Roma. Delusi dalla scarsa partecipazione al corteo, i Forconi occupano Santa Maria Maggiore
Non bastava il maltempo e le deviazioni stradali dovute alla pioggia a paralizzare Roma. Oggi, 10 febbraio, tutti gli aderenti al Movimento dei Forconi si sono dati appuntamento nella capitale per un corteo che progressivamente ha creato sempre più problemi, sino a quando nel pomeriggio, un gruppo di manifestanti è arrivato addirittura ad occupare la Basilica di Santa Maria Maggiore, promettendo che «Passeremo la notte qui dentro, perché il sindaco Marino si è rifiutato di dare assistenza a dei cittadini italiani che chiedevano solo di mettere delle tende».
«ARRIVERANNO IN MOLTI». Il corteo inizialmente non ha destato molte preoccupazioni perché è partito alle 13, con un piccolo gruppo di manifestanti. Poco dopo però sono state bloccate le prime auto, e un gruppetto si è distaccato e si è arrampicato sulla Piramide Cestia, una zona dove a causa di un maxi tamponamento avvenuto al mattino, il traffico era molto denso. Danilo Calvani il leader dell’ormai ridotto Movimento dei forconi, da sabato 8 febbraio ha tentato di allestire delle tende per i manifestanti nella capitale, minacciando, nel corso dei giorni che sarebbero arrivate moltissime persone per la manifestazione di oggi. Non è accaduto, così probabilmente per dare una svolta ad un corteo che non aveva suscitato alcun clamore, i Forconi hanno deciso di occupare nel pomeriggio la basilica, minacciando di accamparsi all’interno.
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La vergogna di questo paese dove i parassiti della politica collosa con la massoneria occulta del gruppo
bildenberg,mes,bce,fmi,i trattati di Lisbona,Welsen,Mastrict,hanno teso un’inganno agli italiani sll’euro
perchè l’euro e una moneta di una banca privata la BCE.Oggi i politici colloso tutti i partiti con la massoneria
pretendono che noi paghiamo le tasse a questi parassiti che non servono, per di più non fanno nessun
taglio ai privilegi e spesa pubblica,non fanno pagare le tasse ai ricchi e alle lobby. La cosa più grave e che
pretendono che paghiamo i banchieri del MES truffatori della finanza speculativa di oltre 125 miliardi.