo capitolo al libro intitolato Balle che sto pubblicando, dove spiego come l’opinione pubblica italiana fonda le sue convinzioni su vere e proprie bufale che vengono troppo spesso disinvoltamente spacciate come verità.
Articoli correlati
19 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
Come se “gli Americani” fossero dei nativi di quella terra e gli Italiani emigranti,di quali Americani stiamo parlando ? Inglesi,Francesi,Olandesi,Italiani….sono stati tutti emigranti,e riguardo pulizia/igiene,soprattutto gli Italiani del sud la materia igiene l’hanno insegnata ! studiate !!!
Ormai è certo che i media ci dicono solo balle. Balle per distrarci, balle per fregarci, balle per fare share.
In ogni caso, non credo che sia mai esistita nella storia una situazione come la nostra, come quella che viviamo noi italiani. Cioè con uno Stato che bada solo a penalizzarci, credo voglia ridurci in completa schiavitù nel momento in cui non avremo più casa, lavoro, e sussistenza. E poi uno Stato (scrivo maiuscolo per essere chiara ma andrebbe scritto minuscolo sputandoci sopra) che sta avvantaggiando tutti forchè il suo popolo. Lo stesso popolo che paga, pagava e spero non pagherà più i loro sporchi stipendi. Io a questo punto ritengo che sarebbe più seria la Mafia. Quella vera non i mafiosi che ci governano con titoli onorifici.
Chi è stato a New York ed è andato al Museo della Migrazione, può verificare i numerosi giornali dell’epoca che descrivono esattamente quanto viene detto da Saviano, brutto, ma vero.
sen. Carlo Giovanardi
Bandiera italiana
Parlamento italiano
Senato della Repubblica
Luogo nascita Modena
Data nascita 15 gennaio 1950
Titolo di studio dottore in giurisprudenza
Professione Avvocato, Politico
Partito Popolo della Libertà
Legislatura Camera XI-XII-XIII-XIV-XV
Senato XVI-XVII
Gruppo Popolo della Libertà
Coalizione con Lega Nord e MpA
Circoscrizione Emilia-Romagna
Il razzismo vero nei confronti degli emigrati italiani veniva applicato in Svizzera Germanie e Belgio e venivano trattati come esseri inferiori da spremere come limoni. Ricordo ancora un servizio di TV7 degli anni ‘ 60 in cui si vedevano i nostri connazionali emarginati, che vivevano in baracche e facevano tristi feste ballando tra di loro. Lo so io e Saviano no … eh già.
Saviano è un buffone, gli italiani quasi peggio degli zingari, e Giovanardi dovrebbe tacere in eterno per come ha trattato la famiglia Cucchi, difendendo a spada tratta le guardie: e la magistratura, qui sicuramente sovrana, gli ha dato pure ragione. Cucchi si sarà fatto male cadendo dalle scale. Oppure, sarà stato morto.
E’ vero che tanti americani di origine anglosassone, all’epoca, disprezzavano gli immigrati italiani, irlandesi, greci,cinesi,ecc ma Saviano ha ampiamente esagerato.Comunque il paragone con i rom è una corbelleria.Saviano se ha il coraggio dica queste cose dinanzi a una platea di italoamericani e ci racconti poi le reazioni.
QUESTA E’ LA DIMOSTRAZIONE DELLA DEMENZIALITA’ DI QUESTI COLLUSI PARASSITI “PSEUDO COMMEDIANTI” CHE VIVONO E SI ARRICCHISCONO ALLE NOSTRE SPALLE DENIGRANDO LE LORO STESSE ORIGINI, UNA VERA VERGOGNA NAZIONALE. AL DI LA DELLE CONSIDERAZIONI SULLA NOSTRA STORIA DI EMIGRANTI FATTA SEMPRE CON TUTTI I DOCUMENTI IN REGOLA E NEL PIENO RISPETTO DELLE CULTURE E ORIGINI DEI POPOLI OSPITANTI,
POICHE’:
UNA VERA INTEGRAZIONE SI DIMOSTRA E SI HA SOLO QUANDO UN POPOLO EMIGRANTE HA UNA CULTURA, UNA EDUCAZIONE E UN PROFONDO RISPETTO PER GLI ALTRUI USI E COSTUMI, PER LA CULTURA E LO SVILUPPO SOCIALE DEL POPOLO CHE LO OSPITA.
Assolutamente d’accordo con voi!
OK per quello che dici, peró ribadisco, il documento di Saviano forse non esiste, peró il messaggio é corretto. Gli italiani in America erano suddivisi in 2 categorie: “europoidi” (val Padana) e “negroidi” (resto d’Italia). I negroidi erano trattati al pari dei neri.
L’idea della Padania concepita da Bossi non é cosí recente come si crede.
Ragnar, fai ridere, tu e la padania. Falla finita, hai lasciato 5 commenti su questa pagina, disperato.
SAVIANO SAVIANO CHI È COSTUI ?
L’esperto di mafia Saviano è così ferrato in materia che potrebbe fare un lungo viaggio in treno avendo Totò Riina e Bernardo Provenzano seduti con lui nello stesso scompartimento e scambiarli per due pacifici pensionati
Veramente quello che dice Saviano é vero. Non so se sia vera la fonte, peró é vero che all’inizio del XX secolo gli americani consideravano gli italiani del centro-sud (i “terroni”) al pari dei neri.
molto spesso quando uno non ha più la vena dello scrivere, si adagia nella politica e poi da essa viene assorbito, ed in un certo qual modo remunerato diventandone poi servitore ,e debitore è un pò come affiliarsi alla mafia senza rendersene conto ; prima o poi dal favore datoti, vorranno il loro tornaconto . Sapevo che spesso alcuni personaggi di spicco del mondo diciamo: che fa cultura agivano in un certo modo ,ma arrivare se si può dire :distorcere la realta attribuendo ad altri frasi come queste che loro non hanno mai dette o quasi ,credo si possa definire disonestà intellettuale oppure superficialità per esser buono nel mio giudizio, anche se non dovrei, perchè creando nella mente delle persone delle opinioni distorte e false ,che poi ne pregiudicheranno il futuro per mè: ci vorrebbe il tribunale che li giudichi “per reati contro l’umanità” perchè questo è comunque un reato. tutto quello che ho scritto e dovuto alla lettura della notizia e le relative deduzioni sono una coseguenza logica di cio’ e delle relative emozioni .tradotte in scritto . Buona giornata a tutti.
Forse la fonte era il libro di storia (ideologizzata) “Clio Magazine” che avevo alle scuole superiori: in un “approfondimento” sull’immigrazione c’è scritto proprio ciò che ha letto Saviano, anche lì citato come documento ufficialissimo del governo USA…
Veramente gli americani dividevano gli italiani in “europoidi” e “negroidi”. Quella della val Padana erano “europoidi”, gli altri “negroidi”. Questo spiega perché gli italiani, specie se del sud, erano spesso trattati come i neri. Forse il documento di Saviano non esiste, peró il messaggio é corretto.