Silvio Magliano, autore di questo comunicato, è vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Torino (Ncd)
Questa mattina in Sala Rossa l’Assessore Curti ha risposto alle mie domande sulle schede per le scuole secondarie preparate dal Servizio LGBT del Comune di Torino. Secondo l’Assessore i materiali proposti non forniscono questioni univoche, ma intendono suscitare discussione e porre degli spunti di riflessione. Il problema è che gli spunti sono surrettizi, basati su mezze verità, su informazioni non verificate e che soprattutto non sottendono il coinvolgimento delle famiglie, per ammissione dello stesso Assessore che esplicita come l’allargamento del discorso alle famiglie sia lasciato alla libera iniziativa degli insegnanti.
Qui si cita sempre l’art. 3 della Costituzione per parlare di libertà, ma non si cita mai l’art. 30 ove si dice che le famiglie hanno il compito e il diritto di provvedere all’educazione dei figli. Poi è chiaro che già ammettere che le schede non hanno valenza di verità assoluta, ma solo quello di suggerire una discussione significa che si vuole influenzare il giudizio: credo che sia assolutamente inaccettabile, assurdo e profondamente drammatico che, ancora oggi, si possano discriminare le persone in base alle proprie inclinazioni, idee o attitudini. Penso che sia atroce che un giovane possa essere depresso o, peggio, essere spinto ad atti estremi in funzione delle proprie scelte personali. Ma non penso che si possa ovviare a tutto questo con un misto di mezze verità e distorsioni, strumentalizzando chi esprime liberamente il proprio pensiero. Soprattutto all’oscuro delle famiglie. Per questo dico: giù le mani dalla scuola, dal diritto all’educazione delle famiglie.
E’ vergognoso che chiunque venga discriminato per le sue inclinazioni o le sue idee, ma è altrettanto vergognoso che situazioni drammatiche vengano utilizzate per strumentalizzare le idee e per fare mera propaganda. Il progetto è chiaro: inserire nella scuola la teoria “gender”.
Richiedo che le schede vengano riviste, alla luce di verità scientifiche e di un approfondimento serio e basato su approfondimenti storiografici, senza strumentalizzazioni del Nuovo Testamento. E l’Assessore, richiedendo il rinvio in Commissione con la possibilità di audire l’autore delle schede, insegnante della Scuola Secondaria, mi conferma che in una riunione che si è tenuta il 30 gennaio si è deciso di effettuare una verifica sull’eventuale riformulazione dei contenuti delle schede.