La minigonna sarà d’ora in poi vietata per le strade sudcoreane, secondo quanto stabilito dalla legge. Indossare una gonna troppo corta, o comunque sopra il ginocchio sarà punibile con una multa di 50 mila won (circa 40 euro).
LIBERTA’. Quando la presidentessa Park Geun-hye, figlia dell’ex presidente Park Chung Hee, aveva fatto questa proposta di legge, i leader dell’opposizione erano subito partiti al contrattacco. Ma Park Geun-hye, che si mostra sempre con un sorriso pacifico, non ha battuto ciglio, ed è andata avanti nella sua legge “contro la sovraesposizione”.
FIGLIA DI UN DITTATORE. Le prime ad aver reagito sono state ovviamente le celebrity sudcoreane, le popstar e i personaggi famosi, che hanno postato sul loro profilo Facebook o Twitter, foto di loro stesse in minigonna. Lo spettro della dittatura è chiaramente forte nell’immaginario collettivo sudcoreano, visto che il padre di Park, governatore tra il 1963 e il 1979, aveva cominciato vietando anche le gonne lunghe, e guai a portarle al ginocchio. Una delle voci del partito democratico Ki Sik Kim chiede pubblicamente «perché lo Stato interferisce sui modi di vestirsi dei cittadini?». Grazie a questo provvedimento, il video più famoso del mondo, quello di Gangnam style, nel quale il rapper Psy si esibisce attorniato da ballerine in minigonna è appena diventato fuori legge.